They Look Like People di Perry Blackshear (2015)
Titolo Originale: They Look Like People
Regia: Perry Blackshear
Sceneggiatura: Perry Blackshear
Cast: MacLeod Andrews, Evan Dumouchel, Margaret Ying Drake, Mick Casale, Elena Greenlee
Durata: 80 minuti
Genere: Thriller, Horror
Spesso e volentieri il Sundance Film Festival regala ai cinefili di tutto il mondo dei film che normalmente non vedrebbe mai e che la distribuzione cinematografica internazionale ancora più spesso fa di tutto per mantenere nell'ombra, distribuendo tali film con anni di ritardo e talvolta addirittura direttamente in home video. Se "The Witch", per ora il migliore horror di questa annata, è arrivato sulla rete proprio dalla kermesse dedicata al cinema indipendente, ma per un'uscita al cinema sembra ancora non ci si stia pensando, anche il film di cui parlerò oggi, un thriller-horror-psicologico - e chi più ne ha più ne metta -, accolto dalla critica in maniera più che positiva e presentato allo Slamdance Film Festival, non sembra poter arrivare nei nostri cinema in tempi brevi e, anche in questo caso, la rete ci è venuta in soccorso.
"They Look Like People" parla della storia di Wyatt che, dopo essere stato lasciato dalla sua fidanzata, comincia a credere che delle forze aliene o addirittura demoniache si siano infiltrate nell'umanità, apparendo in tutto e per tutto come persone. Una trama non nuova nella storia del cinema - per dire, gli alieni da questo punto di vista hanno sempre dominato la scena, basti pensare al capolavoro di John Carpenter "Essi vivono" o al più recente "Under the Skin" con Scarlett Johansson - che viene affrontata dal regista Perry Blackshear in una maniera altrettanto classica, riempiendo il film di una certa aura di autorialità che si abbina abbastanza bene a delle riprese non sempre pulitissime e a dei ritmi particolarmente lenti.
La pellicola, pur affrontando il tema dai risvolti horror già accennato, vuole in realtà essere una esplorazione della solitudine del protagonista che, tra un momento inquietante e un altro all'interno del film, ci mostra come abbia completamente perso la fiducia nel genere umano e nelle persone che lo circondano. La minacci che egli vede nelle persone è un riflesso delle sue paure e della sua sfiducia. Tutti bei temi da affrontare in un film del genere - sai mai che possa proporlo al Cineforum del mio paese dopo il successo ottenuto con "Another Earth", film dal punto di vista tecnico parecchio simile a questo - che però presto si perdono in una narrazione che difficilmente acquista il mordente necessario per farsi apprezzare del tutto. I ritmi troppo lenti sono decisamente di difficile fruizione e presto rischiano di rendere la visione pesante e difficoltosa. Un peccato, soprattutto per le tematiche potenzialmente importanti che il film voleva sviluppare.
Voto: 6,5
è nella mia lista, bene che sia stato approvato!
RispondiEliminaNon l'avevo mai sentito, ma a questo punto quasi quasi lo cerco...
RispondiEliminaIo l'ho trovato un film splendido. Da non perdere assolutamente. Meno si sa della storia e più la fruizione del film diventa un'esperienza emotiva profonda. Finale toccante.
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