MOVIES FOR HALLOWEEN - L'esorcista (1973)



USA 1973
Titolo Originale: The Exorcist
Regia: William Friedkin
Sceneggiatura: William Peter Blatty
Cast: Linda Blair, Ellen Burstyn, Jason Miller, Max von Sydow, Lee J. Cobb, Kitty Winn, Jack MacGowran, Reverend William O'Malley, Barton Heyman, Peter Masterson, Rudolf Schündler, Gina Petrushka, Robert Symonds, Arthur Storch, Reverend Thomas Bermingham, Vasiliki Maliaros, Titos Vandis, Wallace Rooney, Donna Mitchell, Roy Cooper, William Peter Blatty
Durata: 132 minuti
Genere: Horror

Alla fine di questa rassegna - di cui nel tardo pomeriggio arriverà un riepilogone sia dell'edizione di quest'anno sia di quella dell'anno scorso - si tira fuori, per forza di cose, il pezzo da novanta. Halloween adesso è andare alle feste in discoteca, cosa che io non riesco ancora a fare, ma quando ancora era socialmente accettato trovarsi in casa di qualcuno a vedere film horror, "L'esorcista" fu forse la mia seconda esperienza di questo tipi. La prima fu "Shining" e ho detto già milioni di volte quanto ami questo film. Ma "L'esorcista" è una di quelle pellicole che, quando ero un fifone, in molti aveva provato a farmi vedere senza successo e, quando ce l'hanno fatta, mi ha turbato profondamente. Fu una delle visioni più traumatiche della mia vita.

Avete presente quando si dice che il genere horror è uno dei più soggetti al passare del tempo? Quando ci si riferisce al fatto che ciò che faceva paura in una certa epoca non fa necessariamente paura oggi? Ecco, io sono profondamente convinto che l'horror paghi il passare del tempo quando il suo valore lascia un po' il tempo che trova. "L'esorcista" però appartiene a tutt'altra categoria: il film è un vero e proprio capolavoro e, come si sa, i capolavori non hanno tempo e hanno la capacità di rimanere, in qualche modo, sempre attuali.

Con "L'esorcista" il regista William Friedkin è riuscito a spaventare generazioni di spettatori, a tal punto da renderlo non un semplice cult, ma una visione praticamente imprescindibile per qualsiasi appassionato di horror - sì, avrei potuto dire di cinema in generale, ma capisco che molti possano non avere il coraggio di vederlo -, una visione che non solo si rivela essere spaventosa per la storia che viene narrata, ma anche per il modo in cui si svolge la narrazione. Il fatto di non essere un semplice horror sta anche nella volontà del regista di approfondire in maniera più che soddisfacente le storie dei vari personaggi, su tutte quelle di Regan e Chris MacNeil da una parte e quella di Padre Damien Karras dall'altra.

Storie che, per buona parte del film, procedono in maniera parallela, per poi incontrarsi nella parte finale del film, che è forse quella più nota alla totalità del pubblico - se escludiamo la scena in cui Regan si fa la scalinata piegata all'indietro -, parte finale in cui l'orrore esplode, riuscendo a colpire lo spettatore nel profondo di tutte le sue paure.

Voto: 10

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