DEL MEGLIO DEL NOSTRO MEGLIO - LE MIGLIORI SERIE TV DEL 2015 (POS. 30-21)
Dopo avervi elencato le dieci serie nelle posizioni basse della classifica - ovvero quelle dalla 40 alla 31 - ecco che si inizia ad entrare nella zona tiepida, con quelle dalla 30 alla 21. E da domani... ci sarà da divertirsi!
La prima stagione di "Transparent" aveva colpito un po' tutti, anche se a me aveva lasciato un po' dubbioso. Dubbi che si sono confermati con questa seconda stagione, che non ho ben compreso dove volesse andare a parare, nonostante la classe che viene messa in scena in ogni episodio.
Top: La regia mostra una certa classe e la serie porta verso atmosfere un po' retrò.
Down: Dopo ben due stagioni ancora non ho ben capito verso che direzione la serie voglia andare a parare
RECENSIONE A BREVE!
Uno degli spin-off più attesi del 2015, questo "Better Call Saul" ci fa conoscere gli inizi della carriera di Saul Goodman. Una prima stagione che, pur essendo piaciuta molto a molti, parte un po' in sordina, per poi risvegliarsi, alla grandissima, nelle puntate finali.
Top: Il personaggio di Saul Goodman rimane sempre un idolo e abbiamo qualche situazione pregna di humour nero davvero lodevole.
Down: Una partenza un po' a rilento che normalmente, se non avessi avuto una gran fiducia verso la serie, mi avrebbe scoraggiato.
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Non lo avrei mai pronosticato, ma gli otto episodi della prima stagione di "Galavant" sono stati uno più spassoso dell'altro, con canzoni divertentissime e una spiccata vena ironica. Una grossissima sorpresa!
Top: Le canzoni, le battute ironiche e il personaggio del re, divertentissimo.
Down: La trama è più o meno quella tipica delle favole e a lungo andare, per quel che riguarda le stagioni future, potrebbe stufare.
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Sei episodi accomunati dal fatto di essere ambientati in un luogo che si trova al numero 9. Una miniserie inglese che esplora diversi generi e spesso e volentieri lo fa in maniera eccelsa.
Top: Il secondo episodio ("The 12 Days of Christine") e il quarto ("Cold Comfort").
Down: Il terzo episodio ("The Trial of Elizabeth Gadge") e il quinto ("Nana's Party")
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Dopo aver recuperato in poco più di un mese tutte e cinque le stagioni di "Shameless US", mi sono trovato davanti ad una quinta stagione che non si è rivelata essere proprio all'altezza delle precedenti, pur mantenendo intatti i suoi argomenti di interesse.
Top: La storia tra Ian e Mickey e il personaggio di Fiona.
Down: C'è stato un po' un calo generale, che spero non vada avanti con l'imminente sesta stagione.
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La miniserie sul caso del poltergeist di Enfield riesce in tre episodi da poco meno di un'ora a spaventare più di molti film horror visti nel corso dell'annata. Nei tre episodi che la compongono è racchiusa la classe tipica della serialità britannica, che riesce anche nella sua componente drammatica a coinvolgere lo spettatore.
Top: Serie con un'ottima confezione e in grado di spaventare più di molti film horror.
Down: Alla fine è un po' sempre la stessa storia di case infestate.
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Sarebbe bello poter tornare ad essere vent'anni più giovane, per rivedere le proprie scelte e soprattutto quella scelta che in qualche modo ha segnato la tua vita? E' proprio questo che fa la protagonista di "Hindsight", interpretata da una splendida Laura Ramsey, in una serie che ci porta indietro negli anni '90, tra una canzone dei REM e un'altra degli Oasis
Top: Le due protagoniste, belle e in grado di formare una coppia di amiche ottimamente assortita.
Down: Qualche episodio un po' ripetitivo; forse poi non era il caso di confermarla per una seconda stagione per poi tornare mesi dopo sui propri passi... MALEDETTI!
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Ottima stagione conclusiva per una serie che mi ha impressionato sin dal primo episodio. Mancheranno sicuramente nel corso dei prossimi anni le storie di Rae Earl, però la conclusione, arrivati a questo punto, era sicuramente la scelta più giusta.
Top: Il series finale è roba da lacrime a dirotto.
Down: Mi fate una stagione finale da soli tre episodi? Non ho fatto nemmeno in tempo a prepararmi alla fine della serie.
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Una delle comedy più originali del 2015, che attraverso una serie di metafore geniali ci spiega cosa passa per la testa di un uomo quando è alla ricerca di una compagna. Se vi piace molto il non-sense - che però se letto in maniera metaforica ha molto molto senso! - questa è la serie che fa per voi!
Top: La ex del protagonista ha un nuovo fidanzato che altri non è che Hitler in persona; il migliore amico di una ragazza con cui esce è un mostro fatto di peni.
Down: In alcuni episodi la comicità cala in maniera abbastanza evidente.
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Sesso droga e musica classica è ciò che promette la locandina di questa serie televisiva prodotta da Amazon Instant Video. E a tratti è un po' quello che otteniamo, con un direttore d'orchestra sopra le righe, intepretato da un Gael Garcia Bernal in ottima forma, e un'allieva da tenere assolutamente d'occhio, interpretata da un'ottima promessa come Lola Kirke.
Top: Come per l'altra serie di Amazon "Transparent" si respira gran classe, soprattutto a livello registico; la musica classica torna ad essere davvero interessante anche grazie a questa serie.
Down: Gli episodi sono corti - il che mi sta anche bene - ma quando finiscono danno quasi un senso di incompletezza.
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30 - Transparent
(stagione 2)
La prima stagione di "Transparent" aveva colpito un po' tutti, anche se a me aveva lasciato un po' dubbioso. Dubbi che si sono confermati con questa seconda stagione, che non ho ben compreso dove volesse andare a parare, nonostante la classe che viene messa in scena in ogni episodio.
Top: La regia mostra una certa classe e la serie porta verso atmosfere un po' retrò.
Down: Dopo ben due stagioni ancora non ho ben capito verso che direzione la serie voglia andare a parare
RECENSIONE A BREVE!
29 - Better Call Saul
(stagione 1)
Uno degli spin-off più attesi del 2015, questo "Better Call Saul" ci fa conoscere gli inizi della carriera di Saul Goodman. Una prima stagione che, pur essendo piaciuta molto a molti, parte un po' in sordina, per poi risvegliarsi, alla grandissima, nelle puntate finali.
Top: Il personaggio di Saul Goodman rimane sempre un idolo e abbiamo qualche situazione pregna di humour nero davvero lodevole.
Down: Una partenza un po' a rilento che normalmente, se non avessi avuto una gran fiducia verso la serie, mi avrebbe scoraggiato.
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28 - Galavant
(stagione 1)
Non lo avrei mai pronosticato, ma gli otto episodi della prima stagione di "Galavant" sono stati uno più spassoso dell'altro, con canzoni divertentissime e una spiccata vena ironica. Una grossissima sorpresa!
Top: Le canzoni, le battute ironiche e il personaggio del re, divertentissimo.
Down: La trama è più o meno quella tipica delle favole e a lungo andare, per quel che riguarda le stagioni future, potrebbe stufare.
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27 - Inside No. 9
(stagione 2)
Sei episodi accomunati dal fatto di essere ambientati in un luogo che si trova al numero 9. Una miniserie inglese che esplora diversi generi e spesso e volentieri lo fa in maniera eccelsa.
Top: Il secondo episodio ("The 12 Days of Christine") e il quarto ("Cold Comfort").
Down: Il terzo episodio ("The Trial of Elizabeth Gadge") e il quinto ("Nana's Party")
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26 - Shameless US
(stagione 5)
Dopo aver recuperato in poco più di un mese tutte e cinque le stagioni di "Shameless US", mi sono trovato davanti ad una quinta stagione che non si è rivelata essere proprio all'altezza delle precedenti, pur mantenendo intatti i suoi argomenti di interesse.
Top: La storia tra Ian e Mickey e il personaggio di Fiona.
Down: C'è stato un po' un calo generale, che spero non vada avanti con l'imminente sesta stagione.
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25 - The Enfield Haunting
(miniserie)
La miniserie sul caso del poltergeist di Enfield riesce in tre episodi da poco meno di un'ora a spaventare più di molti film horror visti nel corso dell'annata. Nei tre episodi che la compongono è racchiusa la classe tipica della serialità britannica, che riesce anche nella sua componente drammatica a coinvolgere lo spettatore.
Top: Serie con un'ottima confezione e in grado di spaventare più di molti film horror.
Down: Alla fine è un po' sempre la stessa storia di case infestate.
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24 - Hindsight
(stagione 1)
Sarebbe bello poter tornare ad essere vent'anni più giovane, per rivedere le proprie scelte e soprattutto quella scelta che in qualche modo ha segnato la tua vita? E' proprio questo che fa la protagonista di "Hindsight", interpretata da una splendida Laura Ramsey, in una serie che ci porta indietro negli anni '90, tra una canzone dei REM e un'altra degli Oasis
Top: Le due protagoniste, belle e in grado di formare una coppia di amiche ottimamente assortita.
Down: Qualche episodio un po' ripetitivo; forse poi non era il caso di confermarla per una seconda stagione per poi tornare mesi dopo sui propri passi... MALEDETTI!
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23 - My Mad Fat Diary
(stagione 3)
Ottima stagione conclusiva per una serie che mi ha impressionato sin dal primo episodio. Mancheranno sicuramente nel corso dei prossimi anni le storie di Rae Earl, però la conclusione, arrivati a questo punto, era sicuramente la scelta più giusta.
Top: Il series finale è roba da lacrime a dirotto.
Down: Mi fate una stagione finale da soli tre episodi? Non ho fatto nemmeno in tempo a prepararmi alla fine della serie.
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22 - Man Seeking Woman
(stagione 1)
Una delle comedy più originali del 2015, che attraverso una serie di metafore geniali ci spiega cosa passa per la testa di un uomo quando è alla ricerca di una compagna. Se vi piace molto il non-sense - che però se letto in maniera metaforica ha molto molto senso! - questa è la serie che fa per voi!
Top: La ex del protagonista ha un nuovo fidanzato che altri non è che Hitler in persona; il migliore amico di una ragazza con cui esce è un mostro fatto di peni.
Down: In alcuni episodi la comicità cala in maniera abbastanza evidente.
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21 - Mozart in the Jungle
(stagione 1)
Sesso droga e musica classica è ciò che promette la locandina di questa serie televisiva prodotta da Amazon Instant Video. E a tratti è un po' quello che otteniamo, con un direttore d'orchestra sopra le righe, intepretato da un Gael Garcia Bernal in ottima forma, e un'allieva da tenere assolutamente d'occhio, interpretata da un'ottima promessa come Lola Kirke.
Top: Come per l'altra serie di Amazon "Transparent" si respira gran classe, soprattutto a livello registico; la musica classica torna ad essere davvero interessante anche grazie a questa serie.
Down: Gli episodi sono corti - il che mi sta anche bene - ma quando finiscono danno quasi un senso di incompletezza.
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Quando commentate ricordate che si sta pur sempre parlando di opinioni, quindi siate educati. Apprezzo sempre una punta di sarcasmo, sarò il primo a tentare di rispondervi a tono.
Non sono in cerca di prestiti ultravantaggiosi, ma sono ben disposto verso le donazioni spontanee!