Lost Time (2014)
Titolo Originale: Lost Time
Regia: Christian Sesma
Sceneggiatura: Kenneth Owens, Christian Sesma, Rochelle Vallese
Cast: Rochelle Vallese, Luke Goss, Robert Davi, Derek Mears, Lin Shaye, Jenni Blong
Durata: 92 minuti
Genere: Horror, Fantascienza, Thriller
Nelle serate in cui non hai voglia di impegnarti, o quanto meno non hai troppa voglia di vedere un film lungo o impegnato, ecco che la rete viene in soccorso. Spesso nella sezione dei più famosi siti di condivisione dei film dedicata ai film sottotitolati si trovano delle pellicola valide, che probabilmente mai arriveranno nei cinema italiani oppure saranno distribuite solamente per il circuito home video. Altre volte invece i film sono davvero pessimi, ma d'altronde è normale, il campionario tra cui scegliere è sempre molto molto ampio e il rischio di cadere in qualche grossa, enorme cantonata è altissimo. E' un po' quello che mi è capitato scegliendo di vedere "Lost Time", pellicola che, leggendo titolo e trama, mi aveva fatto pensare subito a un determinato tipo di film che poi ovviamente ha disatteso, in toto, le mie aspettative. Con "Lost Time" è successa una cosa molto particolare, che quasi mai mi succede: ho iniziato la visione dicendo "che cazzo sto per iniziare a guardare?", nel mezzo della visione mi sono detto più volte "che cazzo sto guardando?" e alla fine ho esclamato "ma che cazzo ho guardato?".
Posto che io di questa pellicola ci ho capito poco o forse proprio nulla, proverò a spiegarvi ciò che ho visto, facendo ovviamente spoiler. Una recensione vera e propria parlando solo del valore del film non riesco a scriverla senza parlare di elementi della storia. Se mai voleste vedere il film in questione, dunque, non proseguite nella lettura di questo post.
ATTENZIONE SPOILER
"Lost Time" è la storia di una donna, Valerie Dreyfuss, malata terminale di cancro al cervello, che si appresta a vivere i suoi ultimi mesi assieme alla sorella, che nel corso della malattia si è sempre presa cura di lei. Purtroppo, una sera, mentre sono in giro in macchina in una campagna sperduta, vengono avvolte da un bagliore accecante e quando questa enorme luce si spegne la sorella è scomparsa nel nulla. La storia poi prosegue con un salto temporale di circa quattro mesi: Valerie è misteriosamente guarita dal cancro e cerca disperatamente sua sorella, ancora dispersa. Benissimo, direte, siamo davanti al classico film sui rapimenti da parte degli alieni, cose che qualcuno nel mondo sostiene anche essere reali e realmente accadute - ovviamente io penso che questi che raccontano di essere stati rapiti dagli alieni siano dei ciarlatani oppure conoscano qualche droga particolare che io ancora non ho avuto la fortuna di provare -, peccato che dopo un inizio nemmeno troppo promettente, la pellicola sbrocchi totalmente.
Valerie, nella ricerca di sua sorella, viene a conoscenza con uno scrittore, Dr. Xavier Reed, che è un sostenitore della teoria del tempo perduto, che - spero di averla capita a dovere - si occupa di studiare un particolare campo del cervello umano. In breve, avete presente quando vi addormentate guardando un film - cosa che stranamente non mi è successa con "Lost Time" - e pensate siano passati solo pochi minuti, mentre in realtà sono passate molte ore? Ecco, questo è del tempo che nella memoria del nostro cervello viene perso e nessuno può sapere cosa sia accaduto in questo lasso di tempo. Ovviamente a Valerie cosa è successo? La sparizione di sua sorella! Il bagliore di luce di inizio film quanto è durato? NON SI SA. A cosa ci serve tutta la teoria del tempo perduto spiegata nel film? NON LO SO, ASPETTO CHE QUALCUNO ME LO SPIEGHI. Fatto sta che Valerie decide di fidarsi di quest'uomo e di raggiungerlo in una clinica da lui stesso aperta che accoglie persone che hanno avuto traumi di questo tipo: dopo l'esperienza, una di queste sente le voci, a uno è stato "regalato" un tumore al cervello, un'altra ha un taglio sulla testa, mentre lei è l'unica ad essere stata guarita da una malattia terminale - guarda che sfiga eh! - ed è tutto parte di un progetto più grande.
Decido di non andare avanti nel raccontare la trama del film, ma vi dò un indizio: gli alieni, in qualche modo c'erano veramente. Il problema è che tutto, tutto ciò che viene introdotto nel corso della pellicola, appare casuale, senza un senso o una spiegazione non dico logica, ma quanto meno coerente con ciò che è successo prima. "Lost Time" vuole essere un mindfuck totale - come moltissimi altri film sono stati in grado di fare - peccato che il regista e lo sceneggiatore non abbiano avuto la minima idea di come gestirlo e la cosa la si nota sin dalla seconda scena, in cui in maniera totalmente casuale compare un fidanzato poliziotto di Valerie, che nell'economia della pellicola non ho ancora ben compreso quale fosse la sua utilità.
Voto: 3
Io ho visto ora il film...a dire il vero se conosci più a fondo le storie di coloro che dicono che sono stati rapiti dagli alieni e tutto il mondo di dicerie che li circonda, potresti farti un'idea e quindi capire molte più cose di questo film....Resta il fatto che comunque, almeno a livello tecnico non è male...la trama è un solito filmetto da serie B americano... però per me il voto può essere di un 6. Sufficiente per il totale...almeno il regista è riuscito nell'intento di farmelo vedere tutto!
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