La ricompensa del gatto di Hiroyuki Morita (2002)
Titolo Originale: 猫の恩返し (Neko no ongaeshi)
Regia: Hiroyuki Morita
Sceneggiatura: Aoi Hîragi, Reiko Yoshida
Personaggi: Haru, Baron, Yuki, Lune, Hiromi, Natori, Natoru, Muta, Toto, madre di Haru, re dei gatti
Durata: 71 minuti
Genere: Animazione
In un periodo in cui i nostri cuori devono ancora fare fronte alla chiusura - per carità, temporanea - dello Studio Ghibli, il famoso studio di animazione giapponese fondato da Hayao Miyazaki e Isao Takahata che ancora oggi, in barba alle tecnologie, si ostina a disegnare i propri film completamente a mano, per poi animarli con un software che presto sarà disponibile in maniera gratuita per tutti online - e poi ci sarà da imparare ad usarlo, pochi fronzoli! -, vengono organizzati ogni tanto degli eventi speciali che ripropongono vecchi lavori dello studio, o mai arrivati in Italia, oppure semplicemente riproposti per il loro valore artistico - cosa che non credo valga per questo "La ricompensa del gatto" -, per rimanere in sala giusto un paio di giorni, così da fare in modo di soddisfare la minor fetta di pubblico possibile, o comunque solo gli affezionati.
E' così che viene proposto nei nostri cinema "La ricompensa del gatto", lavoro di Hiroyuki Morita che nasce come spin-off del decisamente più riuscito - anche se a quanto ricordo non mi era parso eccezionale - "I sospiri del mio cuore", parlando di Haru, ragazza delle scuole superiori che, dopo aver salvato un gatto che stava per essere investito da un camion. Tale gatto si rivelerà presto essere il principe dei gatti e suo padre, il re, per ricompensare la ragazza del gesto così altruistico, decide di farle sposare suo figlio. Davanti al rifiuto di Haru, il re la farà rapire e portare nel Regno dei gatti per la celebrazione delle nozze.
Non è un caso che un film del genere, che mi aspettavo si configurasse comunque come un omaggio per gli amanti del mondo dei gatti - quale io ammetto di non essere - risultasse così tanto debole a livello di sceneggiatura e di narrazione. "La ricompensa del gatto è un film che secondo la mia opinione perde bene o male tutte quelle che sono le caratteristiche dei film dello Studio Ghibli, che se da una parte vive su degli ottimi disegni, dall'altra non riesce proprio nell'intento di suscitare una qualche emozione da parte dello spettatore. Mancano anche scene altamente spettacolari, tranne forse quella della marcia dei gatti che però nulla ha a che vedere, a livello di pathos, con la cavalcata delle onde di "Ponyo sulla scogliera", tanto per fare un esempio di una delle scene che per me è tra le più memorabili. Purtroppo "La ricompensa del gatto" costituisce dunque, per me, una grande delusione e non penso sia un caso che sia uno dei film meno considerati da parte dei fan dello Studio Ghibli.
Voto: 5-
Ah, quindi pure allo Studio capita di fare dei lavori deludenti... :/
RispondiEliminaDecisamente sì. Questo in quanto a delusione batte anche La collina dei papaveri - per quanto mi riguarda -.
EliminaNaturalmente non è nulla di che ma io, che invece amo i gatti, l'ho trovato comunque adorabile anche se credevo che il Barone fosse più in primo piano. Comunque sia, come spin-off va bene, non lo ricorderò come uno dei titoli principali.
RispondiEliminaCapisco l'amore per i gatti - di cui io invece non sono particolarmente fan - ma questo film mi è sembrato mal sviluppato e fatto un po' tanto per fare... Un vero peccato.
EliminaL'ho trovato anche io un peccato, potevano fare una cosa molto più carina!
EliminaQuesta parte di Ghibli mi manca. La devo ancora recuperare..
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