DEL MEGLIO DEL NOSTRO MEGLIO - LE MIGLIORI SERIE TV DEL 2015 (POS. 20-11)

Ci siamo quasi! Dopo avervi parlato delle posizioni dalla 40 alla 31 e di quelle dalla 30 alla 21, è ora di parlare di quelle dieci serie televisive che ci sono andate vicine, alcune più delle altre, ma non sono riuscite ad arrivare nella Top 10. In attesa di scoprire le magnifiche 10 - che non saranno pubblicate domani, ma Venerdì, che la vorrete anche un po' di suspance no? - oggi è il turno delle posizioni dalla 20 alla 11!




20 - You're the Worst
(stagione 2)

La peggior coppia della televisione americana - o forse la migliore coppia di peggiori individui - ci regala una stagione che cambia un po' per quel che riguarda i toni, toccando anche temi più importanti e rendendosi un po' più matura rispetto alla divertentissima prima stagione.


Top: Per chi cercava qualcosa di diverso dalla prima stagione, qui si parla anche di depressione, con la solita vena sarcastica ovviamente.
Down: Chi invece si aspettava di ridere come nella prima stagione, sicuramente avrà riso molto di meno.

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19 - Empire
(stagione 1)

Una serie che ci porta all'interno di una casa discografica minata da relazioni familiari altamente disastrate e pericolose, da inganni e tradimenti e da tanto, tanto, tantissimo trash.


Top: La prima stagione è una droga, un episodio tira l'altro e la colonna sonora - interamente originale - è spettacolare.
Down: Il trash portato all'eccesso, come al solito, rischia di stufare.

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18 - Unbreakable Kimmy Schmidt
(stagione 1)

La serie più divertente dell'anno, che ci presenta una protagonista disadattata e un coinquilino omosessuale in grado di sfornare una battuta più divertente dell'altra. Spazio però anche per comparsate del livello di Dean Norris nel ruolo di eterizzatore - sì, vuol dire esattamente quello che state pensando - e di John Hamm nel ruolo di "santone" a capo di una setta.


Top: Si ride dal primo minuto del primo episodio, fino all'ultimo del tredicesimo; il personaggio di Titus.
Down: Ci sono scene in cui ha la sensazione che gli attori si sarebbero potuti spingere oltre, ma non lo hanno fatto.

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17 - American Horror Story: Hotel
(stagione 5)

Dopo il mezzo passo falso di "American Horror Story: Freak Show" e la perdita di Jessica Lange - che non è morta, ma se ne è solo andata dallo show -, questa nuova stagione riesce a risollevarsi, grazie a una storia ben architettata e a personaggi meglio costruiti. La stagione non è ancora terminata, mancano tre episodi, ma per ora l'impressione che mi ha dato è stata positiva (e ovviamente non si tornerà indietro se gli ultimi tre episodi facessero pena!).


Top: Il personaggi di Lady Gaga - che non fa niente di più e niente di meno che interpretare se stessa - mi ha positivamente sorpreso; una storia sicuramente migliore della precedente; Alexandra Daddario e il suo look retrò.
Down: Un po' come in tutte le stagioni, alcuni episodi si rivelano un po' sotto tono; il primo episodio è stato altamente incomprensibile; il killer dei Dieci Comandamenti non è propriamente un'idea nuova.

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16 - Ash vs Evil Dead
(stagione 1)

Dalla trilogia de "La casa" arriva una serie TV che mescola sapientemente horror e commedia, proprio come veniva fatto nella saga cinematografica. Bruce Campbell sarà pure invecchiato e non sarà più in formissima - d'altronde è evidentissimo il busto che porta per stare dritto - però sa ancora il fatto suo!


Top: Bruce Campbell; i demoni sono sempre fonte di grosse, grossissime risate.
Down: I personaggi secondari sono praticamente solamente abbozzati, dato che la serie si appoggia prevalentemente sul protagonista.

RECENSIONE A BREVE!


15 - The Man in the High Castle
(stagione 1)

Tratta dall'omonimo romanzo di Philip K. Dick, la serie TV sembra seguire fedelmente - salvo qualche accorgimento - gli eventi narrati dal romanzo e viene messa in scena con una decisamente buona qualità. Il distaccamento dal romanzo nel finale è un atto dovuto per quel che riguarda un'eventuale seconda stagione.


Top: Il romanzo da cui la serie è tratta non viene snaturato.
Down: I primi episodi, un po' noiosetti, potrebbero scoraggiare a proseguire la visione.

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14 - Banshee
(stagione 3)

Una terza stagione che sicuramente fa un passo indietro rispetto alla seconda - che a sua volta si era migliorata in maniera più che soddisfacente rispetto alla prima -, ma che riesce a mantenere intatto il suo fascino, fatto di botte, inseguimenti, sparatorie e donne nude - una più figa dell'altra -.


Top: Il finale di stagione e l'episodio che si svolge quasi interamente nell'ufficio dello sceriffo; il personaggio di Bunker ha un potenziale enorme.
Down: Il calo rispetto alla scorsa stagione è evidente, ma con la quarta si è deciso di chiudere e forse questa potrebbe essere la scelta migliore.

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13 - Hand of God
(stagione 1)

Un vecchio giudice pazzo e corrotto sostiene, dopo essersi fatto battezzare, che Dio gli mandi dei messaggi attraverso il figlio in coma. Potrebbe essere la serie più noiosa e banale dell'anno, invece col passare degli episodi diventa una discreta figata.


Top: Il personaggio di Pernell Harris, interpretato da Ron Perlman, è odioso al punto giusto.
Down: Anche qui l'inizio va piuttosto a rilento, qualcuno potrebbe essere stato scoraggiato.

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12 - Game of Thrones
(stagione 5)

Una quinta stagione che molti sostengono essere stata la più inutile, mentre in realtà è stata quella che mi ha dato molte soddisfazioni, soprattutto se in confronto con la terza e con la seconda.Purtroppo con così tante storie da seguire che procedono in maniera parallela è ovvio che qualcuna ci interessi molto di meno.


Top: Daenerys Targaryen; (la controfigura di) Lena Headey nuda nella scena più cult dell'intera stagione (SHAME!); Giovanni Neve viene ucciso; l'Inverno è finalmente arrivato PUTTANA TROIA DOPO SOLO 50 EPISODI!
Down: Al 90% troveranno il modo di far resuscitare Giovanni Neve.

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11 - Marvel's Jessica Jones
(stagione 1)

La seconda serie supereroistica prodotta dalla collaborazione tra Marvel e Netflix ci mette davanti ad una supereroina particolarmente problematica, interpretata da un'ottima Krysten Ritter, e ad un cattivo come Kilgrave, interpretato da David Tennant, che si rivela come uno dei cattivi meglio costruiti dell'intero universo cinematografico Marvel.


Top: Il rapporto di amicizia tra Jessica Jones e Patricia Walker è costruito benissimo; gli episodi in cui interagiscono Jessica e Kilgrave sono decisamente le migliori; viene presentato, anche se non ancora in maniera definitiva, Luke Cage, prossimo protagonista di una serie dedicata di Netflix.
Down: Paradossalmente l'episodio meno interessante è quello in cui Jessica e Luke collaborano per risolvere un problema che si distacca dalla trama principale.

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