Resta anche domani (2014)

USA 2014
Titolo Originale: If I Stay
Regia: R.J. Cutler
Sceneggiatura: Shauna Cross
Cast: Chloë Grace Moretz, Mireille Enos, Joshua Leonard, Stacy Keach, Lauren Lee Smith, Liana Liberato, Jamie Blackley, Aliyah O'Brien, Lakob Davies
Durata: 106 minuti
Genere: Drammatico

La trama in breve: A seguito di un incidente stradale in cui hanno perso la vita i suoi genitori e il suo fratello minore, Mia vive un'esperienza di pre-morte, durante la quale ci racconta la sua vita recente. La storia passerà dunque attraverso la scelta del college e la sua importante storia d'amore con Adam.

Ho molti dubbi su questa pellicola, lo ammetto. Nel momento in cui uscì, circa un mesetto fa, se non ricordo male, avevo ammesso quanto effettivamente la trama mi ispirasse abbastanza e quanto la presenza di Chloë Grace Moretz, attrice ancora giovanissima che apprezzo molto sia dal punto di vista recitativo sia da quell'altro punto di vista (anche se è ancora minorenne e potrei finire dritto dritto in manette), potesse essere un buon motivo per visionare, senza impegno la pellicola. Anche perchè il tema delle esperienze pre-morte, nella cinematografia, mi ha sempre molto molto affascinato.

Il film parte dunque da un pretesto molto semplice: incidente in auto, famiglia sterminata, tranne la figlia Mia, in coma, che in una sua esperienza di pre-morte, rivive tutti i momenti importanti della sua vita recente. Ripercorre da una parte il rapporto con i genitori, dall'altra il rapporto con la musica, ma soprattutto il rapporto con il suo ragazzo Adam. In tutta la storia la variabile "impazzita" però è proprio Mia: il padre Denny è un ex musicista rock, la madre Kat ha sempre apprezzato lo stile di vita del marito, il ragazzo Adam è il cantante di una rock band e lei... Lei suona il "pallosissimo" violoncello. E non fraintendete il significato che voglio dare a "pallosissimo", anzi, talvolta ascoltare qualcosa al violoncello (che non è proprio uno strumento nelle mie corde) mi fa piacere.

L'esperienza di pre-morte si rivela dunque un buon pretesto per narrare una normalissima storia adolescenziale, che esplora da una parte l'amore tra due ragazzi profondamente diversi, dall'altra il voler inseguire i propri sogni, con Mia che sogna di essere ammessa alla Juilliard, mentre Adam sogna di sfondare nel mondo del rock. Sogni che, soprattutto per quanto riguarda Mia, stanno per essere devastati, dovendo essere lei e solo lei a "dare quel qualcosa in più" che le possa permettere di continuare a vivere. L'intera durata della pellicola è volta proprio alla ricerca di quel qualcosa in più. Da una parte ho trovato piuttosto affascinante il tema del trovare un motivo per continuare a vivere, mentre dall'altra, la storia che viene raccontata dalla protagonista ripercorrendo gli ultimi anni della sua vita mi è parsa con poco mordente, la classica storia normale che tanto fa commuovere gli spettatori d'oltre oceano.

Chloë Grace Moretz, dopo le esperienze nei panni di Hit-Girl nei due "Kick-Ass" e la disastrosa "Lo sguardo di Satana - Carrie" in cui il problema non era tanto lei quanto il fatto di non essere proprio adatta al ruolo, dimostra quanto il suo futuro possa essere roseo. Jamie Blackley, anch'egli giovanissimo, invece non mi ha particolarmente convinto, anche se, a quanto leggo, sembra essersi fatto un nome nell'ambiente della televisione e del teatro, quindi sospendo il giudizio cinematografico fino al prossimo film.

Voto: 6-

Commenti

  1. come ho detto da me hai una soglia di sopportazione molto più alta della mia.....a me questo film ha infastidito....

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    1. Mah secondo me non è solo questione di sopportazione. Tra l'altro questo non è proprio il mio genere, quindi trovare qualcosa che mi piaccia anche un minimo è abbastanza raro.

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