Final Destination (2000)
Titolo Originale: Final Destination
Regia: James Wong
Sceneggiatura: Glen Morgan, Jeffrey Reddick, James Wong
Cast: Devon Sawa, Ali Larter, Kerr Smith, Seann William Scott, Kristen Cloke, Daniel Roebuck, Roger Guenveur Smith, Amanda Detmer, Chad Donella, Tony Todd, Brendan Fehr, Forbes Angus, Lisa Marie Caruk, Christine Chatelain, Barbara Tyson, Robert Wisden, P. Lynn Johnson, Larry Gilman, Fred Keating
Durata: 97 minuti
Genere: Horror, Thriller
La trama in breve: Una classe di adolescenti si sta recando in gita in Francia in aereo. La situazione diventa tesa quando Alex, uno dei ragazzi, ha una visione riguardo un incidente che subirà l'aereo una volta in volo. Sceso dall'aereo con alcuni suoi compagni, assisterà all'avverarsi di quella visione. I ragazzi che si sono salvati però, successivamente, inizieranno a morire uno ad uno.
Negli ultimi giorni, facendo zapping la sera in televisione, mi sono accorto di non avere mai visto il quarto e il quinto capitolo della saga di Final Destination. Forse sarebbe stato meglio non giungere a questa sagace conclusione, ma ho deciso comunque di guardarli. Il problema è che, siccome sono un pignolo schifoso, le cose, anche su questo blog, devono avere un inizio ed una fine, quindi ho deciso di recensire tutti i film della saga, quindi pian piano ne vedrete le recensioni nelle prossime settimane. Ovviamente i primi tre film non sono stato a riguardarmeli perchè, con tutte le volte che li ho visti, li conosco praticamente a memoria.
Ho approcciato con il primo capitolo di Final Destination quando avevo all'incirca tredici o quattordici anni, posso dire con buona approssimazione che questo film sia stato il primo horror che abbia visto in vita mia. Non che faccia particolarmente paura, ma dal punto di vista dell'idea di fondo l'ho trovato assolutamente affascinante. L'idea che non si possa prendere in giro la morte, che comunque essa ti venga a cercare e stai sicuro che ti troverà è qualcosa che un po', devo dirlo, inquieta. Ma non è la visione del film ad inquietare, è proprio il concetto di fondo.
Nel primo capitolo di questa saga, poi, abbiamo l'idea vista alla massima potenza, con la Morte che troverà ogni modo per uccidere le sue vittime. Interessanti sono i modi in cui lo fa: se nel vedere il primo film non sempre le vie che usa la morte per uccidere sono cattive e intricate, nei film successivi viene esasperata in ogni modo la creatività delle morti, raggiungendo livelli talvolta assurdi e disgustosi. In questo primo capitolo invece è presente sì la componente assurda, in tono minore, ma tutta ben condita da un certo humour nero che in alcuni film horror non guasta mai. Sfido chiunque a dire che alcune delle morti di questo film non facciano sorridere o sghignazzare.
Non sarà certo un capolavoro assoluto del cinema horror del terzo millennio, ma, personalmente, mi sento di configurarlo come un piccolo cult (piccolino eh), soprattutto per la mia generazione, in cui praticamente tutti hanno visto almeno un film appartenente a questa saga. Ed è stato proprio il successo del primo capitolo e di quelli successivi a testimoniare il fatto che, più o meno, il film è entrato nell'immaginario collettivo.
Voto: 7,5
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