Game of Thrones - Stagione 4

Game of Thrones
(serie TV, stagione 4)
Episodi: 10
Creatore: David Benioff, D.B. Weiss
Rete Americana: HBO
Rete Italiana: Sky Atlantic
Cast: Peter Dinklage, Nikolaj Coster-Waldau, Lena Headey, Emilia Clarke, Kit Harington, Aidan Gillen, Charles Dance, Natalie Dormer, Liam Cunningham, Stephen Dillane, Carice van Houten, Alfie Allen, John Bradley, Jack Gleeson, Isaac Hempstead-Wright, Rory McCann, Sophie Turner, Maisie Williams, Gwendoline Christie, Jerome Flynn, Conleth Hill, Kristofer Hivju, Sibel Kekilli, Rose Leslie, Hannah Murray, Iwan Rheon, Iain Glen
Genere: Fantasy

Gli anni scorsi, prima di dedicare un post a "Game of Thrones" ho sempre aspettato un po', ma questa volta voglio fare le cose per bene e parlarne subito, il prima possibile, perchè, sì, finalmente, posso dire che questa stagione mi sia piaciuta sul serio. Sì, la prima mi aveva rapito, ma conservavo qualche riserva, la seconda più o meno stesse considerazioni, ma la terza aveva confermato tutti i dubbi che avevo sulla serie, risultando una stagione abbastanza noiosetta e difficile da seguire. Tutto questo considerando anche il fatto che la scorsa stagione si occupava della prima metà del terzo libro della saga delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George R. R. Martin e che quindi sarebbe stata quasi una stagione a metà. Gli episodi finali al cardiopalma non sono bastati a farmi rivalutare otto episodi precedenti abbastanza confusi. Premetto che cercherò, per quanto mi è possibile, di fare il minor numero di riferimenti possibili alla trama, non tanto per evitare spoiler, ma perchè potrei andare in confusione di mio. Come vedete ho anche tralasciato il consueto paragrafetto in cui riassumo la trama, semplicemente perchè è una trama che non si può riasdsumere in quattro righe quella di "Game of Thrones"

Con l'inizio della quarta stagione si parte subito col botto: introduzione del personaggio di Oberyn, che si rivelerà uno degli idoli veri e propri di questo quarto ciclo di episodi e morte shock (per chi non legge i libri come me) del re bimbominchia Joffrey Baratheon, che con la sua interpretazione nelle tre stagioni precedenti aveva raggiunto livelli di odio assolutamente encomiabili, il che vuol dire che la sua interpretazione ha funzionato a meraviglia. Morte che metterà seriamente in difficoltà uno dei miei due idoli della serie, Tyrion Lannister, la cui evoluzione nel corso della serie è un'altra delle note veramente positive di questa stagione. Peter Dinklage tra l'altro offre un monologo recitato da paura nel finale del sesto episodio, roba da Emmy diretto (anche se lo vincerà McConaughey per "True Detective").

L'altro idolo della serie per me è Daenerys Targaryen, sia dal punto di vista fisico (Emilia Clarke è qualcosa di fantastico ogni volta che la vedo muoversi, la sento parlare o qualsiasi altra cosa faccia) sia dal punto di vista del suo personaggio, che già avevo inizato ad amare quando il suo unico ruolo era prenderlo nel culo (scusate la volgarità) da Khal Drogo e che nel finale della scorsa stagione era diventata vero e proprio idolo. Diventa ancora più idolo nel momento in cui Friendsilia (un neologismo a metà tra friendzona ed esilia) il suo fedelissimo, ma nemmeno poi tanto a quanto si vede nella seconda metà di stagione, Sir Jorah Mormont. Daenerys purtroppo rimane ancora abbastanza lontana dalle vicende veramente importanti della serie e chissà quando la vedremo, come tutti un po' auspicano, sul Trono di Spade. Più che altro chissà se mai questa cosa succederà.

Di tutte le storie che vengono affrontate in questa serie, da sempre quella che mi suscita meno interesse è quella di Jon Snow sulla barriera. Non lo nascondo, il suo personaggio non mi piace per nulla, ma è proprio tutta la sua parte di storia a non interessarmi moltissimo. Il nono episodio, ad essa completamente dedicato, è stato sì bello, sì epico, ma purtroppo non sono riuscito a godermelo appieno. George R. R. Martin, non è che hai in mente di farmi morire Jon Snow? Sì, lo so, con questa frase risulterò molto impopolare, ma mentre a tutti piace la parte sulla barriera io non ce la faccio proprio a reggerla.

Le altre due storie che hanno suscitato per davvero il mio interesse sono state quelle di Ditocorto e di Sansa Stark, che si sono allontanati dal palazzo dopo la morte di Joffrey. La loro parte di storia prende una piega che mi è abbastanza piaciuta, soprattutto nel momento in cui i due arrivano alla corte di Lysa Arryn, episodi in cui Ditocorto dà, secondo me, il meglio di sè. Prosegue anche la vicenda di Arya, anche lei abbastanza lontana dal centro nevralgico della storia, il cui rapporto con il Mastino giunge praticamente al capolinea nel corso di questa stagione. Ancora non ho capito dove vorrebbe andare a parare la parte di storia con protagonisti Bran Stark e Hodor (altro idolo, ma per altri motivi), che penso avranno in seguito una certa importanza, che spero vedremo nella prossima stagione.

Voto: 8,5

Commenti

  1. Arya e Tyron in questa stagione si sono guadagnati il podio dei personaggi migliori, con dialoghi e azioni fulminanti. Khaleesi è apparsa fin troppo spenta, invece, un gran peccato.
    Tirando le somme: stagione esaltante, con qualche dilungamento qua e là, perdonabile grazie alle morti illustri e shock.

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