MOVIES FOR HALLOWEEN - The Green Inferno (2013)

Siamo nella settimana di Halloween, quella festa che in realtà non è una festa, ma un qualcosa utilizzato dalle genti di tutto il mondo per mascherarsi in modi brutti, sembrando più brutti che nella realtà, venendo però accettati per questo. Halloween però per me in realtà vuol dire film horror, il che significa che la settimana sarà dedicata - come nessun altro blogger immagino farà, a recensioni di film horror. D'altronde lo vedrete dal banner che accompagnerà ogni post, che sarà anche il banner principale di questo blog per tutta la settimana. Lo avevate notato?


USA, Amazzonia 2015
Titolo Originale: The Green Inferno
Regia: Eli Roth
Sceneggiatura: Guillermo Almoedo, Nicolás López, Eli Roth
Cast: Lorenza Izzo, Ariel Levy, Aaron Burns, Sky Ferreira, Nicolás Martínez, Kirby Bliss Blanton, Daryl Sabara, Magda Apanowicz, Matías López
Durata: 103 minuti
Genere: Horror

Uscito con ben due anni di ritardo rispetto alla data di produzione, stavolta però non solo da noi, ma un po' in tutto il mondo l'uscita nei cinema è stata ritardata, "The Green Inferno" si presentava come un omaggio più o meno spontaneo da parte di Eli Roth - uno dei re dello splatter attuale, soprattutto dopo "Hostel" - verso il famosissimo "Cannibal Holocaust" di Ruggero Deodato, pellicola che tra le altre cose ha suscitato all'epoca della sua uscita polemiche riguardo ai maltrattamenti sugli animali, questione su cui non voglio entrare nel merito. Nel corso di queste settimane ho letto recensioni più o meno discordanti riguardo "The Green Inferno" che da una parte non mi hanno fatto cambiare idea sul vedere la pellicola, mentre dall'altra hanno alimentato i dubbi che avevo, dovuti più che altro al fatto che non sono propriamente un amante dello splatter, preferendo gli horror di atmosfera rispetto a quelli con tanto sangue, gore e violenza.

La partenza della pellicola mi è sembrata piuttosto a rilento: le prime scene, atte a presentarci i personaggi e ad introdurre le motivazioni sugli sviluppi successivi della pellicola, mi sono sembrate sì soddisfacenti e anche registicamente ben curate, ma forse un po' troppo dilungate nel tempo, utili sì per creare un contrasto tra una prima parte relativamente tranquilla e una seconda piuttosto spaventosa, ma che non mi hanno particolarmente convinto appunto per una questione di tempi e di ritmo. Qui però veniamo a quella seconda parte del film, che è poi quella che dovrebbe essere veramente interessante, che secondo me ha un gran difetto - pur non essendomi affatto dispiaciuta - dovuto più che altro a tutta la pubblicità ricevuta dal film. Tutto fumo e niente arrosto?

Non propriamente, se devo essere sincero, ma tutti i proclami riguardo un film spaventoso, violento all'inverosimile e da scatenare rigurgiti intestinali negli spettatori io non è che li abbia visti. Sì, c'è una scena che è effettivamente impressionante, ce ne sono un altro paio che fanno un po' male più che altro perchè ti fanno immaginare cosa sta accadendo, ma non penso che le attese, da questo punto di vista, siano state rispettate dal film in questione. Contribuisce però a dare molta tensione allo spettatore la scelta di non tradurre in alcun modo le parole o i pensieri dei cannibali, che in qualche modo si fanno capire e le loro intenzioni sono chiare sin dall'inizio a dir la verità, ma la mancata traduzione crea quel tocco di suspence in più che non guasta mai.

Non mi è affatto dispiaciuta anche la scelta di condire molte scene con una gran dose di ironia e di macabra bastardaggine: se la scena della masturbazione nella gabbia è roba da voler uccidere il protagonista - che poi siamo sicuri non farà una bella fine - la parte che mi ha fatto più godere e sulla quale vorrei anche aprire una parentesi extra cinematografica è quella in cui la ragazza vegana viene costretta a mangiare maiale e, soprattutto, la pelle del proprio amico mangiato a inizio film. Scena che mi ha fatto particolarmente godere perchè la ragazza, una volta resasi conto di ciò che stava realmente mangiando, decide di spaccare la ciotola in cui sta mangiando e di tagliarsi la gola: partendo dalla considerazione per cui non ho nulla contro la perversione alimentare dei vegani per tutto ciò che non sia di origine animale, ma mi stanno sul cazzo quelli per cui unica ragione di vita è dare dell'assassino a me e a chiunque mangi carne. #AVETECAGATOILCAZZO!

Nulla da dire invece dal punto di vista recitativo: il livello non mi è parso altissimo e i protagonisti sono quasi tutti esordienti, ma due parole le spenderei sulla effettiva protagonista di tutta la vicenda, tale Lorenza Izzo, che oltre ad essere una gnocca di primissimo livello, potrebbe avere davanti a sè un bel futuro nella recitazione. O almeno lo spero per lei... ma soprattutto per me, giusto per vederla in qualche altro film.

Voto: 6+

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