Pecore in erba di Alberto Caviglia (2015)

Italia 2015
Titolo Originale: Pecore in erba
Regia: Alberto Caviglia
Sceneggiatura: Alberto Caviglia, Benedetta Grasso
Cast: Davide Giordano, Anna Ferruzzo, Omero Antonutti, Bianca Nappi, Mimosa Campironi, Alberto Di Stasio, Lorenza Indovina, Francesco Russo, Niccolò Senni, Paola Minaccioni, Marco Ripoldi, Josafat Vagni, Massimiliano Gallo, Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni, Antonio Zavatteri, Massimo De Lorenzo, Francesco Pannofino, Tommaso Mercuri, Margherita Buy, Valerio Cerullo, Manuel Mariani, Leonardo Caputi
Durata: 87 minuti
Genere: Commedia

In un periodo in cui il cinema italiano dimostra sempre più spesso di stare vivendo un ottimo periodo di forma, in cui si alternano film ottimi a film comunque buoni rispetto a ciò che abbiamo visto negli ultimi anni, che ha fatto solamente male al nostro cinema, lo spettatore - che nel tal caso sarei io e solamente io - è spinto a dare fiducia anche a produzioni meno sponsorizzate, un po' diverse dal solito e che hanno l'intento di sperimentare, di trattare argomenti scomodi in un modo diverso da quello a cui solitamente siamo abituati. Forse primo nel suo genere, "Pecore in erba" è un film del regista esordiente Alberto Caviglia", uscito in Italia negli ultimi mesi del 2015 e vincitore del premio ArcaGiovani a Venezia 72, la settantaduesima edizione della Mostra Internazionale del cinema di Venezia.

"Pecore in erba" ci narra, attraverso un finto reportage giornalistico, della vita di Leonardo, interpretato da Davide Giordano, ragazzo scomparso da più di sei mesi e che in patria è visto alla stregue di un eroe nazionale. Cosa avrà fatto Leonardo di tanto particolare per essere ritenuto una personalità di spicco del nostro paese? Semplicemente è antisemita, si prodiga in attività politiche volte a screditare le comunità ebraiche italiane ed è promotore di una enorme campagna di odio contro gli ebrei: le persone lo amano, perchè ha avuto il coraggio di esprimere le proprie idee in una società che non permette alle persone di odiare il prossimo per via dell'appartenenza religiosa o ad una razza specifica. E, dette queste cose, arriva la prima postilla alla mia recensione: se siete delle #TesteDiCazzo che dicono cazzate sugli ebrei o che simpatizzano per la politica di Adolf Hitler - non quella del personaggio di "Lui è tornato" - non guardate questo film. Rischiate di prenderlo sul serio perchè il vostro cervello è troppo, troppo piccolo - e per favore, non confondiamo la libertà di opinione con quella di dire cazzate senza il minimo senso -.

Il modo di trattare l'argomento da parte del film è EVIDENTEMENTE ironico, quasi satirico, presentando come normale ed accettabile da tutta la popolazione un comportamento che in realtà è profondamente sbagliato. E dal punto di vista dell'idea che sta dietro alla realizzazione del film, che va a prendere anche personaggi più o meno noti fingendo delle interviste improbabili, o dei finti luminari della scienza per dire la propria opinione sulla questione, siamo forse un passo avanti a chiunque, a partire dal fatto che ogni personaggio intervistato non faccia mai capire se creda che ciò di cui parla sia giusto o sbagliato: ogni personaggio è totalmente imparziale da questo punto di vista. Se l'idea che sta dietro questo film è davvero ottima, un po' meno soddisfacente è la realizzazione, che si avvale di attori non proprio formidabili, ma che soprattutto sembra mettere insieme delle scene senza dar loro un vero e proprio senso. Per quanto l'argomento di cui parla sia scomodo e trattato in una maniera irriverente e senza la paura di andare oltre, forse si è data molta più attenzione all'essere originali, piuttosto che a creare una sceneggiatura solida e che quadrasse dall'inizio alla fine.

"Pecore in erba" risulta dunque essere un buon esperimento, una buona idea per fare un qualcosa di diverso nel panorama del cinema italiano, che nonostante le buone cose fatte vedere in questo periodo, rimane ancora piuttosto ancorato alla tradizione. Non sempre però una buona idea fa un film ottimo, motivo per cui la mia reazione alla pellicola è rimasta piuttosto freddina: il regista ha del potenziale, sicuramente ci sarà da lavorarci sopra.

Voto: 6,5

Commenti

  1. L'ho visto anche io qualche giorno fa e l'ho trovato carino e autoironico. Concordo sulle potenzialità non interamente sfruttate, in alcuni momenti mi è sembrato che il regista volesse strafare, forzando la battuta, in altri è stato fin troppo timido. Comunque un esordio coraggioso

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    1. Insomma, siamo d'accordo. Sicuramente un esordio pieno di idee non sempre messe bene in scena. Però, avercene di esordi così!

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  2. Sarei considerato una pecora in erba se seguissi il tuo consiglio e lo guardassi? :=)

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