Saw - L'enigmista (2004)

USA 2004
Titolo Originale: Saw
Regia: James Wan
Sceneggiatura: James Wan, Leigh Whannell
Cast: Leigh Whannell, Cary Elwes, Tobin Bell, Danny Glover, Ken Leung, Mike Butters, Paul Gutrecht, Michael Emerson, Benito Martinez, Shawnee Smith, Makenzie Vega, Monica Potter, Ned Bellamy, Alexandra Bokyun Chun, Oren Koules
Durata: 100 minuti
Genere: Thriller, Horror

La trama in breve: Un uomo, Adam Faulkner, si risveglia in una vasca da bagno in una stanza buia, in preda al panico. Scoprirà di essere incatenato ed in compagnia di un altro uomo, il dottor Lawrence Gordon. In mezzo alla stanza un altro uomo, morto, con in mano una pistola ed un registratore di audiocassette, che contiene un misterioso messaggio per i due malcapitati.

Con la recensione di oggi inizio un'altra saga, l'ennesima, visto che la maggior parte di quelle lunghe come "Hellraiser" e "La bambola assassina" mi hanno abbastanza deluso nelle mie aspettastive e sono giunte ad un punto morto. In attesa dunque di completarle e di completare anche le recensioni della saga di Final Destination, ho deciso di iniziare a recensire la saga de "L'enigmista", che nei primi tre capitoli era riuscita ad impressionarmi abbastanza, mentre poi è andata abbastanza scemando nel corso degli anni, complice soprattutto la politica di far uscire un film all'anno, che ha finito per distruggerla nella qualità. La critica non apprezza particolarmente Saw, considerate solo che il primo, inarrivabile, capitolo della saga ha una valutazione di 48% su RottenTomatoes, il pubblico, al contrario, ha sempre apprezzato, contribuendo in maniera particolarmente marcata a far vivere questa saga.

Tra i motivi per cui amo particolarmente questo film ci sono: la storia del primo capitolo, che, pur se nella sua componente principale si svolge in un unico, claustrofobico luogo, riesce ad avere risvolti interessantissimi ed inquietanti, anche e soprattutto negli innumerevoli flashback presenti nella pellicola; i due personaggi principali, interpretati da Leigh Whannell e Cary Elwes, praticamente esordienti all'epoca, ma perfettamente in grado di trasmettere pathos e tensione nel film; le modalità che usa l'enigmista per creare le sue trappole, quel suo modo perverso di pensare come le persone dovrebbero iniziare a dare valore alla propria vita.

Ed è proprio su questo che Tobin Bell è riuscito, con il suo personaggio, a creare una figura totalmente iconica nel cinema horror del nuovo millennio. Una di quelle figure che mancavano dal cinema dai tempi di Freddy Krueger e di Jason Voorhees, che continuamente si tenta di riesumare non calcolando nemmeno l'idea di creare qualcosa di nuovo. Sì, è vero, ultimamente ci hanno provato con "Smiley", ma il risultato è stato, diciamo, scarsino, per andarci larghi eh. La figura iconica dell'Enigmista viene creata, tra l'altro, in un film in cui tale figura è per lunghissimi tratti assente: sappiamo bene della sua esistenza, ma nessuno sa chi sia, salvo poi venirci svelato nel colpo di scena finale, uno dei miei colpi di scena preferiti in assoluto. E non dite che sto spoilerando perchè lo sanno tutti chi è l'Enigmista nel colpo di scena del primo capitolo della saga.

Ci sono dunque dei film su cui non è per nulla facile essere seri ed obiettivi. "Saw" è uno di questi, perchè l'ho conosciuto in un periodo della mia vita in cui cinematograficamente mi facevo andare bene praticamente tutto, ma nonostante questo, mentre molti altri film che ho visto in quel periodo li ho bellamente dimenticati, questo ancora ogni tanto esige di essere riguardato. Sarà un caso? Sarà un disegno dell'Enigmista? Sarà che qualcuno sta giocando con me? Spero di no!

Voto: 8

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