L'incredibile storia dell'Isola delle Rose di Sydney Sibilia (2020)

Italia 2020
Titolo Originale: L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Regia: Sydney Sibilia
Sceneggiatura: Sidney Sibilia, Francesca Manieri
Cast: Elio Germano, Matilda De Angelis, Leonardo Lidi, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti, François Cluzet, Tom Wlaschiha, Alberto Astorri, Violetta Zironi, Ascanio Balbo, Marco Pancrazi, Fabrizio Rongione, Andrea Pennacchi, Federico Pacifici, Christian Ginepro, Luca Della Bianca
Durata: 118 minuti
Genere: Commedia, Biografico

Gli ultimi mesi del 2020 hanno portato sulle piattaforme di streaming un bel po' di film interessanti. Netflix, che per quanto riguarda le produzioni originali ha sempre un po' latitato, distribuendo spesso film di scarsa qualità e fungendo un po' come da cassonetto dell'umido di tutte quelle pellicole non distribuibili in sala, si è data da fare e, tra le non poche produzioni del 2020, ha dato agli spettatori anche il film di cui vi parlerò oggi. "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose" è diretto da Sydney Sibilia, che non troppo tempo fa aveva ottenuto i favori del pubblico e della critica grazie alla trilogia di "Smetto quando voglio", mentre il cast è composto da nomi abbastanza importanti nel cinema italiano contemporaneo. Il protagonista Giorgio Rosa è interpretato da Elio Germano, la protagonista femminile Gabriella è interpretata da Matilda De Angelis - da poco diventata una star internazionale dopo aver recitato al fianco di Nicole Kidman nella miniserie "The Undoing" -, mentre nel cast abbiamo anche Fabrizio Bentivoglio e Luca Zingaretti.

La storia ha inizio a Bologna, quando durante la sua festa di laurea Giorgio Rosa incontra la sua vecchia fidanzata, Gabriella, laureata in legge. Il suo tentativo di approcciarla e di riconquistarla però fallisce, in quanto lei ritiene Giorgio immaturo e incapace di adattarsi alla società moderna. Dopo vari tentativi di adattamento, Giorgio decide, con la collaborazione del suo amico Maurizio, di costruire una piattaforma marittima al largo delle coste di Rimini, in acque internazionali, per creare il suo mondo privato. L'isola artificiale da lui creata verrà così battezzata "Isola delle Rose". Quello che nasce come un mondo privato per evadere dalla realtà, ben presto farà nascere in Giorgio un'idea più grande: quella di far riconoscere la sua isola come uno stato indipendente, recandosi proprio dalle Nazioni Unite con la speranza di ottenere un riconoscimento ufficiale.

Finito al decimo posto della mia personalissima classifica dei migliori film visti nel corso del 2020, "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose" racconta, in maniera coinvolgente e divertente, un caso di sfruttamento di una falla nelle legislazioni internazionali. Quella dell'Isola delle Rose, micronazione fondata nel 1968 da Giorgio Rosa e poi demolita nel Febbraio del 1969, è una di quelle storie tanto curiose quanto affascinanti, perfette per crearci sopra un film, magari romanzandolo anche un po'. É così che la piattaforma in mezzo al mare diventa una vera e propria discoteca con tanto di bar, quando in realtà non ci sono prove ci siano state feste lì sopra. É allo stesso modo che quando l'esercito italiano si trova ad intervenire, si spara, per rendere tutto più spettacolare. Nulla di male in tutto ciò, a patto che la narrazione sia coerente e coinvolgente, cosa che, nella visione di questo lungometraggio, devo dire di aver trovato.

Ancora una volta Sydney Sibilia dimostra di saperci fare dietro la macchina da presa, una bella conferma dopo la trilogia di "Smetto quando voglio", così come dimostra, anche grazie alle sue scelte a livello musicale, di sapere come arrivare al pubblico. La colonna sonora de "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose" omaggia in tutta la sua durata lo spirito degli anni sessanta, riuscendo in qualche modo a far vivere a qualsiasi spettatore quel periodo. La scelta del cast appare azzeccata, quanto meno per quanto riguarda i due protagonisti interpretati da Elio Germano e Matilda De Angelis. Un po' meno approvata su queste pagine la scelta di Fabrizio Bentivoglio, ma penso la mia sia più una questione di antipatia personale - ci avete però mai fatto caso che è una decina di anni che recita con lo stesso tono di voce e con gli occhi chiusi, con quella espressione da finto intellettuale che mi fa chiedere perchè sia considerato tuttora un grande attore?

L'aggettivo più calzante che mi viene in mente dopo la visione di questo film è "grazioso". "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose" non è e non sarà mai una pellicola che entrerà nella storia del cinema - anche perchè non è mai uscito al cinema e Netflix è la "rovina del cinemah", vero? - così come non è perfetto sotto molti punti di vista. Però, come non tutti i film sanno fare, sa portare a termine il suo lavoro, che in questo caso è dare al pubblico una storia piena di stranezze, di spiriti liberi e di sognatori che, per un certo periodo della loro vita, hanno pensato di poter fondare una nazione di circa quattrocento metri quadrati in mezzo all'Adriatico.

Commenti

  1. Mi è piaciuto, avrei gradito sapere qualcosa in più su come è stato possibile trovare il buco legislativo che ha portato all’unica dichiarazione di guerra Italiana, lo avrei preferito alla sotto trama amoroso fin troppo canonica, ma in ogni caso un buon film, insieme al documentario “Sampa”, la prova che anche noi abbiamo storie interessanti da raccontare, pescando dalla nostra storia recente. Cheers!

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  2. A me Bentivoglio e Zingaretti hanno divertito, hanno ricreato perfettamente due vecchi politici della prima Repubblica, perfetti contraltari dell'anarchia dell'ing. Rosa...ah si Elio Germano bravissimo, lui sì qualsiasi cosa gli fai fare la fa alla perfezione!

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  3. La colonna sonora è senza ombra di dubbio l'elemento migliore di questo film che, comunque, si fa guardare col sorriso stampato sul volto, anche se secondo me non è memorabile per tanti punti di vista. La trilogia di Smetto Quando Voglio, secondo la mia umile opinione, sta proprio su un altro pianeta.

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