Una donna promettente di Emerald Fennell (2020)

USA 2020
Titolo Originale: Promising Young Woman
Regia: Emerald Fennell
Sceneggiatura: Emerald Fennell
Cast: Carey Mulligan, Bo Burnham, Alison Brie, Clancy Brown, Jennifer Coolidge, Laverne Cox, Connie Britton, Adam Brody, Chris Lowell, Max Greenfield, Christopher Mintz-Plasse, Sam Richardson, Molly Shannon, Alfred Molina
Durata: 113 minuti
Genere: Thriller, Drammatico

In periodo di Oscar "Una donna promettente" era chiacchierato sulla rete come uno dei film più belli candidati al premio grosso, poi andato a "Nomadland" che ancora non sono riuscito a vedere. Da noi però la pellicola è arrivata soltanto ad estate inoltrata, fortunatamente prediligendo l'uscita in sala piuttosto che la distribuzione su piattaforme di streaming che, in questo ultimo anno, hanno contribuito comunque moltissimo a diffondere tutte quelle pellicole che per forza di cose non potevano essere viste al cinema. Diretto e sceneggiato da Emerald Fennell - già vista nella terza e quarta stagione di "The Crown" nei panni di Camilla Parker-Bowles - "Una donna promettente" ha vinto più che meritatamente l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Nei panni della protagonista abbiamo Carey Mulligan, mentre nel cast sono presenti anche Bo Burnham, Alison Brie e Laverne Cox.

Cassie, ex studentessa di medicina e migliore del suo corso di studi, ha visto la sua promettente vita deragliare in seguito ad un evento traumatico. Ha un lavoro come barista, è molto legata alla sua datrice di lavoro e vive con i genitori. La sera però, una volta a settimana, porta avanti una sua crociata personale: si reca in un locale fingendosi completamente ubriaca fino a quando un uomo non la porta a casa per approfittarsi di lei. In quel momento, la donna rivela la sua sobrietà, terrorizzando l'uomo, andandosene e segnando la cosa su un diario personale. Durante un turno di lavoro Cassie reincontra Ryan, suo collega all'università diventato chirurgo pediatrico. Tra i due nascerà lentamente una relazione, che porterà la donna a scoprire che un certo Al, principale autore dell'evento traumatico che ha fatto deragliare la sua vita, sta per sposarsi. Ciò la convince ad iniziare un'opera di vendetta verso tutte quelle persone che si sono rese complici della cosa, che verrà poi narrata nel dettaglio nel corso della pellicola.

"Una donna promettente" è forse una delle pellicole la cui visione mi ha colpito maggiormente da un annetto buono a questa parte, per vari motivi. Innanzitutto, per il modo in cui viene trattato l'argomento principale, quello della violenza sulle donne e del consenso: un tema visto in tantissimi modi al cinema, ma mai messo sotto forma di thriller in cui la protagonista cerca vendetta verso diverse persone che si sono rese protagoniste o complici di un atto spregevole. Una vendetta che è contemporaneamente impulsiva e ragionata, un contrappasso crudele tanto quanto l'azione originaria, ma non per questo moralmente giusto, per quanto sia impossibile non empatizzare verso Cassie. Un thriller che nel corso della sua durata raramente mette l'accento sulla pesantezza dell'argomento, ma ne fa intuire l'importanza attraverso dei dialoghi ben assestati e dei colpi di scena che ribaltano un po' di volte la situazione fino ad arrivare ad un pre-finale che mi ha fatto sentire davvero malissimo.

La pellicola non è sicuramente un one-woman-show di Carey Mulligan, anche se è parecchio difficile non concentrarsi su di lei e sulle sue azioni. É una donna cinica, profondamente segnata dal trauma di cui si parla nel corso della storia, che però mostra in più occasioni la volontà di riprendere in mano la sua vita. Il suo personaggio è scritto in maniera spettacolare, è una donna forte esteriormente che nasconde delle debolezze davvero profonde e che mostra anche, in certi frangenti, la volontà di riprendere in mano la sua vita, credendo nella sua storia d'amore con Ryan, ben interpretato da Bo Burnham e altro personaggio da non sottovalutare. La pellicola presenta inoltre una narrazione dal ritmo molto sostenuto, una colonna sonora che mi ha particolarmente colpito e che ha per me il suo punto più alto nella cover di "Toxic" di Britney Spears eseguita con i violini come fosse un thriller alla Hitchcock - mentre tra l'altro Carey Mulligan sfoggia un look da infermiera che deve più di qualcosa al Joker di Heath Ledger.

Insomma, tra i lungometraggi candidati all'Oscar come miglior film quest'anno, questo è finora, a mani basse, il migliore che ho visto. Consigliatissimo per il tema che tratta e per il modo in cui lo tratta, totalmente fuori dagli schemi e sceneggiato in una maniera che personalmente non avevo mai visto in vita mia. In pratica, ci si trova davanti ad una pellicola che sa come e dove colpire e con me ci è riuscita benissimo: è forse una delle storie di questo genere che mi ha fatto sentire peggio in assoluto!

Commenti

  1. Uno dei film più belli ed interessanti dell'anno, con dei costumi splendidi e totalmente funzionali al racconto. Spero di riuscire ad andarlo a rivedere all'arena estiva, anche se temo il doppiaggio.

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  2. Assolutamente stupendo. Visto doppiato dopo le polemiche

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