jOBS (2013)
USA 2013
Titolo Originale: Jobs
Regia: Joshua Michael Stern
Sceneggiatura: Matt Whiteley
Cast: Ashton Kutcher, Josh Gad, Dermot Mulroney, Matthew Modine, J. K. Simmons, Lukas Haas, Victor Rasuk, Eddie Hassell, Ron Eldard, David Denman, Ahna O'Reilly, John Getz, Lesley Ann Warren, Brett Gelman, Nelson Franklin, Elden Henson, Lenny Jacobson, Kevin Dunn, James Woods, Amanda Crew, Brad William Henke, Giles Matthey, Scott Krinskyù
Durata: 122 minuti
Genere: Biografico
La trama in breve: Il film racconta la carriera di Steve Jobs, dal 1971 fino al 2000, partendo dall'inizio carriera alla Atari, passando per la fondazione della Apple, fino ad arrivare alla creazione del primo iPod.
Ci sono dei film di cui il cinema ha davvero bisogno, mentre ce ne sono altri di cui chiunque potrebbe farne a meno. Io, da futuro ingegnere informatico, non posso che ritrovarmi nella schiera di chi questo film lo ritiene non dico necessario, ma quanto meno utile. Anche perchè, nel bene o nel male, Steve Jobs non sarà certo un personaggio in stile Dalai Lama, ma per la portata storica delle sue invenzioni potrebbe tranquillamente essere ritenuto tra gli uomini del secolo. E lo dico da utente Android, che oramai ha questa nomea di primo rivale della Apple (soprattutto per quanto riguarda cellulari e tablet). Le sue invenzioni, spero di non esagerare, in questi anni stanno avendo la portata dell'invenzione della ruota nella preistoria. Beni di consumo, o forse meglio dire beni di "divertimento" di cui però attualmente nessuno può farne a meno.
Il film però non si concentra molto dal punto di vista informatico, quanto più che altro sulla componente umana di Jobs e del suo team: a farla da padrone è l'idea che l'informatica dovesse essere accessibile a chiunque, cosa che dirla ora sembrerebbe quasi di scoprire l'acqua calda, ma che in quegli anni, in cui la programmazione e l'utilizzo dei computer veniva fatto senza un supporto video (fare tutto senza monitor, pura pazzia! Pensate a scrivere tutti i 520 articoli di questo blog senza avere un monitor e poi venite e a dirmi che sto scoprendo l'acqua calda).
L'idea che l'informatica potesse essere rivoluzionata grazie a delle invenzioni assolutamente non banali, ma soprattutto user-friendly (come un vero informatico direbbe) in quegli anni pareva un sogno. A Jobs e Wozniak il merito di averlo perseguito e di averci creduto fino in fondo. E soprattutto la prima parte del film, in cui vengono esplorati questi momenti della sua vita, è quella a funzionare meglio. Pian piano il film, che corre il rischio di diventare una cronaca collezionistica di tutte le opere di Jobs, inizia a presentare un risvolto umano molto interessante ed in questo l'interpretazione di Ashton Kutcher mi è piaciuta moltissimo.
Un piccolo appunto va ad un piccolo errore inforamatico che il film compie: fa dire non mi ricordo a che personaggio che con un computer si potrebbe fare potenzialmente qualsiasi cosa. Purtroppo, e penso sinceramente che Jobs e tutti i suoi colleghi lo sapessero, sappiamo grazie alla teoria della computabilità che le macchine automatiche non sanno fare qualsiasi cosa, esiste tutta una serie di problemi che esse non sanno risolvere. Dal punto di vista cinematografico è una cosa totalmente irrilevante, volevo solo far vedere a chi mi legge che un po' ne so, tutto qui.
Voto: 7+
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