Better Call Saul - Stagione 1
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 10
Creatore: Vince Gilligan, Peter Gould
Rete Americana: AMC
Rete Italiana: Inedita:
Cast: Bob Odenkirk, Jonathan Banks, Rhea Seehorn, Patrick Fabian, Michael Mando, Michael McKean
Genere: Drammatico
Per uno spettatore che si è recuperato per intero la serie TV di culto "Breaking Bad" nel giro di pochi mesi assieme ai suoi genitori, l'arrivo in televisione di "Better Call Saul", spin-off basato su Saul Goodman, uno dei personaggi più idoleschi dell'intera serie, non poteva che essere una buona, buonissima notizia. Non oso immaginare poi cosa possa essere stato per quelli che, differentemente da me, hanno seguito "Breaking Bad" e le gesta di Walter White sin dal primo episodio e che, con il finale di serie arrivato dopo cinque stagioni e sei annate di trasmissione, si sono sentiti un po' come degli orfani. Da questo punto di vista dunque il successo di pubblico di "Better Call Saul" era praticamente assicurato: avrebbe certamente attirato tutti i grandi fan di "Breaking Bad", magari strizzando l'occhio anche a qualche nuovo spettatore. Ma il successo di pubblico, che ha praticamente portato ad un rinnovo istantaneo per una seconda stagione, sarà poi stato così giustificato?
La mia risposta sta un po' nel mezzo. E' chiaro che chi volesse ritrovare le atmosfere della serie di cui era rimasto orfano ormai due anni fa non ha trovato proprio la stessa cosa, ma comunque, soprattutto dal punto di vista registico e per quanto riguarda la cura dei personaggi principali siamo a livelli secondo me altissimi. Considerato poi il fatto che la serie si configura sin dall'inizio come un enorme flashback, mostrandoci nelle prime battute del primo episodio quella che è la condizione di Saul Goodman dopo la caduta dell'impero creato da Walter White, per poi tornare nel passato, all'inizio della sua carriera di avvocato, quando ancora utilizzava il suo vero nome James McGill. Nessun altro collegamento con la serie madre dunque per tutta la prima stagione,, tranne per quanto riguarda appunto la sequenza iniziale, una comparsata di Tuco e dei suoi scagnozzi nei primi episodi e la presenza regolare del personaggio di Mike Ehrmantraut.
Le puntate risulteranno sì ben costruite e tutto il resto, anche perchè ormai Vince Gilligan ci ha dato la sicurezza, proprio con "Breaking Bad", del fatto che sia uno capace, capacissimo nel costruire delle sceneggiature accurate e che non si contraddicano. E' riuscito anche a dare alla serie, in molti frangenti, un tono un po' più divertente ed ironico, perfettamente in linea con il personaggio di Saul Goodman come lo avevamo conosciuto nella serie madre. Oltre a questo però non vi è solo una macchietta, ma un personaggio molto complesso, molto più di quanto si potrebbe pensare, costruito in maniera ottimale per la serie.
E qui si viene dunque ai motivi per cui il mio giudizio ancora non è certo: da una parte riconosco la bellezza di una prima stagione che ha saputo staccarsi dalla serie madre, senza però perderne lo stile, ma dall'altra presenta alcuni passaggi a vuoto, come ad esempio alcuni episodi che risultano abbastanza noiosetti, se proprio bisogna ammetterlo. Nonostante la certezza che Bob Odenkirk fosse un bravissimo attore, il suo personaggio funziona bene in una serie tutta dedicata a lui, ma non proprio benissimo e, a testimoniarlo, ci sono proprio gli episodi un po' noiosetti e vuoti che stanno nel mezzo della stagione. D'altronde, anche il capolavoro "Breaking Bad", nella sua prima stagione era partito un po' in sordina e non era ancora l'oggetto di culto che poi è diventato. Che "Better Call Saul" possa aver avuto la stessa identica partenza a diesel?
Voto: 7
Per me è la serie più noiosa dell'anno.
RispondiEliminaSono fermo al sesto episodio e devo ancora trovare la forza di andare avanti...
Breaking Bad era partito un po' lento, è vero, ma questo Saul per me è proprio rimasto fermo. :)
Al contrario del Cannibale io sono fiduciosa, BB mi aveva annoiato nelle prime due stagioni per poi esplodere, e spero/credo succederà lo stesso qui. Che poi, comunque, una volta entrata nel ritmo, anche la noia si è fatta da parte.
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