The Wolf of Wall Street (2013)

USA 2013
Titolo Originale: The Wolf of Wall Street
Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura: Terence Winter
Cast: Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Jean Dujardin, Rob Reiner, Jon Favreau, Cristin Milioti, Jon Bernthal, Kyle Chandler, Ethan Suplee, Shea Whigham, Spike Jonze, Chris Riggi, Joanna Lumley, Christine Ebersole, Jake Hoffman, Jordan Belfort
Durata: 179 minuti
Genere: Drammatico

La trama in breve: Il film racconta la carriera da broker di Jordan Belfort, a partire dal Lunedì nero del 1987 fino all'inesorabile ascesa, prima in un piccolo call center impiegato in piccole azioni, poi fondando la Stratton Oakmont ed iniziando a guadagnare moltissimi soldi.

Dopo aver celebrato Martin Scorsese, con una rassegna di recensioni da parte mia e di alcuni altri blogger, nel giorno dell'uscita di "The Wolf of Wall Street", ora, una settimana dopo, tocca per forza di cose parlare della sua nuova, e qui mi sbilancio subito, mastodontica, opera. Perchè sì, è inutile girarci troppo intorno, probabilmente lo avrete capito anche dall'antipasto postato su questo blog subito dopo la visione del film che, decisamente, mi è piaciuto da morire. Più di ogni altro film di questi ultimi due anni (da quando ho aperto questo blog e ho iniziato a vedere moltissime delle proposte che mi si paravano davanti).

Per questo film ci potrebbe essere una particolare citazione per chiunque. E dico assolutamente chiunque abbia partecipato alla sua realizzazione, a partire da un Martin Scorsese che pare aver dimenticato il poco convincente "Hugo Cabret" per passare a qualcosa di sicuramente più serio, ma soprattutto anche meglio confezionato. La storia si avvale di un narratore, lo stesso Jordan Belfort, che spesso abbatte la barriera tra attore e pubblico, parlando direttamente delle sue avventure/disavventure con lo spettatore. Altro grandissimo merito dal punto di vista realizzativo per questo film è la quasi totale mancanza di filtri, a partire dalla innumerevole quantità di parolacce utilizzate (che in lingua originale rendono benissimo), fino ad arrivare a scene dal contenuto assurdo e quasi grottesco, come la sequenza di apertura del film col lancio del nano a bersaglio, oppure con la parata festosa all'interno della sede della Stratton Oakmont.

Dal punto di vista interpretativo ho apprezzato praticamente tutti, a partire ad esempio da John Bernthal, che pur essendo un personaggio secondario riesce ad avere il suo perchè. Rob Reiner ad esempio in questo film vince il premio come personaggio più esilarante della pellicola, soprattutto nella scena in cui deve rispondere al telefono mentre guarda il suo programma preferito in tv. Matthew McConaughey ultimamente riesce a dare prove recitative di uno spessore inestimabile: la sua parte, seppur piccola, è una di quelle che ti rimane di più in mente e difficilmente te la dimentichi. Margot Robbie invece, definita dal Cannibale "un arma di masturbazione di massa" (tra le altre cose leggete la sua recensione perchè è fottutamente geniale), vince a mani basse il premio di donna più gnocca della pellicola. E c'è poco da fare, nella parte di mogliettina figona e viziata del protagonista ricco e straricco ci sta veramente da Dio. E dovrei citare anche Jean Dujardin, salito alla ribalta grazie a "The Artist", che qui interpreta il bancario svizzero più figlio di puttana della storia, ma soprattutto Kyle Chandler, altro personaggio che in scena si vede poco, ma in qualità di detective dell'FBI ha il suo perchè.

Le altre due menzioni particolari invece vanno ai due candidati all'Oscar. Jonah Hill e Leonardo DiCaprio. Sul primo, beh, probabilmente non se lo merita vista soprattutto la performance di Jared Leto in "Dallas Buyers Club" (recensione che tra l'altro arriverà a breve e indovinate un po' chi è il protagonista di 'sto film? Matthew McConaughey!!!), ma la nomination ci sta tutta e non ha certo rubato nulla a nessuno. Lui è passato da recitare in commediole (che ancora fa come ad esempio "Facciamola finita") a film in cui riesce a dire la sua come in "Moneyball" . La differenza tra "Moneyball" e questo "The Wolf of Wall Street" è che lì interpreta un ruolo serio e composto, mentre qui deve dare sfogo a tutto, ma dico proprio tutto, il suo estro comico. Lui è il protagonista delle scene più miticamente epiche del film, a partire dalla scena in cui si mangia un pesce rosso vivo (!!!) fino al finale in cui i due protagonisti si strafanno con un quaaludes vecchio di quindici anni.

L'altra menzione deve essere per forza di cose per Leonardo DiCaprio, candidato allì'Oscar come migliore attore protagonista. DiCaprio, per favore, smettila di scoparti le figlie dei giudici dell'Academy, che va a finire che tu diventi il più bravo attore del mondo (nel caso in cui tu già non lo fossi), ma l'Oscar non te lo beccherai mai. Anche qui il ballottaggio per la statuetta è guarda caso con Matthew McConaughey, protagonista in "Dallas Buyers Club". Due performance assolutamente notevoli, anzi notevolissime, ma quella di DiCaprio deve per forza di cose essere premiata. Ma se nel frattempo tu sei andato a letto oltre che con le figlie anche con le mogli dei giudici dell'Academy, anche quest'anno, con una delle tue migliori performance di sempre, rischi di rimanere all'asciutto. Sì perchè obiettivamente, di motivi per non dargli l'Oscar non ce ne sono, tranne, appunto, qualche fantomatico sgarbo (e anche di quelli grossi) ai giudici dell'Academy. In questo film DiCaprio è semplicemente qualcosa di pazzesco, riesce a dare al suo personaggio uno spessore enorme, ad esplorarlo in tutte le sue sfaccettature, sia in quelle più superficiali sia in quelle più profonde. Non riesco ad essere obiettivo, è davvero qualcosa di clamoroso.

Tre ore di film che vanno via assolutamente senza accorgersene. Inizi a vedere il film alle 22 e ti ritrovi all'una di notte, estasiato all'inverosimile, come se fossi stato il protagonista di un trip assurdo. Ma come son passate tre ore così velocemente? Semplice, la tensione del film non cala MAI e quando il clima generale della pellicola si sta tranquillizzando un pochino, viene subito fatta detonare una nuova bomba. Molte volte mi sono ritrovato a ridere davvero di gusto delle trovate dei protagonisti, pur disfatti dalle droghe e dalla fame di soldi, in scene che hanno una loro drammaticità intrinseca ma che riescono ad avere una comicità decisamente tra le più geniali che abbia visto negli ultimi anni. Anche nel finale, che è l'apice della drammaticità della vicenda di Jodan Belfort, Scorsese è riuscito a tirare fuori un paio di scene che sono riuscite a farmi ridere, ed anche di brutto, molto più di molte commedie nate solamente per far ridere. Questo film è perfetto. E' l'ultimo aggettivo che mi viene da affibbiargli. PERFETTO!!!

Voto: 10

Commenti

  1. oh yes!
    un 10 fottutamente meritato!

    e grazie per la citazione che la stessa margot robbie potrebbe apprezzare. forse... :)

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  2. vedo che ti ha colpito appena appena! giustamente, veramente un gran film!

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