CINEMA ITALIANO I LOVE YOU - Basilicata coast to coast (2010)
Titolo Originale: Basilicata coast to coast
Regia: Rocco Papaleo
Sceneggiatura: Valter Lupo, Rocco Papaleo
Cast: Rocco Papaleo, Alessandro Gassmann, Paolo Briguglia, Michela Andreozzi, Max Gazzè, Giovanna Mezzogiorno, Claudia Potenza, Gaetano Amato, Antonio Gerardi, Augusto Fornari, Antonio Andrisani
Durata: 104 minuti
Genere: Commedia
Negli ultimi anni, da noi blogger della blogosfera, il cinema italiano è stato un po' preso di mira prevalentemente per il fatto che si punta moltissimo su commediole di dubbio gusto senza lasciare il giusto spazio ai film davvero meritevoli, che in proporzione - c'è da dirlo - sono sicuramente molto meno. Però, a rifletterci bene, è un po' la stessa cosa che accade con il cinema americano: tante, tantissime uscite, molte di queste sono della vaccate, mentre alcune sono davvero meritevoli e sicuramente in proporzione sono di meno. Quindi perchè non organizzare una giornata con la solita cricca di blogger in cui parlare del cinema italiano, ma non di quello della storia, che quello lo sappiamo tutti essere valido, d'altronde ce lo hanno insegnato a scuola, ma di quello degli ultimi anni, in grado, nel marasma generale, di regalarci qualche film davvero interessante. E se avete seguito la mia classifica sapete poi sicuramente che il 2015, per quanto mi riguarda, è stato sicuramente un buonissimo anno per le uscite italiane, che si spera si confermino anche nel corso del 2016. Per la giornata dedicata al cinema italiano ho scelto, completamente alla cieca, di parlare di "Basilicata coast to coast", film uscito nel 2010 che ha raccolto qualche consenso qua e là, ma sul quale ero parecchio prevenuto. Per sapere se mi sarà piaciuto vi tocca leggere la recensione allora.
Mi piace sempre particolarmente ricredermi su una particolare persona o su un particolare attore o cantante. Ho passato gli anni addietro a dare contro a Rocco Papaleo, attore comico italiano che non aveva mai attirato particolarmente le mie simpatie e che, soprattutto, non mi aveva mai fatto ridere come accadeva con la maggior parte degli italiani che si esaltavano a qualsiasi sua battuta. Non che la mia opinione sulla sua capacità di far ridere sia cambiata, ma quanto meno, grazie soprattutto al film "Il nome del figlio", remake italiano del film francese "Cena fra amici", mi sono ricreduto parzialmente sulle sue capacità di attore, anche per quel che riguarda ruoli un po' meno da commedia e che richiedono di immedesimarsi in una parte drammatica. Per quel che riguarda invece il Rocco Papaleo regista avevo totalmente detestato "Una piccola impresa meridionale", che è il suo secondo lavoro, mentre per quel che riguarda "Basilicata coast to coast" devo dire che mi ha sorpreso in positivo, non tanto per la regia che non mi è sembrato richiedesse artifici tecnici particolari o da far gridare al miracolo, ma più che altro per il modo in cui viene raccontata la storia dei quattro protagonisti del film, che sono dei personaggi per me di grande interesse.
"Basilicata coast to coast" ruota attorno ad una band di musicisti che, decidendo di partecipare al festival nazionale di teatro-canzone di Scanzano Jonico, affrontano l'impresa di compiere il viaggio che li porterà da Matera fino a Scanzano a piedi, dormendo in luoghi di fortuna e con un solo cellulare al seguito. L'impresa verrà seguita da una giornalista in erba di una televisione parrocchiale, che dovrà intervistarli nel corso del viaggio per documentare la loro impresa. I quattro personaggi sono tra loro molto diversi accomunati dal fatto di aver perso, in qualche modo, la capacità di dare un senso alla propria vita, senso che pensano in qualche modo di riuscire a ritrovare grazie a questo viaggio alla riscoperta di se stessi. Nel corso della pellicola si scoprono pian piano le vicende di Nicola Palmieri, interpretato da Rocco Papaleo, professore di matematica di un liceo artistico che poco tempo fa ha rifiutato il posto da preside per la troppa responsabilità del ruolo, Salvatore Chiarelli, interpretato da Paolo Briguglia, studente di medicina che ha abbandonato gli studi, Franco Cardillo, interpretato da Max Gazzè, che dopo la prematura morte della moglie ha deciso di non parlare mai più e Rocco Santamaria, interpretato da Alessandro Gassmann, personaggio televisivo ormai in declino che da due anni non trova un ingaggio.
Grazie alla storia di questi quattro personaggi, la pellicola risulta da una parte piacevole e di facile fruizione, mentre dall'altra in grado di scatenare nello spettatore delle interessanti riflessioni sulla vita e sugli obiettivi che ciascuno di noi si pone per affrontarla al meglio. Progetti che spesso e volentieri non vanno come avremmo voluto e che costituiscono per molti un problema, lasciando un senso di non appagamento che in qualche modo, arrivati ad un certo punto, bisogna cambiare. Il viaggio che i quattro personaggi compiono è simbolico in tal senso: la loro vita sembra fermarsi, ma tutto ciò che sta intorno a loro prosegue, le chiamate dei parenti arrivano tramite l'unico cellulare che si sono portati dietro, il lavoro per chi non lo ha continua a non arrivare, ma raggiungere Scanzano Jonico a piedi rappresenta un obiettivo, forse l'unico per loro, che nella vita va portato a termine. E se il Rocco Papaleo regista non offre certo una performance su cui farci degli studi di cinema - anche se i paesaggi della Basilicata meritano davvero -, il Rocco Papaleo sceneggiatore si comporta più che bene destreggiandosi in una storia che sembra semplice da gestire, ma che nasconde sicuramente delle insidie non indifferenti.
Voto: 7
Partecipano alla rassegna anche i seguenti blog!
Solaris: Io sono l'amore
White Russian: Non essere cattivo
Pensieri Cannibali: Non essere cattivo
Director's Cult: Il volto di un'altra
Mari's Red Room: Shadow
Non c'è paragone: Basilicata Coast to Coast
In Central Perk: Maicol Jecson
Bollalmanacco: Almost Blue
Delicatamente perfido: Italiano medio
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