H. P. LOVECRAFT DAY - Re-Animator di Stuart Gordon (1985)


USA 1985
Titolo Originale: Re-Animator
Sceneggiatura: Stuaert Gordon
Durata: 93 minuti
Genere: Horror


Nonostante i mesi estivi in cui, tra il lavoro matto e sfrenato del mese di Luglio e le meritatissime ferie del mese di Agosto, praticamente non ho scritto nulla su questo blog e ho anche avuto modo di vedere pochissimi film, quando la solita cricca di blogger si riunisce, io non voglio assolutamente mancare, men che meno quando si parla di un maestro dell'orrore come H. P. Lovecraft, di cui oggi ricorrono i centotrent'anni dalla sua nascita. Ammetto di non essere un gran conoscitore dello scrittore e nemmeno un grandissimo lettore in generale, ma è inutile negare quanto la sua influenza, per quanto riguarda il genere horror di tutto il secolo scorso, ma anche di questo, sia stata fondamentale per lo sviluppo non solo di film o di romanzi ispirati ai suoi scritti, ma addirittura di giochi da tavolo - come ad esempio "Le case della follia" - e di fumetti. Siccome però qui siamo praticamente tutti blog di cinema è giusto omaggiare lo scrittore nel modo che meglio conosciamo, quello di parlare di un film tratto dai suoi scritti e io ho scelto "Re-Aninmator" - anche se all'epoca della proposta dell'evento avevo anche in canna la recensione di "Color Out of Space", che è uno dei migliori horror che ho visto quest'anno, a mani basse - diretto da Stuart Gordon. Il regista, scomparso il 24 Marzo scorso, è famoso principalmente per questo film, per "Dolls", che prima o poi prometto di vedere, e anche per "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi", mentre nel cast abbiamo Jeffrey Combs, uno che ha partecipato a non pochi film e che ancora continua a farne, e Bruce Abbott, mentre la protagonista femminile è interpretata da Barbara Crampton.
Tratto dal racconto "Herbert West rianimatore" di H. P. Lovecraft - altrimenti non saremmo qui a parlarne proprio oggi - il film racconta le vicende di Herbert West eccentrico ed ambizioso studente di medicina che durante i suoi studi riesce a scoprire un siero per riportare in vita i morti. Gli effetti di questo siero sulle persone riportate in vita però sembrano essere non controllabili in quanto i morti, una volta tornati, sembrano essere particolarmente aggressivi e violenti. Per trovare un modo per rendere il suo sieri più efficace e meno devastante sulla mente delle persone riportate in vita, inizia a studiare in un'università del Massachussets, dove affitta una camera assieme allo studente Dan Cain, a cui West mostrerà l'efficacia del suo siero riportando in vita il suo gatto. Dell'esperimento viene a conoscenza anche la fidanzata di Dan, Megan, che è anche figlia del direttore dell'ospedale. Dan parlerà del successo dell'esperimento con il direttore, ma le cose presto prenderanno una piega imprevista, quando il siero comincerà ad essere utilizzato nella maniera sbagliata.
Ammetto di non essere uno che conosce a menadito le storie scritte da H. P. Lovecraft e di averne lette davvero poche nella mia vita, nonostante in qualche modo sia praticamente impossibile negare quanto queste siano state influenti per il cinema dell'orrore degli anni a venire. Con "Re-Animator" per partecipare a questa rassegna ho fatto praticamente la stessa scelta che faccio sempre, quella di parlare di un film che non avevo mai visto, per avere l'occasione di vedere qualcosa di "nuovo" - nell'ottica delle mie visioni, ovviamente è impossibile parlare di film nuovo quando questo ha trentacinque anni. In qualche modo nel corso di questi anni "Re-Animator" è diventato un vero e proprio film di culto per gli appassionati del genere horror e i motivi sono presto identificabili durante e dopo la visione. Innanzitutto Stuart Gordon scrive e dirige un film che quadra dall'inizio alla fine, ma che soprattutto non si fa problemi a diventare molto molto violento quando c'è bisogno di esserlo, con il sangue e gli effetti speciali un po' posticci dell'epoca su cui di certo il comparto tecnico del film non si è risparmiato. Il tema del riportare in vita i morti fa un po' parte della letteratura dell'epoca in cui il romanzo è stato scritto, Lovecraft lo scrive nel 1922, solo cento anni prima era uscito "Frankenstein" di Mary Shelley e sicuramente gli intenti sono stati diversi, è praticamente certo però come il racconto di Lovecraft abbia in qualche modo fatto da precursore per il genere zombie come lo conosciamo in questo periodo e come lo abbiamo conosciuto negli anni successivi all'uscita del racconto.
Per quanto riguarda i miei gusti cinematografici non siamo certo davanti ad un film perfetto in tutto e per tutto, dal punto di vista della recitazione si sarebbe potuto fare decisamente di meglio e a volte in qualche passaggio ci ho visto qualche ingenuità e anche un po' di artigianalità, cose che comunque contribuiscono a dare fascino alla pellicola, che comunque, in fin dei conti, si lascia guardare dall'inizio alla fine e risulta essere un buon horror di intrattenimento, che ha poi aperto a diversi seguiti che prima o poi penso che potrei guardare, anche solo per completezza.

Commenti

  1. E Re-Animator era la mia seconda scelta, ma vuoi Lovecraft, vuoi Gordon, entro quest'anno devo assolutamente vederlo ;)

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  2. È quasi incredibile come i film tratti dalle opere di Lovecraft siano (a mio modesto parere, quei pochi che ho visto) piuttosto bruttarelli... E forse ancora più incredibile il fatto che questi film ora siano dei cult ��
    In ogni caso grazie a Lovecraft, anche per le serate a sclerare su "le case della follia", per i Dylan Dog ecc... Però il post mi ha quasi convinta a guardare "color out of space"!

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  3. Il meno lovecraftiano dei racconti di Lovecraft non poteva che trasformarsi in uno dei pochi piacevoli adattamenti delle sue opere. Non un capolavoro, ma decisamente sano intrattenimento con cui accompagnare le notti horror estive più disimpegnate.

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