I Tenenbaum (2001)

USA 2001
Titolo Originale: The Royal Tenenbaums
Regia: Wes Anderson
Sceneggiatura: Wes Anderson, Owen Wilson
Cast: Gene Hackman, Anjelica Huston, Gwyneth Paltrow, Ben Stiller, Luke Wilson, Owen Wilson, Danny Glover, Bill Murray, Seymour Cassel
Durata: 109 minuti
Genere: Commedia, Drammatico

La trama in breve: I tre figli di Royal e Etheline Tenenbaum, Chas, Margot e Richie, sono dotati di un grandissimo talento. Presto il matrimonio entrerà in crisi e, in seguito alla fuga del padre, il talento dei tre ragazzi, con il tempo, sembra svanire totalmente. Dopo molti anni di assenza, Royal si ripresenterà ai suoi figli, fingendo di avere un cancro, per poter recuperare il rapporto con loro e far sbocciare di nuovo il loro enorme talento.

Non sono un fan di Wes Anderson della prima ora, anche perchè quando il quarantacinquenne regista ha cominciato a fare film io ero ancora un pischello e non conoscevo praticamente nulla. Attualmente però, della sua non vastissima produzione cinematografica, ho visto i suoi ultimi due lavori, "Grand Budapest Hotel" e "Moonrise Kingdom", di cui ho anche parlato in questo blog e potrete recuperare le recensioni, e poi "Il treno per il Darjeeling" visto tempo fa. Trovo che per quel poco che ho visto, "I Tenenbaum" compreso, che ho recuperato in una serata in cui ero febbricitante nel corso di questa settimana, il suo cinema mi ha sempre affascinato per la sua autorialità, per il volere distaccarsi dai dettami del cinema hollywoodiano, ma soprattutto per la passione che si respira in tutti i suoi film che ho visionato.

Dal punto di vista stilistico "I Tenenbaum" viene catalogato come una commedia, ma è ben lontano dall'essere una commedia nel senso più classico del termine. Lo è più che altro per il modo in cui gli eventi vengono narrati, ma le situazioni in cui si trovano i protagonisti della vicenda, i componenti della famiglia Tenenbaum, appunto, sono molto pesanti, così come lo è la tematica di fondo. Vedere come i bambini prodigio che ci vengono presentati all'inizio della pellicola, subiscano, a causa dell'abbandono da parte del padre, una deriva pericolosissima è una cosa abbastanza cruda. Tutti sono pervasi da un certo senso di insicurezza, tutti hanno una storia drammatica alle spalle, ma la richiesta di perdono da parte del padre, che improvvisamente ritorna fingendosi malato di cancro, diventerà un ottimo espediente per far ritrovare ai ragazzi le certezze perdute.

Sono molto affascinanti in questa pellicola, oltre alla storia narrata, anche la colonna sonora, avvolgente e spesso malinconica, e la fotografia. Questa è composta prevalentemente da colorazioni che danno sul giallastro, quasi un grigio spento, a dare come una sensazione di malinconia di fondo, malinconia che però spesso e volentieri viene alleggerita. Anche la suddivisione in capitoli della pellicola, le conferisce quel fascino nascosto, quasi si trattasse di un libro, con tanto di narratore super partes (che nella versione originale prende voce dallo stesso Wes Anderson).

Ad impreziosire il film vi sono poi le interpretazioni di tutti i protagonisti, che sono particolarmente in parte: abbiamo un Ben Stiller molto ipocondriaco, una Gwyneth Paltrow che riesce a ritrarre molto bene il suo disagio, un Owen Wilson con quel fare un po' maledetto che gli si addice a meraviglia. Ciliegina sulla torta è però l'interpretazione offerta da Gene Hackman, nei panni del padre Royal Tenenbaum che con la sua redenzione riuscirà a tirare le fila nella vita dei suoi figli. Le certezze improvvisamente ritorneranno e alla fine lui avrà rimediato ai suoi errori.

Voto: 8

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