Urban Legend 3 (2005)

USA 2005
Titolo Originale: Urban Legend: Bloody Mary
Regia: Maryn Lambert
Sceneggiatura: Michael Dougherty, Dan Harris
Cast: Lillith Fields, Kate Mara, Hailey Smith, Olesya Rulin, Robert Vito, Tina Liffordm, Ed Marinaro, Michael Coe, Nancy Everhard, Audra Lea Keener, Don Shanks, Brandon Sacks, Haley McCormick, Nate Herd
Durata: 90 minuti
Genere: Horror

La trama in breve: Durante un pigiama party, tre ragazze rievocano una storia avvenuta nel proprio liceo secondo cui, 35 anni prima, tre giocatori di football drogarono e tentarono di violentare le ragazze che avevano invitato. Il piano riuscì a metà perchè una di loro, Mary Banner, non beve il drink offertogli e, nella fuga, viene uccisa. Aggiungono poi che evocando Bloody Mary per tre volte ella ritorni, lo fanno e successivamente iniziano ad avvenire strane morti tra i giocatori di football del liceo.
Poche settimane fa, quando iniziai con amici a vedere la saga di Urban Legend, iniziai anche la serie di recensioni che succedono alla visione di ormai qualsiasi film che decida di guardare o che mi venga proposto. Non nascosi di aver apprezzato abbastanza la realizzazione e l'idea del primo capitolo della saga, mentre trovai abbastanza sensa senso e sconclusionata la realizzazione del secondo. Siccome però si sa che basta scavare un po' e si può arrivare sempre più in basso, ecco che compare il terzo capitolo, una merda quasi colossale!

Questo terzo capitolo innanzitutto abbandona quasi completamente le trame dei primi due, puntando di più ad atmosfere horror collegate a storie su assassini seriali, in pratica un mischione inconcludente di molte cose nessuna delle quasi funziona come dovrebbe. La leggenda di "Maria la sanguinaria" come trama di fondo e come rivisitazione ci sarebbe stata, se si fossero limitati a quello. Certo, il titolo non sarebbe c'entrato un cippone con i due precedenti, ma ci stava come leggenda metropolitana a sè. Il problema è che non si capisce bene secondo quale astruso collegamento "Bloody Mary" uccida in modi che ricordano le leggende metropolitane. Perchè? Per dare un tocco di originalità? Lo spero, ma non funziona proprio così. A sto punto preferisco vedermi mille film tutti uguali (ma anche no) piuttosto che un mischione del genere.

Come se non bastasse, mentre il primo film era abbastanza ben girato, senza particolari picchi registici, ma comunque fatto bene, il secondo pure, peccato che la trama sia ingiustificabile, il terzo sia dal punto di vista registico, sia dal punto di vista della recitazione assume dei connotati da B-Movie di bassa lega. E mi dispiace anche per alcuni protagonisti, come Kate Mara, vista successivamente in gran forma nella prima stagione di "American Horror Story", ma gli altri sono abbastanza ridicoli. 

Non riesce a risollevare il film neppure il personaggio di Grace Taylor, l'unica ancora in vita tra le ragazze che hanno subito  la violenza più di 30 anni prima, personaggio abbastanza idolesco e forse il meglio riuscito. Non che sia un personaggio trascendentale, nè lo definirei un personaggio particolarmente rilevante, ma nel mare di merda che è questo film le uniche due scintille sono il personaggio di Grace Taylor e la presenza di Kate Mara. Punto. E basta.

Voto: 3

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