Interstellar (2014)

USA, Regno Unito 2014
Titolo Originale: Interstellar
Regia: Christopher Nolan
Sceneggiatura: Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Cast: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, John Lithgow, Casey Affleck, Matt Damon, Topher Grace, Wes Bentley, David Gyasi, Ellen Burstyn, Mackenzie Foy, Timothée Chalamet, Leah Cairns, William Devane, Jeff Hephner, Elyes Gabel, David Oyelowo, Collette Wolfe
Durata: 166 minuti
Genere: Fantascienza

La trama in breve: In un futuro non ben precisato, la Terra è ormai inabitabile: la sua atmosfera è quasi irrespirabile, è continuamente soggetta a potenti tempeste di sabbia e il cibo è praticamente esaurito. L'unica coltivazione ad essere sopravvissuta è il mais. Cooper, padre di famiglia la cui moglie è morta che vive con la figlia Murph, il figlio Tom e il suocero Donald, ex pilota che si rende conto che, nella camera della figlia, è presente un campo gravitazionale autonomo, che Murph sostiene essere un "fantasma" che vuole mandarle un messaggio. Decifrando questo messaggio Cooper trova delle coordinate che si riveleranno essere quelle della NASA. Lì Cooper scoprirà dell'esistenza di un progetto che, sfruttando un wormhole, potrebbe trasportare l'umanità su un'altra galassia per popolare un nuovo pianeta. Cooper viene ingaggiato come pilota e partirà, con una sua squadra, alla ricerca del pianeta che potrebbe ospitare l'umanità sull'orlo dell'estinzione.

Probabilmente la recensione di questa pellicola è una delle più difficili che abbia mai scritto, per una marea di motivi. Il fomento che provavo per questo film è stato incredibile e mi sono mangiato più volte le mani a vedere sia sui social network sia sui blog in quanti andassero a vedere "Interstellar", mentre io non sono potuto andare al cinema nella settimana della sua uscita e ho dovuto rimandare la visione di ben nove giorni. Poco male alla fine, visto che tutto il fomento che provavo è stato pienamente soddisfatto da una pellicola che oltre ad affrontare una moltitudine di argomenti di mio interesse (le leggi fisiche che regolano l'Universo, il funzionamento dei buchi neri sono tutte cose che mi hanno sempre affascinato, sin dall'epoca delle scuole superiori) è diretto da Christopher Nolan, regista che ho omaggiato ieri con una poco esclusiva monografia e che non ho mai nascosto di apprezzare moltissimo, soprattutto dopo essere salito alla ribalta per il reboot della saga di Batman e per il film "Inception", suo autentico capolavoro.

Questo film ha moltissimi aspetti che vorrei analizzare, ma non posso farlo come vorrei per rispetto di chi non ha visto il film e per non incorrere in spoiler clamorosi riguardo alla trama. Innanzitutto però, per parlare della pellicola, bisogna partire, questa volta, dai protagonisti. La scelta di Matthew McConaughey come attore protagonista della vicenda è quanto di più logico ci possa essere. E' l'attore del momento, forse l'attore dell'anno, su cui ogni parola sugli ultimi due anni di carriera sarebbe decisamente superflua e saprebbe di già sentito. Allo stesso modo anche Anne Hathaway ha fatto un passaggio simile a McConaughey, passando da commedie fini a se stesse, arrivando ad interpretazioni ottime come in "Les Miserables" (che le è valsa un Oscar) e in un buon ruolo di Catwoman in "Il cavaliere oscuro - Il ritorno". Anche su Jessica Chastain ogni parola sarebbe superflua: anche lei un'attrice salita alla ribalta abbastanza avanti con l'età, ma che nel giro di un paio di anni è riuscita a dimostrare a tutti quanto vale . Ed è proprio in questi tre personaggi principali che il cast funziona a meraviglia, mentre un po' meno, forse, si può dire dei comprimari. Sia Michael Caine, autentico feticcio di Christopher Nolan, sia John Lithgow, sembrano abbastanza messi lì per dargli un ruolo, ma non assumono un'importanza capitale ai fini della trama (forse solo Michael Caine, anche se non ho trovato il suo ruolo come fondamentale). Per non parlare poi di Matt Damon, in un ruolo che secondo me lo ha abbastanza limitato e di cui purtroppo non posso dire altro.

Un altro aspetto che bisogna necessariamente affrontare nel parlare di "Interstellar" è la componente fantascientifica: Christopher Nolan ha, soprattutto con i suoi ultimi lavori, voluto realizzare dei blockbuster, in cui però lo stesso regista ha voluto metterci anche la sua capacità autoriale, in cooperazione con il fratello Jonathan. E' proprio per questo motivo che i suoi film da una parte sono accessibilissimi al grande pubblico, perchè spettacolari, ma contengono anche degli interessantissimi messaggi filosofici che il regista ci vorrebbe trasmettere. E' proprio per questo motivo che la componente fantascientifica della storia è molto curata, soprattutto dal punto di vista scientifico. La maggior parte delle teorie scientifiche su cui si basa la storia sono molto accreditate, tant'è che Nolan si è avvalso della collaborazione (e della produzione esecutiva) di uno dei più grandi fisici teorici studiosi della teoria dei buchi neri, Kip Thorne. Motivo per cui mi fanno ridere moltissime delle critiche che ho letto in questi giorni riguardo la presenza di presunti errori nella componente scientifica del film: innanzitutto, si tratta comunque di un film di fantascienza, in secondo luogo non di un documentario di divulgazione scientifica, ma di un film. Dunque cose come
"il primo pianeta su cui sbarcano ha una dilatazione temporale tale per cui un'ora sul pianeta equivale a sette anni sulla Terra, dilatazione che nella realtà si avrebbe solamente all'interno del buco nero e quindi il pianeta dovrebbe esserne inglobato"
oltre a farmi ridere fragorosamente, mi fanno anche parecchio incazzare, perchè dimostrano una volontà di criticare qualcosa per il solo gusto di farlo, senza fermarsi a pensare che magari quello, proprio quello, è un pretesto narrativo che non ha bisogno di essere esatto dal punto di vista scientifico.

[ATTENZIONE PICCOLO, MA VAGO, SPOILER]
Un'altra critica che ho letto è che il film risulterebbe prevedibile, per come si sviluppano gli eventi nella seconda parte. Va bene che in questo modo siamo tutti così tanto intelligenti da aver capito come sarebbe andata a finire la situazione già dalla prima scena: io mi complimento con coloro che sostengono di avercela fatta, ma, mi dispiace, non gli credo neanche davanti a prove evidenti del fatto. Semplicemente perchè ciò a cui mi riferisco è impossibile da capire alla prima scena, ma, facendo lavorare un po' la testa, ci si potrebbe arrivare. Personalmente ci sono arrivato una mezz'oretta prima che la mia teoria poi venisse confermata, con ciò non ritengo che il film sia prevedibile e telefonato. Capisco che Nolan ci abbia abituato a colpi di scena mirabolanti come in "The Prestige" o a finali apertissimi come in "Inception", ma da qui a definire la cosa "prevedibile" ce ne passa. Non è necessario un colpo di scena a tutti i costi, anzi, quando ho iniziato a capire come sarebbe andata a finire, ho anche iniziato a sperare che finisse esattamente così, semplicemente perchè era la cosa più logica.
[FINE PICCOLO, MA VAGO, SPOILER]

"Interstellar" è dunque un blockbuster, che, non vergognandosi di esserlo, dimostra comunque una volontà enorme di trasmettere un messaggio. E questo lo fa tramite le emozioni dei protagonisti, che riescono per davvero ad arrivare allo spettatore, a trascendere lo schermo attraverso cui ci vengono filtrate e ad arrivare dritte al cuore dello spettatore. Non nego di aver avuto, in moltissime occasioni, i brividi dall'emozione per come dei rapporti umani, che si sviluppano ad una distanza che nemmeno possiamo immaginare nella realtà, siano così ben visibili e ben messi in scena. Emozioni che vengono rese ancora più forti dalle emozionantissime musiche composte dal solito Hans Zimmer, che ormai è una vera e propria garanzia e da un intero impianto sonoro che ogni tanto ti fa realmente sentire all'interno della pellicola. Basti pensare, ad esempio, all'alternanza di momenti di rumore, con degli istanti di assoluto silenzio (uno dei quali mi è stato rovinato da uno spettatore che ha stritolato una bottiglietta di plastica PORCA DI QUELLA PUTTANA!!!) che ti fanno sentire sulla pelle la sensazione del vuoto totale. Degli effetti speciali è quasi inutile starne a parlare, sono qualcosa di realmente avvolgente.

Una piccola chicca, che probabilmente qualcuno potrebbe aver trovato anche in rete. A quanto pare il buco nero gigantesco che vediamo nelle fasi finali della pellicola, sarebbe il risultato di un'elaborazione algoritmica di tutte quelle leggi matematiche che regolano il funzionamento di questo misterioso corpo celeste. Attualmente, nessuno ha visto per davvero un buco nero, nemmeno Kip Throne, principale collaboratore scientifico della pellicola, e il risultato che ne è uscito nella elaborazione grafica, che poi è quello che vediamo nel film (e nell'immagine qui di fianco) potrebbe essere una rappresentazione più che plausibile (ovviamente secondo i calcoli di Kip Thorne) di come potrebbe essere fatto realmente un buco nero. Tanto che Throne, ha subito provveduto a pubblicare alcuni interessantissimi articoli a riguardo sulla "scoperta" fatta grazie al film di Nolan.

Voto: 9+

Commenti

  1. Vedo che sono uno di quelli che ha dato il voto più basso XD

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  2. concordo: nessuno può (e forse nessuno potrà mai) sapere come minchia è fatto un Black Hole
    perciò smettiamola di spaccare un capello (e non solo quello) in 4: è solo fantasy!!!!
    P. S. consiglio di non leggere le recensioni PRIMA di vedere il film, ma solo DOPO

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  3. Questo è uno di quei film su cui sono stato integralista e non ho letto niente fino a dopo la visione. La cosa che ho fatto, invece, è stato tornare a casa (alle 2 di notte) e mettermi a leggere recensioni, articoli sulla scienza in quel film e poi la stronzata degli errori scientifici presenti nel film che sí, tutto vero, ma checcazzo...

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