La grande passione (2014)
Titolo Originale: United Passions
Regia: Frédéric Auburtin
Sceneggiatura: Frédéric Auburtin, Jean-Paul Delfino
Cast: Gérard Depardieu, Sam Neill, Tim Roth, Fisher Stevens, Thomas Kretschmann
Durata: 109 minuti
Genere: Sportivo
La trama in breve: Il film racconta dell'ascesa del calcio come sport di fama mondiale, a partire dalla fondazione della FIFA, percoreendo tutte le edizioni dei mondiali di calcio, dal 1930 fino ad oggi.
In questo periodo in cui impazzano nelle televisioni di tutta la popolazione italiana, ma anche di tutta la popolazione del mondo, i mondiali di calcio Brasile 2014, mamma RAI, in uno dei giorni di pausa tra la fine degli ottavi di finale e l'inizio dei quarti, decide di mandare in onda, in anteprima nazionale (il film non è nemmeno passato al cinema qui in Italia) questo film che ripercorre, dagli albori fino ad oggi, gli anni di storia della FIFA, concentrandosi in particolar modo appunto sulle prime edizioni della Coppa del Mondo, dalla difficile organizzazione della prima edizione in Uruguay fino alla pausa obbligata per via dei combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, per arrivare alla salita a presidente di Joseph Blatter.
Per quanto però io sia appassionato di calcio e quella di quest'anno probabilmente è l'edizione dei mondiali che ho seguito con più frequenza (persino in quella del 2006 penso di aver guardato giusto le partite dell'Italia e nulla più, mentre nel 2010 ho guardato solo 3 partite, ovvero le tre orribili dell'Italia), l'idea di creare un film del genere, seppur per me interessante in quanto buon documento, lasciava presagire una certa buona dose di leccaculismo e di buonismo tipico, ma soprattutto di autocelebrazione (la FIFA ha addirittura finanziato il film). Ed in fondo così è stato, per quanto mi riguarda.
Il cast di buon livello dunque non è bastato a farmi apprezzare per davvero il film, per il quale piuttosto che una lunga sequela di discorsi tra i vari presidenti che si sono succeduti alla presidenza della FIFA avrei preferito magari qualche immagine calcistica in più (in un film che parla di calcio sono davvero ridotte al lumicino), giusto per tenere attenta la mia mente. Invece tutto questo manca, rendendo il film una specie di celebrazione di quanto sia bella e buona la FIFA, sponsorizzata dalla FIFA stessa. Un po' come fanno gli americani nei film sull'esercito, tanto per capirci.
Voto: 5
Davvero orrendo. Patinatissimo, televisivo, superficiale, tirato via, pessima recitazione (anche da parte degli attori più noti). Si salva solo, come al solito, Tim Roth. Ma siamo abbondantemente sotto la sufficienza.
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