Animali notturni di Tom Ford (2016)

USA 2016
Titolo Originale: Nocturnal Animals
Regia: Tom Ford
Sceneggiatura: Tom Ford
Cast: Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon, Aaron Taylor-Johnson, Isla Fisher, Armie Hammer, Laura Linney, Andrea Riseborough, Michael Sheen, Ellie Bamber, Robert Aramayo, Kristin Bauer van Straten, Karl Glusman, Jena Malone, Zawe Ashton
Durata: 116 minuti
Genere: Thriller, Drammatico

Durante una delle settimane passate, adesso non ricordo di preciso quanto tempo fa, i venditori di biglietti del cinema furono messi in seria difficoltà dall'uscita, nello stesso giorno di "Animali fantastici e dove trovarli" e di "Animali notturni e dove trovarli". Due film che nulla avevano a che spartire a parte il titolo riguardante gli animali e sui quali riponevo speranze decisamente diverse: mentre per il primo - non essendo mai stato un fan della saga di "Harry Potter" - non avevo grandi speranze, ma si è rivelato piuttosto carino, per il secondo, che è anche quello di cui vi sto parlando in questo articolo - lo preciso nel caso siate andati in confusione con i titoli anche voi -, riponevo enormi speranze, un po' per la regia di Tom Ford, regista per nulla prolifico conosciuto grazie al bellissimo "A Single Man", e un altro po' per la presenza nel cast di Jake Gyllenhaal e di Amy Adams, attori che stimo enormemente.

Susan Morrow, interpretata da Amy Adams, è una gallerista affermata che, in un momento di insoddisfazione nella propria vita, riceve dall'ex marito, interpretato da Jake Gyllenhaal, un manoscritto intitolato "Animali notturni", titolo derivato dal fatto che la donna venisse chiamata dall'ex marito "animale notturno" proprio per la sua abitudine a dormire poco di notte. Il romanzo che le consegna l'uomo racconta una storia violenta e sconvolgente, nella quale la donna non fa per nulla fatica a ritrovarsi, rivedendo nei personaggi del romanzo lei e la famiglia da cui si è separata in seguito al divorzio dal marito. Con questo film Tom Ford riesce a dirigere un film per nulla semplice dal punto di vista della sceneggiatura ed in grado di mescolare in maniera sapiente il genere drammatico e il genere thriller, in una narrazione che si alterna tra il mondo reale ed il mondo narrato dal romanzo che legge la protagonista.

E' il desiderio di sentirsi approvato dalla moglie a spingere Edward a consegnare il romanzo a Susan, che nel corso del loro matrimonio non ha mai saputo credere in lui e nella sua abilità come scrittore. Ed è proprio in questo senso che la tematica trattata diventa particolarmente interessante, soprattutto per quel che riguarda l'idea del regista - che vista la struttura narrativa andava praticamente da sè - di narrare alternativamente la vita all'interno del romanzo, un thriller tesissimo in grado di mantenere sempre in guardia lo spettatore, e la vita nel mondo reale, in cui ci si ricorda di una storia d'amore passata nella quale sia Edward sia Susan dimostrano di avere sofferto entrambi in modi differenti anche se appare subito evidente come le responsabilità ricadano quasi interamente su una sola persona.

Siamo dunque davanti ad un film nel film in cui Tom Ford riesce a destreggiarsi in maniera abilissima, aggiungendo ad un'ottima sceneggiatura anche una fotografia e una regia davvero di ottimo gusto. Ad impreziosire un già di per sè ottimo film ci sono anche le interpretazioni dei protagonisti: Jake Gyllenhaal - già visto quest'anno in "Demolition - Amare e vivere" - conferma quanto di buono sa fare a livello recitativo dimostrando di essere in un periodo di grandissima forma; Amy Adams risulta sempre una garanzia e il suo personaggio è quello forse più in grado di dare emozione; a rompere lo schermo è però l'interpretazione di Michael Shannon nei panni del detective Bobby Andes - personaggio che vediamo solo nelle scene riguardanti il romanzo -, un personaggio sfaccettato e ben messo in scena da un attore che ormai da qualche anno sta diventando una vera e propria garanzia dal punto di vista recitativo.

Voto: 8

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