Estraneo a bordo di Joe Penna (2021)

USA, Germania 2021
Titolo Originale: Stowaway
Regia: Joe Penna
Sceneggiatura: Joe Penna, Ryan Morrison
Cast: Anna Kendrick, Toni Collette, Shamier Anderson, Daniel Dae Kim
Durata: 114 minuti
Genere: Fantascienza, Drammatico

Nel corso della mia vita da spettatore non c'è mai stato bisogno di tanto impegno per convincermi a guardare un film: basta non ripetermi milioni di volte al minuto di guardarlo - altrimenti ho una opposta reazione di rifiuto - e che si riesca ad attirare la mia attenzione. Per quanto riguarda "Estraneo a bordo" è stato ancora più facile, dato che è bastato parlarmi di una navicella spaziale in viaggio verso Marte per comprarmi. La pellicola, distribuita da Netflix, è diretta da Joe Penna, al suo secondo lungometraggio da regista dopo "Arctic". Nel cast invece solo quattro attori: una Tony Collette nei panni della capitana della navicella, poi Anna Kendrick, Daniel Dae Kim - il coreano di "Lost" - e infine Shamier Anderson.

Marina Bennet, Zoe Levenson e David Kim sono rispettivamente comandante, ricercatrice medica e biologo nella missione MTS-42 della compagnia Hyperion. Il viaggio, della durata totale di due anni, prevede lo sbarco dei tre uomini su Marte . Una volta riusciti ad attraccare ad una stazione orbitante, in modo da trovarsi per un periodo in condizioni di gravità artificiale, la comandante scopre in un'intercapedine sul soffitto un clandestino a bordo. Presto la donna scopre che il clandestino si trovava in corrispondenza del dispositivo per la sottrazione dell'anidride carbonica dall'aria della navicella, che ormai è irrimediabilmente rotto. Per i quattro a bordo la missione è compromessa, in quanto presto l'ossigeno finirà o sarà sufficiente solo per una parte di loro.

Negli ultimi anni di visioni cinematografiche ho sempre particolarmente apprezzato quella che ho sempre impropriamente chiamato "fantascienza umana", quei particolari film di fantascienza in cui viene messa al centro l'umanità e le sue reazioni, piuttosto che il contesto fantascientifico che appunto, fa solo da sfondo alla vicenda. Per questo l'idea di una pellicola in cui tre persone rinchiuse in una navicella spaziale, un luogo terribilmente limitato per quanto riguarda spazio vitale e banalmente, per l'ossigeno, si trovano ad avere a che fare con un intruso l'avevo ritenuta davvero interessante. Il problema, per quanto mi riguarda, è però come il film si pone verso lo spettatore. Ho pensato diverse cose leggendo la trama e vedendo i trailer, che poi non mi sono ritrovato: pensavo ad esempio ad una specie di thriller in cui scoprire chi fosse l'estraneo a bordo, invece incredibilmente ai tre personaggi la cosa sembra non interessare, si fidano incredibilmente di lui nonostante sia uno sconosciuto e ho trovato la cosa profondamente irrealistica.

Da un certo spunto di partenza si vuol tirare fuori un film drammatico che parli all'umanità? La cosa mi sta più che bene, il problema è che "Estraneo a bordo" mi ha dato l'impressione che mancassero dei passaggi narrativi che invece sono importanti per affrontare l'argomento. I tre della missione non sembrano chiedersi per nemmeno un secondo quanto sia strano avere una persona in più a bordo: pensare all'ossigeno che scarseggerà di lì a breve è cosa normale, più anormale è fidarsi ciecamente di uno che viene ritrovato all'interno di un condotto, per quanto fosse svenuto e ferito. Il risultato è che davanti alla scarsa credibilità di alcune reazioni, viene meno anche la naturalezza di quelle reazioni che invece sarebbero più comprensibili. Ci troviamo dunque davanti ad un film che purtroppo banalizza il tema della sopravvivenza, riducendolo, tra qualche immagine sicuramente spettacolare, ad una storia di sacrificio, che però, alla fine dei conti, finisce per non emozionare come probabilmente avrebbe dovuto fare negli intenti del regista.

Imputo la mancata emozione principalmente al fatto di non essere riuscito ad affezionarmi praticamente a nessun personaggio per tutta la durata della visione: quando ci sono solo quattro persone in scena, ritengo che la cosa sia importantissima. Il regista vorrebbe farci provare empatia per tutti e quattro, ma in realtà nessuno di loro risulta veramente interessante a livello di sceneggiatura. Per il resto "Estraneo a bordo" potrebbe essere tranquillamente uno di quei film che riuscirà a farsi piacere, purtroppo, per quanto riguarda i miei gusti, non è riuscito a toccare nessuna mia corda ed è proprio per questo che penso di non essere riuscito ad apprezzarlo quasi per nulla.

Commenti

  1. Di norma Toni Collette è quasi garanzia di qualità ma questa volta qualcosa è andato storto, questo film mi è sembrato quasi come la vecchia pubblicità delle caramelle: il buco con il vuoto attorno. Cheers!

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