Fuga di cervelli (2013)

Italia 2013
Titolo Originale: Fuga di cervelli
Regia: Paolo Ruffini
Sceneggiatura: Paolo Ruffini, Guido Chiesa, Giovanni Bognetti
Cast: Luca Peracino, Paolo Ruffini, Guglielmo Scilla, Andrea Pisani, Frank Matano, Gaia Messerklinger, Olga Kent, Giulia Ottonello, Niccolò Senni, Daniel McVicar, Biagio Izzo, Rosalia Porcaro, Marco Messeri, Andrea Buscemi, Michele Manca
Durata: 100 minuti
Genere: Commedia

La trama in breve: Emilio è da anni innamorato di Nadia, ma non si è mai deciso a confessarle il suo amore. Decide così di partire per Oxford per seguirla e, finalmente, dichiararsi. Ad accompagnarlo ci saranno i suoi amici di sempre, Alfredo, Lebowsky, Franco e Alonso.

"Avevo sentito parlare della fuga dei cervelli, ma non sapevo che i corpi li lasciassero qua in Italia!"

Con questa battuta, tratta da uno sketch di Ale e Franz, volendo, si potrebbe chiudere questa recensione. Così come io, volendo, avrei potuto non guardare il film, sapendo già davanti a cosa mi sarei trovato. Eppure, così come io ho guardato il film, così voi vi dovrete leggere sta recensione che sappiatelo, sarà quanto più acida possa riuscire a farla.

Iniziamo dalla cosa del film che mi è piaciuta di più: lo spezzone in cui c'è la nuova canzone di Max Pezzali, "Ragazzo inadeguato". Sì, proprio quella canzone che mi fa veramente schifo come quasi tutte le canzoni del Pezzali degli ultimi anni. Sì, ecco, quello è il pezzo più bello del film, il momento in cui si sente quella canzone.

"Otto cosa? Ottimismo"



Oh si, ecco. Passiamo al fatto che questo film, firmato Paolo Ruffini, il conduttore di "Colorado" ed ex veejay su MTV, dovrebbe essere una commedia. Ora, come voi tutti saprete, una commedia dovrebbe essere leggera (eh vabbeh una cosa più leggera di questa in giro attualmente non la troverete da nessuna parte secondo me), ma soprattutto fare ridere. Quando compii 20 anni (e vado anche largo eh) mi sono ripromesso che chiunque mi avesse fatto lo scherzo del "stocazzo" si sarebbe preso un pugno in faccia e, una volta a terra dolorante, un calcio nello stomaco e uno sputo. La prima battuta di questo film è uno scherzo del "stocazzo". Resistiamo alla tentazione di dare un pugno, un calcio e uno sputo al computer (anche perchè oltre che per vedere i film e scrivere cazzate su sto blog, il computer mi serve anche per quello che studio), facciamo un bel respiro e decidiamo di proseguire nella visione.

"Ottimismo"
Sì, va bene, ho capito, è già la seconda volta che lo dici.
Il film poi prosegue come la classica storiella già vista e rivista in cui un uomo innamorato non è mai riuscito a farsi avanti con la donna che ama e, per riuscire a conquistarla, la segue in capo al mondo. La "classicità", o forse meglio dire banalità, della trama, mi sta quasi bene, non fosse che oltre alla banalità vengono messe in scena delle scene comiche di una dozzinalità pazzesca, roba che il recente "The Starving Games" a confronto è la migliore commedia dell'anno. Ogni riferimento alla scena necrofila in cui Emilio mima una scena di sesso con una morta è puramente voluta.

"Ottimismo"
E sono tre. Quante altre volte dovrai fare la stessa battuta?
Non fosse che le battute non mi hanno fatto ridere quasi per niente per più di un'ora e mezza di film, gli interpreti ci si mettono anche a ripeterle mille milioni di volte, in pieno stile "Colorado". Esattamente! Io ho provato a guardare una puntata di "Colorado" una volta, però i comici di "Colorado" più che "Puppa", "Chupa" e "Stocazzo" non sapevano dire e allora dopo una decina di minuti ho spento la tv. Questo film è una specie di puntata di "Colorado" con un abbozzo di trama e tanti sketch tutti uguali uno dietro l'altro. 

"Ottimismo"
BASTA PORCA PUTTANA! HAI ROTTO IL CAZZO!!!
Capitolo attori: Paolo Ruffini non fa ridere. Non c'è alcuna soluzione. Ne ha fatti di film qui in Italia, anche il carino "Maschi contro Femmine", ma qualsiasi  volta sia in scena lui vien voglia di cavarsi gli occhi. E ovviamente anche qui i riferimenti al fatto che in sto film Ruffini interpreta malissimo un personaggio cieco sono assolutamente voluti. Quello che interpreta Emilio e quello che interpreta Alonso, manco mi ricordo come si chiamano e non ho la minima voglia di andare all'inizio del post per vederlo e fare copia-incolla. Frank Matano: ecco, Frank Matano quando era "Lamentecontorta" mi faceva ridere tantissimo con i suoi scherzi telefonici. Quando lo vidi a "Le Iene" fui contento per lui, ma negli ultimi anni, forse sono cresciuto io, forse non è cresciuto lui, ha completamente smesso di farmi ridere con i suoi video su Youtube e questo film è veramente il punto più alto dei punti più bassi da lui raggiunti. Wilwoosh non l'ho mai seguito e dopo sto film non penso lo farò mai.

Ora, io non sono contrario affatto a fare entrare nel mondo dello spettacolo gente che ha iniziato a farsi conoscere grazie ai video su Youtube. E' uno dei mezzi di comunicazione più usato negli ultimi anni e ci sta che nel panorama cinematografico qualcuno sia meritevole di attenzione e faccia il grande salto. Se il grande salto lo fai con sto film ti sei scavato la fossa da solo però, mi spiace. 

"Ottimismo" "VAFFANCULO!!"
Ah, io dovrei dare un voto a questo film. I voti li dò solitamente in numeri da 0 a 10, sapete però che io apprezzo molto la matematica e che per quanto possano "valere" poco ed indicare per bene cosa provi guardando questo film, lo 0 e l'1 sono dei concetti matematici (ma anche filosofici, religiosi e chi più ne ha più ne metta), davvero molto ma molto importanti per sprecarli con questo film. Di solito in questi casi dò 0,5, ma anche questo voto sarebbe decisamente troppo.

Voto: S.V.

Commenti

  1. Devo essere sincero: a me questo film è piaciuto. Battute pessime e scene ambigue (Emilio che mima un atto sessuale involontario con na morta) a parte, direi che, per essere una prima regia, è venuto anche abbastanza bene.
    Si è puntato tantissimo sulla comicità attuale, ovverosia quella volgare e ripetitiva (ricordiamo che a Colorado, come su youtube, ti fai strada solo ed esclusivamente se hai un tuo tormentone personale).
    Per il resto, nel finale io mi sono quasi commosso, perché ha saputo catturare un momento veritiero della vita di tutti i giorni: il formarsi di amicizie per necessità, perché, al giorno d'oggi, le amicizie vere si formano molto raramente, mentre per tutto il resto, arrivano solo per stato sociale o per esigenza, se mi si passa il termine.
    Io a questo film, personalmente, darei un bel 6.30, nella speranza che Ruffini, Matano, Wilwoosh e compagnia, migliorino sempre più la loro esperienza in questo campo. =)

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    Risposte
    1. Mah, a me seriamente non ha detto proprio nulla e anzi, proprio la parte finale, secondo me buttata lì attraverso una serie di frasi fatte da Baci Perugina, è stata fatta apposta per abbindolare anche quelli a cui le battute non hanno fatto ridere.

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