Reversal - La fuga è solo l'inizio (2015)

USA 2015
Titolo Originale: Reversal
Regia: José Manuel Cravioto
Sceneggiatura: Rock Shaink
Cast: Tina Ivlev, Richard Tyson, Bianca Malinowski
Durata: 79 minuti
Genere: Horror, Thriller

Parlo subito dell'horror della settimana, tanto per tagliare la testa al toro: un horror che sinceramente mi ispirava pochino, dato che non sono un grande fan dei film sulla prigionia, che poi spesso e volentieri si trasformano in dei thrillerini innocui che puntano più che altro su scene di forte impatto visivo, con molta violenza ma poca, pochissima, sostanza. In realtà però "Reversal - La fuga è solo l'inizio" parte un po' dalla fine della vicenda: la protagonista Eve è tenuta prigioniera da un aguzzino che la usa come sua schiava sessuale e il film inizia nel momento in cui lei riesce a trovare un modo per scappare. Liberatasi, non uccide il suo aguzzino e lo usa per liberare altre ragazze come lei e indagare sul perchè sia finita nelle sue mani.

Un espediente piuttosto interessante a dire la verità, dato che non ricordo recentemente sia stato usato. Partire da quella che solitamente è la fine della vicenda potrebbe sembrare dunque una buona idea ed in effetti lo è anche, a livello puramente teorico. Purtroppo però tutto ciò che mi ero un po' immaginato vedendo il trailer ha finito per verificarsi: i personaggi che vengono presentati non suscitano per davvero il mio interesse, quando in realtà è proprio su quello che il film avrebbe dovuto puntare per creare una suspance ad un livello interessante. Oltre a dei personaggi piuttosto piatti, pian piano, nel corso della pellicola, nonostante la sua brevissima durata - meno di un'ora e venti minuti -, bisogna iniziare a fare i conti con la noia, con la trama che non si decide ad andare avanti in maniera significativa se non grazie ad una accelerazione repentina nel finale.

Siamo davanti dunque all'ennesimo horror dai buoni propositi narrativi che dal punto di vista prettamente tecnico non si presenta nemmeno malissimo, ma che ha come difetto principale il fatto di non approfondire a dovere la psicologia dei personaggi e di non mandare avanti la trama come dovrebbe. Il regista in realtà, tale José Manuel Cravioto, sembra avere una buona padronanza del mezzo, senza esagerare nè senza mai far gridare al miracolo, mostrando però, soprattutto nella parte iniziale, qualche sequenza davvero interessante a livello tecnico.

Voto: 5-

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