La terra dei morti viventi (2005)
USA, Canada, Francia 2005
Titolo Originale: Land of the Dead
Regia: George A. Romero
Sceneggiatura: George A. Romero
Cast: Asia Argento, Simon Baker, Dennis Hopper, John Leguizamo, Robert Joy, Pedro Miguel Arce, Krista Bridges, Eugene Clark, Jason Gautreau, Christopher Russell, Alan Van Sprang, Max Mccabe, Phil Fondacaro, Sasha Roiz, Tom Savini, Jennifer Baxter, Lara Amersey, Boyd Banks, Michael Belisaro, Joanne Boland, Christian Estrada, Grant Hayes, Tony Munch, Tony Nappo, Christopher Allen Nelson, Tina Romero, Simon Pegg, David Sparrow, Jeff Teravainen, Gary Ugarek, Jonathan Walker, Edgar Wright, Alex Zane
Durata: 95 minuti
Genere: Horror
La trama in breve: Gli zombie hanno ormai invaso definitivamente il mondo. I pochi superstiti si sono riuniti in una piccola città fortificata, dove i ricchi stanno in un grattacielo, mentre i poveri sono costretti a vivere per strada. Mentre i morti stanno cominciando ad evolversi ed iniziano a provare emozioni, un gruppo di mercenari è costretto a girovagare procacciando viveri per i ricchi che vivono all'interno del grattacielo.
Molto più che gli zombie, in questo film è interessante la componente umana, o meglio, gli umani che abitano il grattacielo protetto, quello per i ricchi. La critica sociale che ne viene fuori è abbastanza cruda e realistica,rivolta prettamente alla classe politica dell'epoca in cui il film fu girato (una decina di anni fa ormai). I personaggi sono interessanti ed anche lo spunto sulle emozioni dei morti viventi è un qualcosa su cui si poteva sviluppare un'interessantissima riflessione. Ormai gli zombie si sono progressivamente umanizzati e la cosa fa paura!
Il film però, pur partendo da buonissime idee, si perde pian piano nel corso dei minuti, tra una scena d'azione e l'altra, senza avere lo stesso, inconfondibile mordente che avevano i tre capitoli iniziali (ed originali) della saga. Anche la per nulla netta distinzione tra buoni e cattivi inizialmente funziona bene, ma man mano si perde nei meandri di una trama per nulla intricata.
Dal punto di vista dei singoli abbiamo una Asia Argento sempre più "Canis lupus familiaris" della recitazione (ho visto un paio di film con lei che mi son piaciuti in cui lei mi ha sempre fatto abbastanza pena), mentre un Simon Baker abbastanza sugli scudi. Alla fine non è per nulla un film da buttare, gli spunti sono molto molto interessanti, ma non particolarmente sviluppati come mi aspettavo.
Voto: 6,5
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