Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson (2015)

USA 2015
Titolo Originale: Anomalisa
Regia: Charlie Kaufman, Duke Johnson
Sceneggiatura: Charlie Kaufman
Personaggi e doppiatori: Michael Stone - David Thewlis, Lisa Hesselman - Jennifer Jason Leigh, Altri personaggi - Tom Noonan
Durata: 90 minuti
Genere: Animazione

E ci si ritrova, più di una settimana dopo le tanto agognate premiazioni, a parlare di nuovo di Oscar, questa volta per quel che riguarda la categoria dei film d'animazione, nella quale, strano ma vero, avevo visto ben tre dei cinque film candidati, mancando però l'appuntamento con uno dei più interessanti, colpevole di essere uscito nei cinema solamente il weekend precedente, contingenza che mi ha impedito di tempestarmi nei cinema per vederlo. "Anomalisa", diretto da Charlie Kaufman e Duke Johnson era ritenuto un po' da tutti il serio concorrente ad "Inside Out" per la sua categoria di appartenenza e, nonostante la vittoria del capolavoro Pixar fosse praticamente annunciata - e anche giusta - non siamo certo davanti ad un film d'animazione meno meritevole. Sicuramente meno commerciale, sicuramente un po' più adulto rispetto ad "Inside Out", ma non meno meritevole.

L'idea di Kaufman per questa pellicola realizzata in stop-motion, è stata quella di narrare la storia di un uomo, Michael, famoso oratore motivazionale ormai disilluso riguardo al suo lavoro e alla sua vita, che, nel corso della notte precedente alla presentazione del suo ultimo libro, dopo aver rivisto una sua vecchia fiamma, incontra Lisa Hesselman, arrivata in città con un'amica proprio per assistere alla presentazione. Questo incontro farà scattare qualcosa in Michael, un ritrovato senso alla sua vita che, anche nei rapporti con sua moglie, non riusciva più a trovare, ma soprattutto la convinzione che l'umanità sia ormai omologata, vivendo una realtà in cui tutti siamo incredibilmente e in maniera altrettanto terrificante, uguali, uguaglianza che si nota anche nel fatto che tutti gli incontri di Michael precedenti a quello con Lisa - ma anche quelli successivi - siano con persone caratterizzate dalla stessa voce maschile, data nella versione originale da Tom Noonan e in quella italiana da Stefano Benassi.

In questa notte in cui si svolge l'intera storia narrata nella pellicola vediamo Michael alle prese con la sua esistenza, con una storia che viene narrata talvolta con la solita cripticità tipica di Charlie Kaufman, altre volte, in maniera più strana rispetto agli standard del regista, dandoci delle spiegazioni un po' più chiare, senza che però manchino scene memorabili e momenti di grande cinema. Basti pensare, ad esempio, alla scena onirica in cui tutti i personaggi sembrano perdere il proprio volto, scena anche abbastanza terribile, se vista nel suo significato più intrinseco, che non so nemmeno perchè mi abbia ricordato molto "Essi vivono" per poi rendermi conto che il paragone esisteva solo a fronte di una scena in cui gli esseri mostrano la loro vera essenza e non come ispirazione o come citazione di uno dei più bei lavori di John Carpenter.

Se "Anomalisa" riesce a colpire nel segno è dunque grazie ad una storia in grado di catturare grazie ai suoi simboli e ai suoi personaggi, per poi arrivare ad un finale in cui, personalmente, sono rimasto un po' interdetto: una sensazione di incompletezza mi ha pervaso, come se ritenessi sbagliato che la storia finisse proprio in quel momento, come se la notte precedente vissuta dal protagonista lo riportasse ad una realtà che non è per niente bella come lo era stata nelle ore precedenti. Sembra quasi essere un ritorno alla realtà molto negativo per il protagonista che, ritornato dalla sua famiglia, continuerà a vivere nella delusione e nell'omologazione.

Voto: 7,5

Commenti

  1. Piaciuto molto, ma finale troppo affrettato e straniante.
    Prima parte, però, splendida.

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    1. Sì concordo, però quel finale mi lascia tanto amaro in bocca!

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  2. Gran film!
    Il finale è un po' così, sospeso, tra il disincanto del protagonista maschile e un tocco poetico che la protagonista femminile invece, nonostante tutto, non ha perso...

    Interessante il paragone con Essi vivono, in effetti per quella scena ci sta.

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    1. Ma va in realtà non c'entra nulla, è stata solo un'impressione quasi casuale!

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  3. Mi accodo, pure io ho trovato il finale un po' strano ma ha contribuito a creare la sua personalissima atmosfera.
    Davvero bello comunque!

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  4. Vero, finale più che sbagliato frettoloso, ma resta comunque un film decisamente notevole.
    Bello il paragone con "Essi vivono" :)

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