House of Cards - Stagione 1
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 13
Creatore: Michael Dobbs, Beau Willimon
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Sky Atlantic
Cast: Kevin Spacey, Robin Wright, Kate Mara, Corey Stoll, Kristen Connolly, Sakina Jaffrey, Constance Zimmer, Sandrine Holt, Michael Gill, Jayne Atkinson, Mahershala Ali, Michael Kelly, Sebastian Arcelus, Ben Daniels, Boris McGiver, Dan Ziskie, Kevin Kilner
Genere: Politico
La trama in breve: Frank Underwood, deputato del Partito Democratico, ha guidato la vittoriosa campagna elettorale di Garrett Walker, diventato Presidente degli Stati Uniti. Una volta eletto però Walker verrà meno alla promessa fatta ad Underwood prima delle elezioni, ovvero di nominarlo Segretario di Stato, così Frank cercherà una vendetta personale, puntando ai vertici dello Stato.
Nel periodo in cui si recupera qualche serie TV, ecco che mi sono imbattuto in "House of Cards", qui in Italia mandata in onda col vergognoso sottotitolo "Gli intrighi del potere". E già su questo ho un argomento di cui parlare: perchè le serie TV che vengono portate in Italia devono tutte avere un sottotitolo incredibilmente dannoso? Va bene che abbiamo la mania di tradurre e di spiegare agli idioti anche come si apre il cancello di casa, ma o traduci del tutto il titolo, oppure non gli metti il titolo originale affiancato da un sottotitolo italiano. Divagazione a parte, lo scorso anno, all'epoca in cui uscì, non avevo voluto vedere questa serie semplicemente per il fatto che, essendo uscita tutta in un unica soluzione, non avrei avuto il tempo di guardarmela tutta d'un fiato. Avrei potuto guardare un episodio a settimana come faccio con tutte le serie, ma il fatto di averla lì tutta completa non mi dava la voglia di mantenere con la serie un rapporto seriale. Ho deciso così di recuperarla in questo periodo e di vedere cosa ne sarebbe venuto fuori.
Premettendo che non sono per nulla un amante del genere politico, questo, nella storia della televisione americana, ha dato comunque molte soddisfazioni agli appassionati di serie TV. Quelle che sono anche arrivate in Italia, mediamente sono piaciute: sarà per la situazione disastrata della politica italiana, sarà perchè comunque l'ambiente politico statunitense affascina sempre un po'. La presenza di Kevin Spacey e di un cast di livello assoluto diventa poi motivo di vero e proprio desiderio di vedere questa serie, soprattutto per gli appassionati di cinema che hanno adorato e adorano le gesta recitative di Spacey, decisamente figura di punta di questa produzione.
Se dal punto di vista tecnico la serie appare dunque ben realizzata e confezionata benissimo, con una recitazione di molto sopra la media della tipica serialità, anche se nell'ultimo periodo abbiamo visto come la maggior parte delle serie televisive da questo punto televisivo si siano evolute in una maniera pazzesca. Sembra dunque che la serie sia tutta rosa e fiori e perfetta, anche considerando il fatto che i primi due episodi siano davvero una droga, diretti da David Fincher, uno dei maestri del thriller del nuovo millennio, già regista di grandi film come "Se7en" e "The Social Network" e di qualche passaggio a vuoto come "Millennium - Uomini che odiano le donne". Invece non è proprio così.
Se infatti lo spettatore rimane abbastanza impressionato dalle interpretazioni di Spacey che è una garanzia, di Robin Wright e della bellissima e bravissima Kate Mara, ciò che rende difficoltosa la visione è l'empatia verso i personaggi. In "Game of Thrones" non c'è una netta distinzione tra buoni e cattivi, ma ai personaggi ti affezioni comunque. In "House of Cards" i personaggi sono tutti molto molto stronzi, per usare un eufemismo. Non c'è un vero e proprio personaggio positivo e ciò rende difficoltosa l'empatia da parte dello spettatore verso i personaggi, o almeno per quanto mi riguarda è stato così. CIò però non deve pregiudicare la visione di questa serie, comunque validissima e tecnicamente sopra la media.
Voto: 7,5
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