Alta fedeltà (2000)
Titolo Originale: High Fidelity
Regia: Stephen Frears
Sceneggiatura: D.V. DeVincentis, Steve Pink, John Cusack, Scott Rosenberg
Cast: John Cusack, Iben Hjejle, Todd Louiso, Jack Black, Lisa Bonet, Joan Cusack, Tim Robbins, Lili Taylor, Catherine Zeta-Jones, Drake Bell, Joelle Carter, Bruce Springsteen, Ian Williams
Durata: 109 minuti
Genere: Commedia
La trama in breve: Rob Gordon è il proprietario di un negozio di dischi, nel quale lavora con i suoi due amici Dick e Barry, con i quali condivide una conoscenza enciclopedica della musica stilando delle top five sugli argomenti musicali più disparati. Dopo essere stato lasciato da Laura, egli inizierà ad interrogarsi sulle sue precedenti relazioni, nel tentativo di capire cosa ha sbagliato con lei e riconquistarla.
Io non sono un gran patito delle liste o delle classifiche. Sì, le scrivo a fine anno sui film e le serie TV che ho visto perchè mi piace, ma non è certo quella la mia vera passione. Le leggo anche, mi piace fare anche quello, perchè sono un'ottima indicazione riguardo le passioni di qualcun altro. I protagonisti di "Alta fedeltà", al contrario di me, vivono di classifiche: loro stilano liste fondamentalmente su qualsiasi cosa, ma maggiormente nell'ambito musicale, quello in cui sono degli esperti enciclopedici. Le loro classifiche non sono banali come potrebbe essere una top five delle canzoni rock del 1983 per esempio. I loro temi sono strani, originali, come ad esempio la top five delle prime canzoni di un album o la top five dei peggiori errori di fine carriera di Stevie Wonder.
Per fare una cosa del genere la conoscenza della musica deve essere vasta e pressoché illimitata, tanto che il protagonista Rob Gordon afferma proprio all'inizio della pellicola che non gli piace ascoltare musica che già conosce. Filosofia di vita strana, ma che dimostra una grande passione per la musica, che egli riversa tutta nel suo enorme negozio di dischi, nel quale lavora assieme ai suoi due amici Dick e Barry, anche loro grandissimi appassionati di musica. Ed è forse proprio la colonna sonora il vero e proprio punto di forza della pellicola, che attinge da brani storici del rock e del pop come ad esempio dai The Kinks o Elvis Costello & The Attractions facendola ben corrispondere agli stati d'animo del protagonista.
La storia del film però non è basata solo sulla passione per la musica, anzi. Lungo tutto l'arco del film Rob Gordon ripercorre la sua top five (e te pareva...) delle storie finite con le sue donne. Deluso dalla sua ultima storia con Laura, deciderà di ricontattarle tutte per poter avere un confronto con loro, ma soprattutto per trovare un modo per riconquistare Laura. Il film assume dunque il valore di riflessione su se stessi e sulla propria vita considerando tutti gli errori commessi e tutte le volte che Rob non è riuscito a prendersi le sue responsabilità. E in questo modo il film, tra una canzone e un'altra e una riflessione e un'altra scorre molto bene, risultando molto coinvolgente.
Il protagonista Rob poi, interpretato da un John Cusack ancora in forma, spesso e volentieri rompe la barriera che divide lo spettatore dai protagonisti, creando una sorta di metacinema che ci fa ancora di più empatizzare per lui. Altra forza della pellicola sta in Barry e in Dick, interpretati da un Jack Black sempre esilarante quando ha a che fare con film a tema musicale e da un bravo Todd Louiso, visto in "Apollo 13", ma di cui sinceramente non ricordo moltissimo. Una pecca della pellicola sta invece nel calo di ritmo tra prima e seconda parte: un film che parte veloce come un treno, per poi rallentare molto nel momento in cui si devono tirare le redini della storia, rendendo il finale un po' meno coinvolgente rispetto alla prima parte.
Voto: 7
Uno dei miei film preferiti, nonostante non sopporti Hornsby. Però Jack Black e John Cusak sono fenomenali! :D
RispondiEliminaLo adoro!
RispondiEliminaE' un piccolo cult :D