Qualcosa di buono (2014)
Titolo Originale: You're Not You
Regia: George C. Wolfe
Sceneggiatura: Shana Feste, Jordan Roberts
Cast: Hilary Swank, Emmy Rossum, Josh Duhamel, Jason Ritter, Julian McMahon, Ali Larter, Marcia Gay Harden, Ernie Hudson, Loretta Devine, Mike Doyle, Andrea Savage, Frances Fisher, Ed Begley Jr.
Durata: 102 minuti
Genere: Drammatico
La trama in breve: Kate è una pianista a cui viene diagnosticata la SLA. Licenziata la sua badante, si mette alla ricerca di una nuova ragazza che si prenda cura di lei e trova in Bec, studentessa, la candidata adatta. Tra le due nascerà un profondo rapporto di complicità e di amicizia.
Le pubblicità sono sempre una cosa strana: in qualche modo cerchi di evitarle, ma alla fine, volenti o nolenti, qualcosa in testa ti rimane comunque. E' un po' quello che mi è successo con il trailer di "Qualcosa di buono", trailer che veniva piuttosto martellato nelle televisioni nazionali e anche per radio, che è riuscito a colpirmi subito. Alla fin fine è questo che dovrebbe fare un buon trailer: venderti un prodotto nel miglior modo possibile, rimanendo però fedele al film che deve sponsorizzare e il trailer di "Qualcosa di buono", se possibile, vende il suo film fin troppo bene.
Mettiamola così senza girarci troppo intorno: "Qualcosa di buono" è un film che funziona, non sarà mai un capolavoro del genere e gioca molto su cose già viste, motivo per cui sarà dura ricordarselo per gli anni a venire. Però funziona e questa, in qualche modo è una delle cose più importanti. Eppure sin dalle prime battute del film scatta subito, prepotente e anche quasi in maniera invadente, il paragone con "Quasi amici", uno degli ultimi capolavori della commedia francese, visto però qui al femminile. D'altronde abbiamo una donna malata di una malattia fortemente invalidante come la SLA, abbiamo una ragazza un po' scapestrata che non riesce a valorizzare i suoi talenti nella vita a farle da badante in una maniera molto leggera e che non le faccia pesare la sua malattia. Si tratta, a tutti gli effetti, di un "Quasi amici" al femminile e all'americana.
Se dal punto di vista registico la pellicola non si segnala in maniera particolare, dando l'impressione per tutta la sua durata che si stia un po' svolgendo il compitino, sono il cast e la colonna sonora, per quanto mi riguarda, a funzionare bene. Innanzitutto Hilary Swank risulta piuttosto credibile come malata di SLA, ovviamente niente a che vedere con un'altra interpretazione illustre di questo tipo come quella di Eddie Redmayne in "La teoria del tutto" - che forse sarà addirittura un paragone un po' azzardato -, ma in fin dei conti il film si regge tutto sulle spalle di Emmy Rossum, la cui interpretazione mi ha convinto a riprendere in mano la serie "Shameless", che avevo accantonato dopo un paio di puntate. E poi mi sa che per lei è finalmente scattato l'amore da parte mia.
"Qualcosa di buono" risulta dunque qualcosa di buono a livello cinematografico, ma di certo non qualcosa di eccelso. E' una film che funziona bene nel momento in cui si prende con leggerezza, mentre un po' meno nelle battute finali, in cui si punta un bel po' sul pietismo e sulla lacrima facile.
Voto: 6,5
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