Pelè di Jeff Zimbalist, Michael Zimbalist (2016)
Titolo Originale: Pelè: Birth of a Legend
Regia: Jeff Zimbalist, Michael Zimbalist
Sceneggiatura: Jeff Zimbalist, Michael Zimbalist
Cast: Kevin de Paula, Leonardo Lima Carvalho, Seu Jorge, Vincent D'Onofrio, Diego Boneta, Rodrigo Santoro, Colm Meaney
Durata: 107 minuti
Genere: Biografico, Sportivo
Nella settimana in cui - precisamente Venerdì 10 Giugno - avrà inizio il tanto atteso europeo di calcio in Francia, europeo nel quale sappiamo già tutti che faremo schifo, stiamo tutti sputando merda sul GD Andonio Gonde, ma se per caso dovessimo andar bene saremo ben pronti ad esultare con lui e a farlo diventare eroe nazionale - era successo con Lippi e con un Buffon odiato da tutti per la questione delle presunte scommesse nel 2006, ricordate? Poi volevate tutti una statua di Lippi in ogni piazza e Buffon pallone d'oro, che tra l'altro se lo sarebbe meritato davvero!!! -, bisogna per forza di cose parlare del film, uscito una settimana fa, su uno, o forse il, dei calciatori più importanti della storia di questo sport, il giocatore che tuttora detiene il record di gol in carriera e che con il suo estro ha portato il Brasile a vincere ben tre campionati del mondo nel giro di quattro edizioni, un Brasile che ancora doveva riprendersi dalla scoppola subita dall'Uruguay nel 1950 in quello che è diventato famoso come il Maracanazo.
"Pelè" narra l'ascesa nell'Olimpo del calcio da parte di Pelè - ma va - partendo dalle partite di calcio nelle poverissime favelas in cui viveva da bambino, quando giocava scalzo e grazie al suo talento faceva impazzire giocatori ben più grandi di lui, come ad esempio il ricco Josè Altafini, in questo film antipatico come non mai - un po' come è ora nella realtà, dunque - e sul quale ho molti dubbi riguardo al fatto che la cosa potrebbe essere molto molto romanzata, soprattutto considerando che Wikipedia afferma che Altafini da giovane fosse molto povero. Ripercorrendo gli inizi di carriera del giovane Pelè, il film arriva fino al mondiale del 1958 in Svezia, vinto poi a sorpresa dalla nazionale brasiliana in cui giocavano gli stessi Pelè ed Altafini e anche Garrincha, allenata da Vincent D'Onofrio Feola.
Non sono particolarmente sicuro su quello che sarà il mio giudizio su questo film dato che ha parecchie cose che mi hanno dato particolarmente fastidio, così come ne ha alcune che mi sono piaciute parecchio e per le quali un appassionato di calcio non può rimanerne indifferente. Innanzitutto ho apprezzato particolarmente la parte iniziale della pellicola che, a parte la presunta forzatura sulla rivalità con Josè Altafini, mette davanti lo spettatore al Pelè ragazzino, che usa la "ginga", una tecnica calcistica non particolarmente apprezzata in patria proprio perchè secondo molti causa della sconfitta del 1950 in Uruguay - poi sul fatto che questa "ginga" nel film venga ritratta un po' come se fosse la Forza in "Star Wars" ci si potrebbe scrivere un libro su quanto la cosa sia ridicola - e che con la sua tecnica riesce a farsi valere in ogni situazione, tanto che quando gli viene imposto di non utilizzarla diventa tutto un altro calciatore.
Passando poi alle parti che invece ho ritenuto del tutto fuori luogo, innanzitutto non ho amato questa sorta di autocelebrazione di Pelè, che era una cosa che gli spettatori si sarebbero anche potuti aspettare e che in un film biografico finanziato da lui stesso è normale che ci sia, ma non deve mai essere presente in maniera eccessiva: tanto per fare un esempio, l'ovvio cameo del vero Pelè viene messo all'interno del film quasi come se Pelè stesso dicesse al pubblico "davvero credevate che non avrei fatto un cameo nel mio film, #facceDiMerda?". Per non parlare poi del fatto che le scene calcistiche, buonissime a livello registico nonostante vengano usati troppi rallenty, sembrano finte, perchè il movimento del pallone non sembra essere per nulla naturale, quasi come fosse pilotato dall'esterno. Capisco che si debba operare una scelta tra essere fedeli alle poche riprese che si hanno di quel periodo o magari inventare qualcosa, ma qualche scena di calcio ripresa dal vivo l'avrebbero anche potuta fare. Insomma "Pelè" è ben lontano dall'essere un buon film riguardo ad una delle figure calcistiche più importanti della storia, intriso di buoni sentimenti e di autocelebrazione com'è: un peccato perchè forse, con una maggiore sobrietà e senza la "ginga" trattata coma la Forza di "Star Wars", il risultato sarebbe stato molto più soddisfacente.
Voto: 5,5
Ne ho parlato anch'io in un post prima dell'uscita e miei dubbi sono stati ahimè rispettati secondo il tuo parere, comunque e nonostante tutto devo vederlo a tutti i costi ;)
RispondiEliminaNon sono per nulla ispirato nel vederlo..
RispondiEliminaSono convinto che i film "biografici" dei vivi siano sempre falsati da buonismi o da critiche della persona in questione. Non sto dicendo che voglio la morte di Pelè per un bel film sulla sua vità, per carità... Però sono sempre scettico in questi casi