CHINA: THROUGH THE REVOLUTION - Infernal Affairs (2002)
I blogger riuniti ritornano, organizzando una giornata dedicata al cinema cinese! E stavolta addirittura ci si divide: doppio titolo per due filoni storico-cinematografici completamente diversi. China: Inside the Tradition" è il titolo che daranno al loro post quei blogger che hanno deciso di parlare di un film girato nel periodo pre-coloniale, mentre "China: Through the Revolution" è il titolo per coloro che hanno deciso di parlare del filone nato dopo l'annessione di Hong Kong alla Cina, data utilizzata un po' come spartiacque. Ispirato dall'idea di parlare di "Infernal Affairs", film che dovevo vedere da tempo, giusto quando ho scoperto che il mio adorato "The Departed" sarebbe un suo remake, ho deciso di occuparmi del secondo filone.
Hong Kong 2002
Titolo Originale: 無間道 (cantonese: Mou gaan dou; mandarino: Wújiàn dào)
Regia: Andrew Lau, Alan Mak
Sceneggiatura: Alan Mak, Felix Chong
Cast: Tony Leung Chiu-Wai, Andy Lau, Anthony Wong, Eric Tsang, Chapman To, Lam Ka Tung, Ng Ting Yip, Dion Lam, Wan Chi Keung, Sammi Cheng, Kelly Chen, Edison Chen, Shawn Yue, Elva Hsiao
Durata: 101 minuti
Genere: Azione, Thriller
Posto che sarà almeno un anno che rimando la visione di "Infernal Affairs", film del 2002 girato dalla coppia di registi Andrew Lau e Alan Mak, ho colto giusto poche settimane fa l'occasione per vederlo. Ho scoperto nemmeno troppo tempo fa che il famoso "The Departed" vincitore di quattro premi Oscar, sarebbe un remake proprio di questa pellicola di Hong Kong, motivo per cui la visione si rivelava piuttosto imprescindibile. E, ora che ho visto il primo, ho quasi voglia di papparmi l'intera trilogia! L'idea è quella di non fare confronti tra i due film, anche perchè per farlo in maniera approfondita dovrei anche rivedermi il lavoro di Scorsese.
"Infernal Affairs" si inserisce perfettamente in quelle che sono un po' le situazioni più utilizzate dal cinema di Hong Kong, un cinema che punta prevalentemente all'intrattenimento, con dei budget piuttosto bassi rispetto alla produzione hollywoodiana, nonostante l'industria cinematografica del paese sia talmente evoluta da essere la terza più grande industria cinematografica al mondo, dopo Bollywood e Hollywood appunto. Budget piuttosto bassi che però si riflettono quasi sempre in regie abbastanza ricercate e soprattutto in trame molto molto interessanti.
La storia che presente in "Infernal Affairs" è ben nota, soprattutto per chi ha visto "The Departed", film che non si discosta molto dal suo predecessore. La pellicola racconta una serie di giochi di potere tra il capo della polizia e il capo di una banda di spacciatori di droga, Sam. Mentre il primo ha infiltrato Yan, un suo uomo, da molti anni all'interno della banda di Sam, il secondo assolda da tempo dei giovani ragazzi, da mandare come talpe all'accademia di polizia. Uno di questi è Lau, riuscito addirittura a diventare ispettore e uno delle talpe più importanti di Sam all'interno delle forze dell'ordine. Tali giochi di potere, a parte consegnarci due fazioni ben distinte tra bene e male, rappresentate dal capo della polizia e da Sam, ci consegna due personaggi estremamente interessanti. Mentre per i due che tirano le file del discorso la distinzione tra bene e male è ben netta, per Yan e Lau il discorso è ben diverso e risulta, di gran lunga la cosa più interessante del film. Per loro il confine tra bene e male è molto labile: il primo ha più volte dovuto uccidere per poter rimanere fedele al suo boss e avere un posto di rilievo all'interno della banda, mentre il secondo, dopo anni di collaborazione con Sam, sembra pensare più e più volte di distaccarsene, per avere una vita più tranquilla come ispettore.
"Infernal Affairs" inoltre è una pellicola che va ben al di là rispetto al genere d'azione a cui dovrebbe appartenere. Contiene al suo interno una costruzione della tensione da grande thriller, così come delle parti drammatiche per le quali, inscatolarlo in un solo genere appare molto molto complicato. Il tutto è condito da un comparto tecnico di primissimo livello: la regia non si vergogna nel proporre delle inquadrature piuttosto ricercate, così come anche il montaggio e la colonna sonora sono di altissima qualità. "Infernal Affairs" è dunque un film da recuperare, perchè anche se, come me, avete amato "The Departed", che ha avuto il merito di dare al film di Hong Kong un po' di notorietà, potrete trovare sicuramente pane per i vostri denti.
Voto: 9
Partecipano alla rassegna anche i seguenti blog!
China: inside the tradition.
Storia di fantasmi cinesi (Siu-Tung Ching, 1987) sul Bollalmanacco di Cinema
The Killer (John Woo, 1989) su Director's Cult
Lanterne rosse (Yimou Zhang, 1991) su Scrivenny 2.0
China: through the revolution.
I love Beijing (Ning Ying, 2000) su The Obsidian Mirror
La città proibita (Zhang Yimou, 2006) su Recensioni Ribelli
Life without principle (Johnnie To, 2011) su Solaris
Il tocco del peccato (Zhangke Jia, 2013) su White Russian
Closed Doors Village (Xing Bo, 2014) su Mari's Red Room
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