Snowden di Oliver Stone (2016)
Titolo Originale: Snowden
Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura: Oliver Stone, Kieran Fitzgerald
Cast: Joseph Gordon-Levitt, Shailene Woodley, Melissa Leo, Zachary Quinto, Tom Wilkinson, Scott Eastwood, Timothy Olyphant, Ben Schnetzer, Keith Stanfield, Rhys Ifans, Nicolas Cage, Joely Richardson, Logan Marshall-Green
Durata: 134 minuti
Genere: Biografico
Sembra strano essere arrivati in questo periodo e non aver ancora sentito insistentemente parlare di Premi Oscar, se non nel periodo in cui veniva scelto come nostro rappresentante alla corsa come miglior film straniero "Fuocoammare" - scelta sicuramente poco coraggiosa che però almeno porta ad una probabile candidatura tra i documentari -, così come sembra strano il fatto di non aver ancora visto nei nostri cinema nemmeno un film che possa essere in corsa per la statuetta. Tra le notizie che parlavano di possibile candidatura veniva spesso citato "Snowden", film di cui parlo oggi diretto da Oliver Stone, regista di cui non ho visto moltissimo rispetto alla vasta produzione, ma che era stato in grado di sorprendermi con "Le belve" e di intrigarmi moltissimo con "Wall Street" e con il suo seguito "Wall Street - Il denaro non dorme mai".
La presenza tra i protagonisti di Joseph Gordon Levitt, attore entrato da tempo tra le mie preferenze, e di Shailene Woodley, la bella e brava protagonista di "Paradiso amaro" e di "Colpa delle stelle" per fare solo due esempi, mi ha convinto ancora di più a concedere una visione ad un film che parla di un tema parecchio inflazionato in questi ultimi anni, proprio grazie alle figure di Julian Assange e di Edward Snowden e alle notizie dai due divulgate riguardo Wikileaks e lo scandalo delle intercettazioni telefoniche. "Snowden" ovviamente si concentra principalmente sulla figura di Edward Snowden, interpretato dall'ottimo Joseph Gordon Levitt sul quale è stato fatto anche un ottimo lavoro a livello di trucco per renderlo il più possibile somigliante al personaggio reale, non citando affatto Julian Assange che poco tempo prima era stato protagonista di uno scandalo simile.
La pellicola sa destreggiarsi abilmente tra la narrazione di quei momenti che hanno preceduto la divulgazione delle informazioni rubate da Snowden direttamente dalle sedi della CIA per cui lui stesso lavorava e alcuni flashback riguardanti i momenti chiave della sua carriera, a partire dall'assunzione alla CIA e passando anche attraverso il rapporto con la sua fidanzata Lindsay Mills, interpretata da una Shailene Woodley sempre più bella e sempre più impressionante quando si tratta di recitare ruoli più impegnativi del normale. E' interessante vedere all'interno del film quella che è l'evoluzione del protagonista e delle sue idee a livello politico e sulle informazioni che il governo tratta e come le ottiene, passando da una strenua difesa del proprio governo fino ad arrivare, come conseguenze di determinate cause, a fare ciò per cui a tutti è noto.
Nonostante gli elogi da me profusi, con la visione di "Snowden" non ci troviamo certo davanti ad un grandissimo film, ma sicuramente ad un buon biopic che non affronta il tema con originalità - cosa quasi impossibile da fare quando si tratta di biopic ovviamente e aspetto di essere smentito - e risulta anche piuttosto freddino a livello emozionale, anche se questa credo fosse principalmente una scelta stilistica piuttosto voluta, per evitare forse il più possibile di prendere una posizione sulla vicenda, anche se, ad un certo punto, questa posizione - per la quale spero di non aver preso una cantonata - sembra diventare piuttosto chiara.
Voto: 7
Non perfetto, però anche per me decisamente valido.
RispondiEliminaE Shailene, ancora più di Joseph, domina! :)