Sully di Clint Eastwood (2016)

USA 2016
Titolo Originale: Sully
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Todd Komarnicki
Cast: Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney, Anna Gunn, Mike O'Malley, Ann Cusack, Holt McCallany, Jamey Sheridan, Jerry Ferrara, Sam Huntington, Molly Hagan, Max Adler, Wayne Bastrup, Valerie Mahaffey, Jeff Kober, Molly Bernard, Chris Bauer, Michael Rapaport, Adam Boyer, Jane Gabbert, Cooper Thornton, Patch Darragh, Billy Smith, Autumn Reeser, Katie Couric
Durata: 96 minuti
Genere: Drammatico, Biografico

Sono ormai molti anni che seguo in maniera assidua le uscite al cinema e ogni anno, assieme al film fisso di Woody Allen - un tassa da pagare un anno con un film buono e quello dopo con un film molto meno buono - arriva anche quello di Clint Eastwood, regista che nel corso degli anni non è che abbia seguito con costanza. Certo, lavori come "Hereafter" o "Invictus" mi piacciono parecchio, ma data la sua sterminata produzione cinematografica sia come attore sia come regista, non posso ritenermi uno dei suoi fan più accaniti. Di una cosa però sono certo: il suo ultimo lavoro, "American Sniper", penso sia una delle cose più sopravvalutate degli ultimi anni, in grado di guadagnarsi addirittura una nomination all'Oscar come miglior film e di dare a Bradley Cooper la nomination come miglior attore protagonista. Non che il film sia brutto in assoluto, quanto decisamente sopravvalutato rispetto a quelle che sono state le mie sensazioni durante e al termine della visione.

Con "Sully" il buon Clint Eastwood decide di affrontare, per l'ennesima volta, un tema a lui particolarmente caro: quanto sia bello e giusto essere americani. E lo fa narrandoci la storia di Chelsey Sullemberg, che nel 2009, in seguito ad un bird-strike subito dopo il decollo, fu costretto ad ammarare nel fiume Hudson riuscendo però quasi miracolosamente a salvare i 155 passeggeri a bordo. Un eroe agli occhi di tutta l'opinione pubblica, ma non furono della stessa opinione gli organi che svolgono le indagini riguardo gli incidenti aerei, che lo accusarono a più riprese di non aver seguito il protocollo mettendo a rischio la vita di tutti i passeggeri con una decisione decisamente avventata.

In questo suo ultimo lavoro arrivato nelle nostre sale Clint Eastwood a livello registico sembra fare quasi il compitino, non dando al film una particolare connotazione autoriale. Nonostante questo piccolo difetto, riesce, alternando quelle che sono state le vicende giudiziarie del comandante con i flashback relativi all'incidente occorso all'aereo, a dare al film innanzitutto la giusta dose di tensione - ho trovato decisamente azzeccate le scene all'interno dell'aereo e soprattutto cariche di pathos -, ma soprattutto a dargli un cuore, cosa che mancava inesorabilmente nel freddo "American Sniper". Chelsey Sullemberg è un uomo con cui non possiamo fare altro che empatizzare, per la sua prontezza di riflessi e per la sua paura, nonostante l'atto quasi eroico, di non aver agito nella giusta maniera. Ed in questo ruolo vediamo anche un Tom Hanks decisamente in parte, in grado di connotare il personaggio in maniera egregia, sicuramente meglio rispetto a quanto fatto in alcune ultime uscite.

Voto: 7-

Commenti

  1. Solito film classicheggiante di Eastwood.
    Se non altro questa volta racconta di un bel personaggio, anziché di uno orripilante come in American Sniper. :)

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  2. su questo film la voce sembra esere piuttosto unanime, è una tappa obbligata...

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