Il ricatto (2013)
Titolo Originale: Grand Piano
Regia: Eugenio Mira
Sceneggiatura: Damien Chazelle
Cast: Elijah Wood, John Cusack, Kerry Bishé, Tamsin Egerton, Allen Leech
Durata: 90 minuti
Genere: Thriller
La trama in breve: Tom Selznick, pianista, torna in scena dopo cinque anni di inattività. Per il suo ritorno0 sulle scene è stato organizzato un concerto, durante il quale scoprirà di essere sotto tiro da parte di un cecchino.
Io purtroppo ho un enorme difetto riguardo a molti film: non riesco a guardarli svuotandomi dal pregiudizio. L'errore principale sta nel leggere alcune recensioni prima di vedere il film e non dopo: che poi è la cosa che fanno tutti, poi uno, nonostante le recensioni negative, decide se guardare un film o meno comunque, perchè non si sa mai, magari gli piace lo stesso. Avevo letto non dico molte, ma qualche recensione di questo "Il ricatto" e diciamo che non è che raccomandassero categoricamente una visione. E, consapevolmente, ho fatto la scelta di vedermelo comunque.
Dal punto di vista della narrazione il film scorre bene ed in maniera pulita, si arriva alla fine del film con relativa tranquillità e senza particolari fatiche. E questo oltre che un punto a favore è anche un punto a sfavore, per quanto mi riguarda: un thriller deve essere faticoso, deve metterti angoscia, se arrivi alla fine col fiatone un thriller guadagna punti. Il fiatone non deve essere per la noia però, deve essere per la tensione! E qui di tensione ce n'è abbastanza poca.
Oltre a questo non sono particolarmente fan dei film che si svolgono in un'unica location: mi era piacicchiato il claustrofobico "Buried", ma per il resto ho trovato solo o grosse delusioni o qualche film mediocre. "Carnage" escluso, anche se "Carnage non è un thriller e nel suo genere è perfetto. Questa pellicola per tutta la sua durata ha il sapore amaro dell'incompiutezza: aspetti che accada qualcosa che alla fine non accade e, il modo in cui accade, è affrettato e mal gestito. E' come sentire il rombo del motore di un'auto (di una Matiz eh, non di una Ferrari) che poi però non parte. Poi, diciamocelo, questo pianista mentre suona il piano fa di tutto: parla al telefono, scrive sms, si prende un caffè, va in bagno a pisciare e gioca a FIFA 14 sulla PlayStation 4. Belli i tempi in cui i pianisti suonanvano solamente il piano.
Inoltre la scena finale è qualcosa di inspiegabile, incomprensibile con qualsiasi logica si utilizzi per tentare di capirlo. Elijah Wood mi era piaciuto in "Il Signore degli Anelli" (ma in quel film chiunque mi era piaciuto) e in "Oxford Murders", altri film suoi non mi avevano particolarmente impressionato, dandomi l'impressione di essere un attore piuttosto incompiuto. Guardate questo film, se non avete niente da fare, ma sappiate che non vi porterà praticamente da nessuna parte.
Voto: 5+
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