The Walking Dead - Stagione 6
(serie TV, stagione 6)
Episodi: 16
Creatore: Scott M. Gimple
Rete Americana: AMC
Rete Italiana: FOX
Cast: Andrew Lincoln, Norman Reedus, Steven Yeun, Lauren Cohan, Chandler Riggs, Danai Gurira, Melissa McBride, Michael Cudlitz, Lennie James, Sonequa Martin-Green, Josh McDermitt, Christian Serratos, Alanna Masterson, Seth Gilliam, Alexandra Breckenridge, Ross Marquand, Austin Nichols, Tovah Feldshuh
Genere: Horror
Sta iniziando a diventare difficile per me parlare ogni anno di "The Walking Dead", serie che di stagione in stagione sto continuando a seguire perchè, obiettivamente, non riesco proprio a staccarmene, ma che ritengo stia sensibilmente peggiorando, soprattutto a causa di una serie di fattori come la ripetitività e la presenza di personaggi che sono, mediamente, uno più stupido dell'altro, a parte i soliti noti. Inoltre, soprattutto per quel che riguarda la quarta, la quinta e questa sesta stagione di cui vi parlo oggi, l'andamento è stato molto altalenante, con la tendenza, da parte degli sceneggiatori, ad alternare un episodio veramente bello con due mediocri ed uno tra l'orribile e l'inutile - che forse è ancora peggio che orribile -. Tra una morte e l'altra poi se ne sono andati alcuni personaggi davvero interessanti, ma questa era una cosa da preventivare dato che si tratta sempre di una serie post apocalittica in cui gli zombie la dovrebbero fare da padrone.
Se nel corso degli anni noi spettatori ci siamo abituati, e anche piacevolmente devo dire, al fatto che non fossero gli zombie i protagonisti della serie, quanto più che altro i personaggi vivi, alle prese con dinamiche innaturali che sicuramente hanno a che fare con un mondo che non conosciamo in cui non sempre è il più intelligente o il più buono a sopravvivere, ma quello più spietato, colui che è disposto ad uccidere in base alla situazione in cui si trova. Non ci aspettavamo noi spettatori che i personaggi a cui avevamo iniziato ad affezionarci tra la seconda e la terza stagione - quelli ancora vivi, ovviamente - nel corso degli anni diventassero degli zombie. Un po' come lo spettatore medio della serie - e sappiatelo, bando alla modestia, io mi ritengo uno spettatore "alto" di questa serie - che passano le settimane intere a chiedersi quandi arriverà Negan, come sarà Negan, chi ucciderà Negan e tantissime altre cose che lo spettatore alto, che sarei io, aveva capito già all'inizio della seconda metà di questa stagione che Negan si sarebbe fatto vivo solo nell'ultimo episodio. Insomma, in questi ultimi due mesi ha tirato più Negan che un pelo di figa che a sua volta tira più di un carro di buoi e la cosa, sui social network, mi ha tediato in maniera incredibile, riempiendomi di odio verso l'umanità, odio che nella maggior parte dei casi ho dovuto assolutamente esternare con un commento pregno di insulti nascosti.
Se dal punto di vista della narrazione la prima parte di questa sesta stagione non mi era dispiaciuta più di altri segmenti, nonostante il già accennato alternarsi di un episodio ben fatto, due mediocri e uno tra l'orribile e l'inutile - vedi l'episodio di un'ora dedicato a Morgan, per il quale stavo quasi decidendo di fare harakiri - ha saputo mettere in scena dei momenti particolarmente interessanti in quel di Alexandria, che si aprono con un episodio altamente spettacolare e si chiudono con uno altrettanto bello.
La seconda parte di stagione invece ha segnato un calo sensibile del trend, riuscendo, come al solito, a partire molto bene, tra l'altro con una morte illustre e un paio di eventi davvero interessanti. Carissimi autori, io vi prego, continuate a far crepare le donne di cui si innamora Rick perchè io quando lo vedo soffrire godo di brutto. Non perchè sia un sadico misantropo, ma perchè Andrew Lincoln le scene in cui soffre le recita talmente male da farle diventare degli scult istantanei e divertentissimi. Ancora un'occasione sprecata dunque per una serie che vive su episodi che sono buoni ed interessanti soltanto in maniera sporadica, ma che probabilmente non perderà mai il suo zoccolo duro di fan e nemmeno quelli spettatori, come me, che pur criticandola ferocemente non riescono a smettere di seguirla.
Voto: 6-
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