Il nome della rosa (1986)

Francia, Italia, Germania 1986
Titolo Originale: Der Name der Rose - The Name of the Rose
Regia: Jean-Jacques Annaud
Sceneggiatura: Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin, Alain Godard
Cast: Sean Connery, Christian Slater, F. Murray Abraham, Fëdor Fëdorovič Šaljapin, Michael Lonsdale, Elya Baskin, Volker Prechtel, Valentina Vargas, William Hickey, Michael Habeck, Urs Althaus, Ron Perlman, Vittorio Zarfati, Gianni Rizzo, Franco Diogene, Leopoldo Trieste, Helmut Qualtinger, Lucien Bodard, Maria Tedeschi, Aristide Caporale, Franco Adducci, Luigi Leoni, Francesco Scali, Dwight Weist
Durata: 125 minuti
Genere: Thriller, Storico

La trama in breve: 1327. In un monastero benedettino dovrà svolgersi a breve un concilio francescano a cui è chiamato a partecipare il frate Guglielmo da Baskerville. L'abbazia però inizia ad essere sconvolta da terribili omicidi, sui quali Guglielmo verrà incaricato di indagare. Assieme al novizio Adso, si ritroverà ad indagare in un ambiente ostile, con l'obiettivo di scoprire il colpevole prima dell'arrivo della Santa Inquisizione.

E' sempre difficile riuscire a recensire un film di tale portata, tratto inoltre da un romanzo di portata storica nella storia della letteratura italiana, che per di più non sei mai riuscito a leggere (sempre perchè si ponevano davanti a te altre priorità). Quindi, pur conoscendo la storia del libro a grandi linee, sarà  molto difficile riuscire a capire se i personaggi sono stati caratterizzati secondo i voleri di Umberto Eco, ma soprattutto se la storia riesce a mandare lo stesso messaggio.

Di sicuro c'è da dire che, essendo il film prodotto su esplicito consenso di Umberto Eco e con esplicito consensoda parte di Eco a pubblicare il suo nome nei titoli di testa del film. Detto questo però, l'opera cinematografica nasce per essere un adattamento non troppo fedele al romanzo, tanto che sia sceneggiatori sia Umberto Eco affermarono per anni che le due storie sarebbero state da considerare a sè stanti, pur avendo l'opera cinematografica preso grandissimo spunto da quella letteraria.

Fatte le dovute introduzioni, era ovvio che per un'opera di tale portata non andasse lasciato nulla al caso o nelle mani di qualcuno che non ne fosse in grado di portarla avanti. Tant'è che il film riesce, grazie all'ambientazione montuosa, che a me tendenzialmente inquieta sempre, nonostante una settimana in estate in montagna la passo quasi sempre, a inquietarmi e a condizionare la mia tensione.

Tensione che viene assolutamente accentuata dai ritmi letni e quasi estenuanti del racconto, ma non con una lentezza che ti fa stufare, ma che più che altro punta a farti comprendere per bene la situazione. E se l'interpretazione da parte di Sena Connery del protagonista è una mezza certezza (pur non essendo un suo grandissimo fan), l'avergli affiancato il giovane Christian Slater, che ora viene relegato a tutta una serie di produzioni che gradisco meno di nulla, si rivela una scelta azzeccata per un'ottima spalla.

Voto: 8

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