GHOSTS OF HALLOWEEN - "Two Sisters"
Questo film partecipa e ben due iniziative in una botta sola: la prima è quella della settimana di recensioni horror che io sto facendo, con molta originalità sul mio blog, mentre la seconda è quella che la solita combriccola di blogger ha organizzato per celebrare Halloween con tutta la blogosfera. Ovviamente, siccome veniamo dal grande successo di "Notte Horror" organizzato nei mesi estivi (attualmente è il post più visitato di sempre, nella breve vita, in confronto a tutti gli altri, di questo blog), stavolta si è deciso di fare delle recensioni a tema e, come avrete intuito dal titolo e dal banner qui sotto, il tema di quest'anno sono i fantasmi! Io ovviamente, assecondando la mia passione per l'horror orientale, ho scelto il film coreano "Two Sisters", di cui avevo sentito parlare in tutte le salse, ma che ho visto solamente all'inizio di questa settimana.
Titolo Originale: Janghwa, Hongryeon
Regia: Ji-woon Kim
Sceneggiatura: Ji-woon Kim
Cast: Kap-su Kim, Jung-ah Yum, Su-jeong Lim, Moon Geun Young, Seung-bi Lee
Durata: 110 minuti
Genere: Horror
La trama in breve: Dopo aver passato un periodo in un istituto mentale, due sorelle tornano a casa, dove ad accoglierle, assieme al padre, trovano anche la sua nuova compagna. Il clima fra le due ragazze e la matrigna però e molto teso. Le due ragazze iniziano ad avere esperienza di una presenza soprannaturale all'interno della casa. Mentre la matrigna tratta entrambe in maniera molto rigida e violenta, il padre sembra vivere nell'indifferenza generale verso tutto ciò che accade intorno a lui.
Eh beh! Eh beh!!! D'altronde me lo aspettavo che gli spaventi che mi avrebbe fatto prendere questo film sarebbero stati qualcosa di epocale. Ciò che ho sempre molto apprezzato dell'horror orientale è che per la maggior parte delle volte è basato su drammi molto pesanti e di fortissimo impatti emozionale sul pubblico. "Two Sisters" conferma ciò che pensavo, raccontandoci una storia piuttosto pesante, con risvolti che vanno a toccare i punti più reconditi della psicologia umana. Qui viene messa in ballo la famiglia, il rapporto tra sorelle e i rapporti con una matrigna che, per lunghi tratti, si rivela crudele ed insensibile, ma che nel finale capiremo essere anche lei vittima degli eventi.
Innanzitutto ciò che ho apprezzato di più della pellicola, che è anche stato uno dei punti più criticati in realtà, è la lentezza nello svolgimento dell'azione: molto spesso infatti vediamo i personaggi riflettere senza dialogare, accompagnati da una musica di sottofondo che per lungo tempo mi sono chiesto dove l'avessi già sentita, ma ho deciso di non scriverlo qui perchè è piuttosto imbarazzante. Vi dico solo che, utilizzata in questo ambito ha decisamente tutto un altro effetto, rispetto a dove l'avevo sentita precedentemente (sotto posto il video delle due colonne sonore). La lentezza dell'azione è dunque un vero e proprio punto di forza, soprattutto nei momenti un po' più spaventosi: volete mettere una scena in cui uno spettro compare all'improvviso con una in cui prima lo si intravede, poi si alza in piedi, ti si avvicina lentamente, ti guarda e poi magari non fa niente? Per me è proprio tutta un'altra cosa.
Se vi state chiedendo se il film faccia paura o meno, beh, sì, la fa eccome. Io per lunghi tratti sono rimasto decisamente terrorizzato, ma non di quel terrore che passa e che va. Era più quel terrore
che ti rimane dentro, che ti fa ricordare le scene alla perfezione. Anche perchè i momenti spaventosi sono effettivamente pochini, ma di grandissimo effetto, soprattutto perchè giustificati da una trama di fondo che te li fa proprio godere in pieno. E' interessante vedere anche come spesso e volentieri a creare orrore non è tanto la strana presenza che sembra infestare la casa in cui abita la famiglia protagonista, quanto più che altro il comportamento della matrigna e del padre delle due sorelle: la prima appare perfida, rigida e di una cattiveria abbastanza insensata, mentre il padre appare fregarsene completamente di tutto ciò che gli accade intorno, dandoci anche dei grandi, enormi indizi su come finirà la storia.
Consigliare questo film appare dunque ovvio, anche perchè non sarà certo un film perfetto sotto ogni punto di vista, ma non ho notato particolari difetti che ne inficiassero la visione in maniera decisiva. Anche perchè la regia è pulita, la colonna sonora davvero coinvolgente e anche avvolgente. Gli interpreti sono di buon livello, ma, soprattutto, il film fa paura. Che poi ad Halloween e per una storia horror, forse, sarebbe anche la cosa più importante.
Voto: 8,5
Partecipano all'iniziativa anche i seguenti blog:
Bollalmanacco
WhiteRussian
Scrivenny
Obsidian Mirror
Cinquecento film insieme
Combinazione casuale
Pensieri Cannibali
Non c'è paragone
In Central Perk
Director's Cult
Le maratone di un bradipo cinefilo
Mari's Red Room
Onironautaidiosincratico
La fabbrica dei sogni
Delicatamente Perfido
Recensioni Ribelli
Questo, più che un horror, per me è un bellissimo film drammatico. Capolavoro, forse. Una di quelle opere che travalica i generi.
RispondiEliminaVero, verissimo. Ma, per dire, anche "Shutter", quello recensito da Mari's Red Room, potrebbe essere un gran film drammatico. La cosa che mi piace dell'horror orientale è proprio questa: che l'horror viene spessissimo usato per altri fini!
EliminaNon l'ho visto....dovrò recuperare
RispondiEliminaRecupera recupera! E' necessario!!!
EliminaNonostante pure io abbia vista la lentezza come un pregio, l'ho visto ben tre volte e non mi ha mai convinto del tutto, nonostante la messa in scena immensa - ma vabbeh, coreano, che lo dico a fare.
RispondiEliminaBeh, direi che a me ha convinto in pieno! E' un gran bel film in tutto e per tutto, con una messa in scena, come dici tu, ottima
Eliminaavevo visto il remake americano.
RispondiEliminadecente, ma non eccezionale.
mi sa che farei meglio a recuperarmi questo...
Il remake è decente, ma modifica molte cose dell'originale a volte stravolgendone anche il significato...
EliminaLa lentezza dell'azione e i pochi (ma calibrati) salti sulla sedia sono tipici di questo tipo di cinema asiatico (ne accennavo anch'io proprio oggi recensendo "Cello"). Personalmente ritengo queste essere scelte vincenti. Non servono effetti speciali e litri di sangue per fare un buon horror... è abbastanza saper mantenere alta la tensione, anche se alla fine succede poco o nulla.
RispondiEliminaP.S.: grazie per aver trascurato di parlare del remake ^_^
Non ho citato il remake perchè è proprio un altro film, che in realtà non è neanche così male, però stravolge abbastanza il significato dell'originale per tutta la sua durata per poi recuperare nel finale ciò che si era detto nell'originale.
EliminaCe la dovrò fare a vederlo prima o poi... questione di fegato!
RispondiEliminabello bello bello !!!!!
RispondiEliminaSe già i film d'orrore mi spaventano alla sola locandina, quelli orientali mi fan fermare il cuore. Direi che per il bene della mia salute, lo eviterò, non potrei farcela..
RispondiEliminaDai, su! Forza e coraggio!
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