Oculus (2013)
Titolo Originale: Oculus
Regia: Mike Flanagan
Sceneggiatura: Mike Flanagan, Jeff Howard
Cast: Karen Gillan, Annalise Basso, Brenton Thwaites, Garrett Ryan, Rory Cochrane, Katee Sackhoff, James Lafferty, Miguel Sandoval, Katie Parker, Kate Siegel
Durata: 105 minuti
Genere: Horror
La trama in breve: 2002: due fratelli vivono assieme ai loro genitori nella loro nuova casa. Da poco è arrivato uno specchio che sembra avere una brutta influenza sui genitori. 2013: Timbo, il maschio, esce da un manicomio dopo anni di terapia per aver ucciso il padre. La sorella Kaylie, andandolo a prendere, dice lui di aver trovato lo specchio e che ora possono mantenere il patto fatto dieci anni prima, ovvero trovare cosa abbia ucciso i genitori.
Ieri ho recensito un film horror in cui lo specchio la fa da padrone, ma che per la prima volta nella storia dei film horror in cui lo specchio la fa da padrone non mi sono spaventato nemmeno una volta. Ora, per il secondo giorno di seguito recensisco un film horror su uno specchio maligno e qui, senza stare a girarci troppo intorno, dico che ci troviamo davanti al migliore horror degli ultimi due o tre anni. Innanzitutto me la sono fatta addosso, che è l'effetto principale che deve creare un film horror, in secondo luogo mi è pure piaciuta la storia, quindi meglio di così!
Nonostante lo spunto di partenza della pellicola non sia tra i più originali visti nella storia del cinema, ovvero due fratelli che tornano nella casa in cui misteriosamente i loro genitori sono morti, l'argomento viene trattato con una certa originalità e in grado di creare una certa angoscia. Contribuiscono a creare questo effetto una colonna sonora esaltante e i due giovani attori protagonisti Karen Gillan e Annalise Basso, in grado per buona parte del film dki reggere tutta la baracca da soli.
Molti film horror ti mettono subito davanti alla paura, cercando di spaventarti con apparizioni improvvise fin dalle prime scene. "Oculus" no, ci mette un bel po' a carburare. C'è chi potrebbe dire la solita frase scontata e banale "ma che schifo, per i primi tre quarti d'ora di film non succede niente, gne gne gne stronzo tu che mi ci hai portato al cinema a vederlo", invece no, non è affatto così. I primi 45 minuti di film sono molto introduttivi, un po' come fatto da Ti West con "The Innkeepers", che mi era piaciuto moltissimo, con i due protagonisti che, indagando nel loro passato, spiegano il perchè si siano verificati i fatti della notte in cui morirono i genitori. Mike Flanagan in queste scene sta apparecchiando una seconda parte letteralmente esplosiva e tremenda creando una tensione fuori dal comune.
Poi, come detto, nella seconda parte il film esplode letteralmente. Come una molla che viene caricata, butta fuori tutto quello che ha da offrire e porca miseria ho rischiato per davvero di farmela addosso. A confronto sempre di altri film horror, che spiegano cosa abbia reso maligno un oggetto o una situazione, qui il film finisce non dandoti alcuna risposta: tutto quello che succede lo vedi sullo schermo, ma perchè lo specchio ha sterminato la loro famiglia? Cosa ha reso lo specchio maligno? Sarà una presenza demoniaca o che cosa d'altro? Non si sa e il film non è di questo che si occupa. E' riuscito a farti paura e non saprai mai di preciso cosa sia stato a darti così tanto quella sensazione di terrore.
Voto: 7,5
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