Rogue One: A Star Wars Story di Gareth Edwards (2016)
Titolo Originale: Rogue One: A Star Wars Story
Regia: Gareth Edwards
Sceneggiatura: Chris Weitz, Tony Gilroy
Cast: Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Donnie Yen, Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Riz Ahmed, Jiang Wen, Forest Whitaker
Durata: 134 minuti
Genere: Fantasy
Lo scorso anno, con l'uscita nei cinema di "Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza", frotte di fan della saga delle Guerre stellari creata da George Lucas e composta fino ad allora da sei film suddivisi in due trilogie hanno cominciato ad andare in fibrillazione, contenti per il proseguimento di una saga a cui sono un po' tutti molto affezionati e alcuni anche giustamente dubbiosi su un'eventuale snaturazione della stessa. Io, personalmente, non ho vissuto allo stesso modo la cosa, ma in realtà semplicemente per un motivo: fino allo scorso anno avevo un certo rifiuto verso la saga fantasy - perchè è fantasy, non mi venite a dire che è fantascienza che io mi incazzo e son pignolo su ste cose - e ho deciso di recuperare tutti e sei i film solamente un paio di settimane prima dell'uscita del nuovo capitolo. Assieme all'ufficializzazione dell'inizio di una nuova trilogia, con uscita a cadenza biennale, sono stati ufficializzati per gli anni "pari" tre film spin-off della saga originale, atti a raccontare storie mai narrate o ad approfondire le vicende di alcuni personaggi storici per la saga.
"Rogue One: A Star Wars Story" si colloca esattamente tra "Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith" e "Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza", ovvero nel periodo in cui l'Impero sta costruendo la famigerata Morte Nera, mentre i ribelli stanno tentando di rubarne i piani, per poterla attaccare e distruggere. Tutti ben sappiamo come va a finire la storia del quarto episodio della saga, con l'arma più potente dell'Universo distrutta grazie ad un solo colpo in un punto ben preciso e tutti negli anni si sono chiesti come fosse possibile che un'arma del genere, grande come un intero pianeta ed in grado di distruggerne un'altro senza difficoltà, potesse essere distrutta in questo modo. Il primo spin-off dedicato alla saga di Star Wars ci parla proprio di questo, grazie ad una storia autoconclusiva che si incastra perfettamente tra i due film sui quali è collocata, narrandoci le gesta di Jyn Erso, interpretata da Felicity Jones, fuggita dalle grinfie dell'Impero in giovane età e il cui padre Galen Erso, interpretato da Mads Mikkelsen, fu catturato dallo stesso Impero per completare la costruzione dell'arma.
La storia riguardo Jyn si può suddividere principalmente in due parti, un po' come il film in questione: la prima riguarda la riunificazione tra lei e il padre Galen, che le rivelerà importanti questioni riguardo all'arma da lui costruita, mentre nella seconda ci sono le guerre stellari, che mancavano alla saga da un sacco di tempo, con una scena lunghissima che ricorda moltissimo la battaglia finale di "Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza", atte a rubare i piani della Morte Nera per scoprire quale fosse quel famoso punto debole per poterla distruggere. E se la prima parte, prettamente introduttiva e in cui incontriamo diversi personaggi, tra cui Saw Gerrera, interpretato da Forest Whitaker e doppiato in maniera odiosa, e Chirrut Îmwe, interpretato da Donnie Yen la cui frase "Sono un tutt'uno con la Forza. La Forza è con me" è già diventata di culto, annoia un pochetto, tanto da benedire l'altrimenti odiato intervallo al cinema, la seconda, in cui c'è la guerra e gli spari e si vede anche Darth Vader in una scena MEMORABILE, è sicuramente costruita meglio e sicuramente più coinvolgente. Chiaro è che il film, e lo si vede, ha bisogno di entrambe le parti per esistere, solo che la prima l'avrei sviluppata in maniera un po' più dinamica, ecco.
"Rogue One: A Star Wars Story" dunque è uno spin-off che funziona abbastanza bene, risultando sia in grado di collegare due parti della saga di Star Wars su cui i fan nel tempo si erano creati le storie più fantasiose, sia di creare una storia autoconclusiva in grado di dare qualcosa anche agli spettatori meno affezionati della saga fantasy - perchè ripeto, è fantasy non fantascienza, e su questo sono categorico -. Inoltre brava la Disney, ormai proprietaria del franchise creato da George Lucas, a non dare al film la sua tipica comicità e il suo tipico lieto fine: far finire la vicenda in maniera del tutto positiva sarebbe stato improponibile e del tutto fuori luogo, soprattutto sapendo come proseguirà poi la vicenda, riuscendo anche a non cadere nella tentazione di condire il film con battute spiritose eccessivamente buoniste, dato che la comicità presente all'interno di "Rogue One: A Star Wars Story" è molto più nera rispetto al film dello scorso anno e anche molto più cinica.
Voto: 7+
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Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza
Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza
non ho visto nemmeno uno dei film di "Star Wars", però ho idea di voler vedere la saga molto molto presto
RispondiEliminaForse potrei dire un'eresia... Ma forse è lo Star Wars che preferisco!
RispondiEliminaE ho detto tutto XD
In ogni caso, è davvero un ottimo film. Mi ha davvero fomentato.
Sono stata più larga di manica anche se concordo con la tua opinione, ma per me la seconda parte riscatta in pieno la lentezza iniziale :)
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