Gomorra: La serie - Stagione 3
Gomorra: La serie
(serie TV, stagione 3)
Episodi: 12
Creatore: Giovanni Bianconi, Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Roberto Saviano
Rete Italiana: Sky Atlantic, Sky Cinema 1
Cast: Marco D'Amore, Salvatore Esposito, Cristiana Dell'Anna, Cristina Donadio, Gianfranco Gallo, Ivana Lotito, Arturo Muselli, Loris De Luna
Genere: Drammatico
Il tempo di Natale è finalmente finito e qui dalle parti di "Non c'è Paragone" ci si sta preparando per le premiazioni che, come da tradizione, verranno fatte nei primi giorni del prossimo anno, sperando siano di buon augurio per la nuova annata cinematografica e televisiva che si prospetta. Alcune sono le recensioni di cose viste quest'anno che verranno recuperate nei primi giorni del 2018, ma per le due che vi proporrò in questi giorni - domani, come sapete, c'è il solito appuntamento che le nuove uscite nelle sale - non potevo proprio aspettare: quella di oggi, che potete capire dal titolo, è perchè bisogna battere il ferro finchè è caldo e siccome è stata mandata in onda l'ultima puntata solamente Venerdì scorso - Sky ha scelto bene il modo di entrare nel clima prenatalizio, applausi per Sky - bisogna seguire l'onda, mentre quella di Venerdì, che non vi anticipo, è stata per me una delle più grandi sorprese seriali di questa annata, da cui non mi aspettavo moltissimo a dire la verità, ma sono uscito dalla visione decisamente soddisfatto.
Dopo avermi letteralmente folgorato con una prima stagione che andava in crescendo - i primi episodi non mi avevano convinto più di tanto, poi si è cominciato pian piano a fare sul serio - ed essersi confermata, ma forse addirittura migliorata, alla grande con una seconda stagione che ha persino avuto il coraggio di buttare fuori dalla serie uno dei personaggi meglio interpretati, se non il meglio interpretato, Pietro Savastano, ucciso da Ciro Di Marzio "armato" dallo stesso Genny, desideroso di ottenere il potere appartenuto al padre. L'inizio di questa stagione non è stato, se devo essere sincero, dei più convincenti: si parte con una specie di resa dei conti della stagione precedente per poi fare un grosso salto temporale, con Ciro, sempre interpretato dal bravissimo Marco D'Amore, defilato e con Genny, il solito Salvatore Esposito, che cerca di ottenere i territori e il mercato del suocero Giuseppe Avitabile, interpretato da Gianfranco Gallo.
Dopo un paio di puntate abbastanza di stallo la serie decolla in maniera spettacolare, confermandosi come una delle serie televisive più simili a "Game of Thrones" in circolazione, con un paio di differenze a suo favore: la prima è che i protagonisti qui non hanno il teletrasporto, mentre la seconda è che se "nel gioco del trono o si vince o si muore", nel gioco di Gomorra chi vince perde sempre qualcosa e non è detto che rimanga vivo alla fine della serie. Una serie che nel corso di questi tre anni ha saputo raccontarci la camorra con estremo realismo, forse addirittura meglio di quanto fatto da Matteo Garrone nell'omonimo film tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano, riuscendo anche nel difficile compito di fare affezionare gli spettatori ad una storia in cui è praticamente impossibile empatizzare con i suoi protagonisti, che, tranne in rarissime occasioni nel corso di questa stagione, non mostrano quasi mai un lato umano preponderante.
Dopo una terza stagione in cui, alla fine, il conto dei morti è veramente elevato e nella quale ci hanno lasciato un po' di personaggi, resta da vedere cosa ne sarà dei nuovi, che nel corso di questo ciclo di episodi non hanno certo sfigurato, e se saranno capaci di raccogliere l'eredità, a livello televisivo, di quelli che li hanno preceduti. Su tutti le domande mi vengono spontanee sul personaggio di Enzo, interpretato da un bravissimo Arturo Muselli probabilmente ad una delle sue prime esperienze serie nel mondo dello spettacolo - ammetto la mia ignoranza nel non conoscerlo prima di questa terza stagione di "Gomorra" -, che oltre ad essersi comportato molto bene in questo terzo ciclo di episodi, inserendosi prepotentemente nel mondo della camorra, potrebbe essere - sempre che la regola del gioco di Gomorra non venga confermata nella quarta stagione - uno dei personaggi sui quali puntare in maniera seria per il futuro di questa serie. Serie che, nella terza stagione e soprattutto nei suoi episodi finali è riuscita, di nuovo, nell'arduo compito di alzare di nuovo l'asticella e chissà che non riesca a farlo ancora il prossimo anno.
Voto: 8
Sono ancora fermo al settimo episodio, con ben poca voglia di continuarla, però mi sembra ripetere sempre le stesse dinamiche, senza nulla di nuovo da aggiungere.
RispondiEliminaAnche l'unica puntata che mi è piaciuta, quella ambientata in Bulgaria, mi è parsa più o meno una copia dell'episodio spagnolo della stagione 1...