Orange is the New Black - Stagione 1
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 13
Creatore: Jenji Kohan
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Mya
Cast: Taylor Schilling, Laura Prepon, Michael J. Harney, Michelle Hurst, Kate Mulgrew, Jason Biggs
Genere: Commedia, Drammatico
La trama in breve: Piper Chapman è una donna del Connecticut, condannata a scontare 15 mesi a Litchfield, un carcere femminile, per aver trasportato una valigetta piena di soldi di provenienza illecita.
Lo scorso anno le uscite del canale di streaming più utilizzato in America, in grado di debellare in buona parte la pirateria, sono state un vero e proprio fulmine a ciel sereno nel panorama delle serie televisive americane. La prima serie del genere fu "House of Cards" con Kevin Spacey, la seconda "Hemlock Grove", che penso cercherò di recuperare a breve, la terza proprio la serie di cui vado a parlarvi in questa recensione, "Orange is the New Black". Tutte e tre le serie sono state da me totalmente snobbate, semplicemente perchè ho voluto concentrarmi su altro. I recuperi però, se le serie mi piacciono sono sempre ben accetti e anche con questa serie ci ho provato. Come sarà andata?
Beh, devo ammetterlo, non benissimo. Molti parlano abbastanza bene di questa serie televisiva, approdata da poco tempo anche in Italia, ma per quanto mi riguarda l'amore non è mai scattato. E questa cosa mi succede con abbastanza serie televisive osannate dal pubblico, semplicemente perchè non sempre i gusti personali corrispondono a quelli della massa. E se, questa serie è stata amata da chiunque e non da me, un motivo ci sarà pur stato. Non imputo certamente la mancata presa su di me ad una scarsa qualità del prodotto televisivo: "Orange is the New Black" dal punto di vista registico e a livello di sceneggiatura è un buonissimo prodotto, su questo non c'è nulla da discutere.
Se la serie mi ha abbastanza convinto dal punto di vista tecnico, la cosa non le è riuscita dal punto di vista emozionale: se la prima puntata mi è piaciuta molto, la seconda pure, dalla terza le cose hanno iniziato ad andare meno bene. Lo stile di narrazione quasi lostiano, che concentra ogni episodio su una diversa protagonista della serie, non mi ha permesso di affezionarmi particolarmente a nessuna di esse, lasciandomi un po' indifferente verso molte di loro, tanto da ritenere addirittura la protagonista come uno dei personaggi che, a confronto con le altre, risulta sia meno simpatica sia meno interessante, soprattutto in confronto alle altre che vengono introdotte nel corso degli episodi.
Andrò dunque abbastanza controcorrente con questa recensione, ma purtroppo la mia reazione a questa serie è stata piuttosto freddina rispetto a quanto mi aspettassi leggendo quasi tutte le recensioni entusiastiche. Certo, un fatto è chiaro e deve essere assodato: dal punto di vista tecnico questa serie vanta una qualità decisamente superiore alla media. Ma non è sempre detto che un'ottima scrittura ed un ottima regia arrivino a tutto il pubblico. La serie è piaciuta quasi a tutti, ma purtroppo a me no, o meglio non mi ha esaltato. Purtroppo a volte il gusto personale prende il sopravvento sull'oggettività. O forse per fortuna, altrimenti saremmo tutti inscatolati in categorie stagnanti, non è vero?
Voto: 6
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