Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman (2020)

USA 2020
Titolo Originale: I'm Thinking of Ending Things
Regia: Charlie Kaufman
Sceneggiatura: Charlie Kaufman
Cast: Jesse Plemons, Jessie Buckley, Toni Collette, David Thewlis, Guy Boyd
Durata: 134 minuti
Genere: Drammatico, Thriller

Come ormai è consuetudine per i lettori di questo blog, l'inizio di un nuovo anno coincide con il recupero delle recensioni arretrate dei mesi precedenti. Visto che il 2020, per il blog, è stato uno degli anni più magri della sua storia, in questo inizio di 2021 i post arretrati che ancora non ho pubblicato non sono pochi. L'idea è quella di ricominciare a scrivere con costanza, magari non i canonici cinque post a settimana degli anni passati, ma comunque l'idea è quella di non lasciare queste pagine sguarnite per troppo tempo, anche perchè scrivere di cinema - per quanto male io lo faccia - mi dà un po' di quel piacere a cui ancora non me la sento di rinunciare.

Dopo la premessa a cuore aperto, è bene cominciare con la mia recensione - oppure forse è preferibile definirlo un semplice commento - su "Sto pensando di finirla qui", pellicola prodotta da Netflix, diretta e sceneggiata da Charlie Kaufman cinque anni dopo il gioiellino d'animazione "Anomalisa". Finito secondo nella mia personalissima classifica dei migliori film del 2020 - battuto da "The Lighthouse" più per una questione di cuore - "Sto pensando di finirla qui" è tratto dall'omonimo romanzo di Iain Reid e vanta nel cast Jesse Plemons nei panni di Jake e Jessie Buckley nei panni della sua compagna, mentre Toni Collette - ormai specializzata nel ruolo della mamma in qualsiasi film a cui prende parte - interpreta la madre dell'uomo.

Una giovane donna si sta recando assieme al fidanzato Jake a conoscere i genitori di lui, che abitano in una fattoria isolata. Durante il viaggio la donna pensa più volte alla sua relazione con Jake, che dura da solamente sette settimane, pensando più volte di porle termine visti i suoi numerosi dubbi. Giunti nella casa dei genitori, presto la donna si renderà conto della loro estrema cortesia, accorgendosi però di come questa si tramuti molto spesso in invadenza. Quella che sembra essere per la donna una normale visita ai genitori del suo ragazzo, prenderà presto una piega sgradevole, mettendo la donna di fronte ad avvenimenti spesso allucinanti.

É difficilissimo, durante la visione di questo lungometraggio, decifrare la storia narrata i suoi non pochi sottotesti. Il regista Charlie Kaufman gioca molto con la mente dello spettatore, mettendolo di fronte a una narrazione che in un primo momento non risulta essere di facile interpretazione. Bisogna avere la "pazienza" - e qui il virgolettato è d'obbligo perchè siamo davvero davanti ad un film splendido - di arrivare alla fine e tirare le conclusioni: per farlo, è necessario non dare nulla per scontato durante la visione e non fidarsi ciecamente di ciò che ci viene mostrato dalle immagini o di come ci vengono presentati i due personaggi. "Sto pensando di finirla qui" è una pellicola piena di scene e di situazioni estremamente enigmatiche, alcune delle quali potrebbero anche sembrare inutili a prima vista - vedi ad esempio il balletto nel finale, che però è talmente struggente che non lo si può non ammirare -, ma risultano poi essere tutte funzionali una volta che vengono comprese le varie situazioni che vengono rievocate dai protagonisti.

Oltre alle immagini, buona parte delle quali estremamente evocative, la sceneggiatura si lascia andare in lunghissimi dialoghi in cui i due protagonisti discutono degli argomenti più svariati. Memorabili in questo senso sono i due viaggi in macchina che compiono Jake e la ragazza, viaggi che ci vengono mostrati quasi nella loro interezza e in cui si discute con lo stesso trasposto della morte e di ricette cucinate nell'ultimo periodo, risultando interessantissimo a livello tematico e ancora più interessante nel momento in cui si tirano le fila del discorso, quando si capisce il messaggio che il regista voleva trasmettere. "Sto pensando di finirla qui" risulta essere dunque un film ottimo dal punto di vista visivo - a pensarci bene, vederlo in sala, sarebbe stato un vero spettacolo - così come lo è dal punto di vista dell'originalità, risultando tanto intricato, quanto struggente nella sua risoluzione.

Commenti

  1. Per me straordinariamente struggente da un lato e inquietantemente enigmatico e angosciante dall'altro. Un mix meraviglioso.

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  2. A me non ha comunicato molto, dico la verità.L'ho trovato molto verboso/noioso e alla fine, lascia un'amarezza addosso pesante da scrollare.Forse il periodo, già per me molto pesante psicologicamente, non ha aiutato.Magari visto in un momento un pò più luminoso l'avrei assorbito meglio.

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