Sils Maria (2014)
Titolo Originale: Clouds of Sils Maria
Regia: Olivier Assayas
Sceneggiatura: Olivier Assayas
Cast: Juliette Binoche, Kristen Stewart, Chloë Grace Moretz, Brady Corbet, Johnny Flynn, Lars Eidinger, Hanns Zischler, Angela Winkler, Claire Tran, Aljosha Stadelmann, Gilles Tschudi
Durata: 119 minuti
Genere:Drammatico
La trama in breve: Quando è all'apice della sua carriera, Maria Enders riceve l'offerta di partecipare ad un revival della commedia che circa venti anni prima la rese famosa, interpretando il ruolo di Sigrid, una ragazza che spinge al suicidio la sua rivale Helena. Stavolta però il ruolo che dovrà interpretare sarà quello di Elena. Deciderà dunque di recarsi a Sils Maria, un paesino della Svizzera, con la sua assistente Valentine, dove aveva vissuto l'autore della commedia, morto proprio pochissimi giorni prima del suo arrivo.
Capita spessissimo di rimandare continuamente la visione di determinati film e poi dimenticarsene e riprenderli con colpevolissimo ritardo molti mesi dopo. Con "Sils Maria" in realtà il discorso è stato un po' diverso. Nel cinema che frequento non veniva trasmesso, le uscite in quel perioso erano molto interessanti e alla fine "Sils Maria", pellicola che mi ispirava abbastanza, è stata un po' tralasciata fino all'uscita in DVD. Tra le remore che accompagnavano questa visione c'era anche la presenza di Kristen "manico-di-scopa" Stewart, che però poco dopo venne premiata con il premio Cesar (un po' l'equivalente degli Oscar per quel che riguarda il cinema francese) come miglior attrice non protagonista.
Ogni mio dubbio è però sparito nel momento della visione: il film è una sorta di omaggio al mondo del teatro e della recitazione, che ha come protagonista Maria Enders, interpretata dalla bravissima Juliette Binoche, che viene invitata a Sils Maria, un paesino svizzero, in cui si celebra il ventennale della commedia che l'ha lanciata nel mondo della recitazione e una sorta di elogio funebre del regista della stessa commedia, deceduto proprio nei giorni in cui l'attrice si sta recando nel paesino. Mentre in giovane età aveva interpretato la protagonista Sigrid, qui le viene chiesto di interpretare Helena, la donna spinta dal suicidio proprio da Sigrid.
Nella pellicola, che ha un incedere lento e scandito da due atti ed un epilogo, il film si configura come una riflessione sul rapporto tra Maria e la sua assistente, che è molto più che una semplice assistente, Valentine, interpretata da una brava, molto brava Kristen "manico-di-scopa" Stewart. Certo, il fatto che io ammetta che la ragazza sia stata brava non le toglie il soprannome, dovuto più che altro a tutti i quei film in cui ha tentato di essere sexy senza riuscirci. Ma qui nemmeno un cieco riuscirebbe a considerarla un'interpretazione sugli standard a cui ci aveva abituato. La speranza che questa non sia stata la performance della vita c'è e la buona Kristen "manico-di-scopa" Stewart ha tutte le carte in regola per farmi cambiare idea. E anche il tempo dalla sua soprattutto.
Il rapporto tra le due protagoniste è un po' il rapporto tra l'attrice Maria Enders e ciò che lei vede nella sua assistente, ovvero una specie di ritratto di se stessa da giovane, ma anche il dualismo tra le due protagoniste della commedia che Maria dovrà interpretare. Ottime sono infatti quelle scene in cui Maria e Valentine si troveranno a provare, la prima nei panni di Helena e la seconda nei panni di Sigrid, le parti più delicate della commedia. Da citare poi il finale della seconda parte, una delle cose più potenti che abbia mai visto su schermo, tanto da rendere l'epilogo un qualcosa di, non dico superfluo, ma sicuramente un bel po' meno potente rispetto alla conclusione del secondo atto.
Voto: 8+
Io lo avevo iniziato tempo fa e interrotto per qualche impegno, ma poi non l'ho più ripreso perché non mi aveva intrigato per niente l'inizio. Dovrei dargli una seconda possibilità? :-/
RispondiEliminaNon è stato facilissimo nemmeno per me, ma alla fine l'ho apprezzato nonostante la sua intrinseca "lentezza"
Eliminaspero di riuscire a riprenderlo allora! ;)
EliminaIl film merita, ma sono sicuro che molti saranno stati attratti dalla Binoche e dalla Stewart
RispondiEliminaA me la Stewart attrae meno di una tolla di vernice bianca
EliminaUn gran film, serioso quanto basta, ma convincente anche nel farci cambiare idea su quel manico di scopa che sembra finalmente fare scelte più che azzeccate nella sua carriera.
RispondiEliminaSì vero, lei apprezzatissima. E già in Still Alice mi aveva dato qualche avvisaglia (non so quale dei due venga prima cronologicamente, qui in Italia Sils Maria e poi Still Alice, ma in originale boh...)
EliminaAnche per me l'epilogo è piuttosto superfluo.
RispondiEliminaE anche per me quel manico di scopa questa volta recita davvero bene. :)
Siam d'accordo dunque!
EliminaVoglio assolutamente vederlo ma, ahime, non trovo mai il tempo. Per le cazzate, invece, lo trovo sempre, a quanto pare...
RispondiEliminaPrima di decidere di vedere questo ho visto robe come Mockingbird o Third Eye... Quindi direi che anche io con le cazzate ci sono andato a nozze!
Elimina