Nightmare 2 - La rivincita di Jack Sholder (1985)

USA 1985
Titolo Originale: A Nightmare on Elm Street Part 2: Freddy's Revenge
Regia: Jack Sholder
Sceneggiatura: David Chaskin
Cast: Mark Patton, Kim Myers, Robert Englund, Robert Rusler, Clu Gulager, Hope Lange, Marshall Bell, Melinda O. Fee, Tom McFadden, Sydney Walsh, Christie Clark
Durata: 87 minuti
Genere: Horror

Mi ritengo abbastanza lanciato per quanto riguarda lo speciale che sto dedicando alla saga di "Nightmare", d'altronde quando hai buona parte di essa già a disposizione è più facile decidere di vedere una pellicola che le appartiene. Eccoci dunque qui, dopo aver commentato "Nightmare - Dal profondo della notte", per parlare del secondo lungometraggio della serie, chiamato con molta fantasia dei titolisti italiani "Nightmare 2 - La rivincita". Esce nelle sale statunitensi solamente un anno dopo il suo predecessore - non pensato per essere il primo di tanti capitoli - e viene affidato alla regia di Jack Sholder, che prende in mano una sceneggiatura scritta da David Chaskin. Regista dalla carriera non proprio fiorente e lusinghiera - spicca tra i suoi titoli anche "Wishmaster 2 - Il male non muore mai" - Sholder circonda il veterano Robert Englund, cui il ruolo di Freddy Krueger non poteva essere proprio tolto, di attori giovani, tra cui i protagonisti Mark Patton e Kim Myers.

Jesse Walsh è uno studente da poco trasferitosi con la famiglia a Springwood, al 1428 di Elm Street, nella stessa abitazione in cui abitava Nancy Thompson prima di impazzire per il trauma provocatole dall'incontro con Freddy Krueger. Solitario e non particolarmente ben voluto dai suoi compagni di scuola, ma nemmeno dai suoi genitori, conosce e si innamora di Lisa Webber. Nel frattempo anche la sua vita sta per essere sconvolta dalla presenza di Freddy, che dapprima si manifesta nei suoi incubi, per poi iniziare in qualche modo a servirsi di lui per mietere le sue vittime.

Tra le sette pellicole che compongono la serie originale di "Nightmare", questa è quella di cui avevo il ricordo peggiore, anche se è dal periodo del liceo che non la rivedo più. Mentre infatti ho rivisto più volte il primo capitolo, gli altri non ho mai avuto questa voglia di visionarli di nuovo. Un ricordo che - al netto del fatto che quando scrivo ancora non ho rivisto nessuno dei capitoli successivi - si è confermato. "Nightmare 2 - La rivincita" ha tutta una serie di problemi, di natura narrativa, ma soprattutto a livello di snaturamento del personaggio principale, che si palesano sin dall'inizio e diventano sempre più evidenti più ci si avvicina al termine della storia. Coraggiosa è la scelta di affidarsi a un protagonista maschile al posto della solita scream queen tipica del cinema horror di quegli anni e forse questo è uno dei pochi punti positivi del film, a livello teorico. Molti critici per questo hanno visto nella pellicola una sorta di sottotesto omosessuale, che il regista e lo sceneggiatore hanno inserito in maniera del tutto involontaria, delle critiche forse basate sull'omosessualità dichiarata del protagonista Mark Patton, ritiratosi dal mondo di Hollywood negli anni successivi proprio a causa dell'omofobia dilagante negli studi.

Ciò che ne risulta, purtroppo, al di là dei sottotesti involontari, è una pellicola che snatura completamente il personaggio di Freddy Krueger commettendo un solo semplicissimo errore, che però si ripercuote su tutta la storia: togliere Freddy dal mondo dei sogni. Freddy Krueger, introdotto nel primo capitolo con una semplicissima regola, quella di colpire negli incubi delle persone, viene qui portato nella realtà, facendogli perdere nel giro di pochissimo tempo tutto il suo fascino intrinseco e anche tutti quegli aspetti che lo rendevano davvero temibile per lo spettatore. Il finale in cui il mostro viene sconfitto grazie alla forza dell'ammmmmore poi è da mani nei capelli, per non parlare del trucco: negli intenti degli addetti doveva essere più realistico, mostrare le bruciature sul viso carbonizzato, peccato che quando Englund è inquadrato da vicino sembri un pupazzo, con le inquadrature strette che mostrano tutti i difetti possibili. Insomma, come secondo capitolo, per quanto riguarda i miei gusti e la mitologia legata al principale antagonista, non ci siamo proprio, il risultato è estremamente deludente, la consolazione è quella che ci si riprenderà sicuramente con la prossima visione!

Commenti

  1. L'ho sempre trovato piuttosto brillante anche se ha fatto inorridire i fan per decenni, l'idea di un ragazzo come protagonista è forte, anche se la metafora sulla sua identità sessuale in certi momenti è azzeccatissima e in altri al limite del ridicolo involontario, se ti capita ti consiglio il documentario "Scream Queen! My Nightmare on Elm Street" (2019) con la travagliata storia personale di Mark Patton. Cheers!

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