Saw IV - Il gioco continua di Darren Lynn Bousman (2007)


USA 2007
Titolo Originale: Saw IV
Regia: Darren Lynn Bousman
Sceneggiatura: Patrick Melton, Marcus Dunstan, Thomas Fenton
Cast: Tobin Bell, Costas Mandylor, Scott Patterson, Betsy Russell, Lyriq Bent, Athena Karkanis, Justin Louis, Simon Reynolds, Donnie Wahlberg, Angus Macfadyen, Shawnee Smith, Bahar Soomekh, Dina Meyer, Mike Realba, Marty Adams, Sarain Boylan, Billy Otis, James Van Patten, Kevin Rushton, Kelly Jones, Ingrid Hart, Niamh Wilson, Janet Land, Ron Lea, Eric Gores, Devon Bostick, Tony Nappo, Emmanuelle Vaugier, Noam Jenkins, Mike Butters, J. Larose, Oren Koules, Alison Luther, Kim Roberts, David Webster, Sandra Manson, Vincent Rother, Erik Knudsen
Durata: 93 minuti
Genere: Thriller, Horror


A meno di una settimana dalla recensione del terzo capitolo, che fa parte ovviamente dello speciale che sto tenendo a giorni alterni su questo blog in preparazione all'uscita italiana di "Saw: Legacy" ecco che vi tocca leggere subito anche la recensione del quarto capitolo della saga, che per gli autori della stessa consisteva, fondamentalmente, in una doppia missione: la prima era proseguire in maniera degna dopo un terzo episodio che sapeva tanto di conclusivo - e come sostengo da quando sono uno spettatore della saga, ne sarebbe stata la più degna conclusione -, la seconda era invece quella di non snaturare il prodotto originale che, dopo la morte dell'Enigmista si sarebbe dovuto reinventare in modo da attrarre a sè un sempre maggior numero di persone. Non che la seconda missione, soprattutto per quel che riguarda l'attrattiva sul pubblico, fosse proibitiva, dato che alla fin fine fai un seguito di una saga amatissima e il pubblico, pur con qualche pregiudizio, al cinema a vedere il film ci va, ma la prima, effettivamente, era parecchio complicata e se stiamo bene a vedere, è stato proprio lì che si è consumato il mezzo fallimento di questa pellicola, con la saga che poi tornerà ancora a migliorarsi leggermente con i suoi capitoli successivi.
Sappiamo ormai tutti, dopo ben tre film, che la saga di "Saw" si basa su dei punti cardine ben precisi: il primo sono i giochi mentali e le torture fisiche dell'Enigmista, il secondo sono i continui colpi di scena, studiati a puntino per sorprendere lo spettatore, farlo balzare sulla sedia e fargli esclamare "voglio il prossimo capitolo IERI!!!". E il problema di questo quarto capitolo sta in entrambi i punti cardine su cui si è fondata la saga: le torture hanno ormai cominciato a perdere quasi di significato, mentre nei capitoli precedenti ogni personaggio veniva sottoposto ad una tortura ben contestualizzata e che aveva quasi sempre a che fare con il suo vissuto, mentre per quel che riguarda i colpi di scena ci troviamo davanti ad una storia che sviluppa su una linea temporale che è praticamente parallela a quella del terzo capitolo, linea temporale che non è sempre gestita benissimo e gli eventi a cui assistiamo, spesso e volentieri, appaiono mal collegati a livello logico.
Inutile negare che dal punto di vista strettamente visivo, qualche trovata di questo "Saw IV - Il gioco continua" sia piuttosto interessante, ma i difetti elencati sopra contribuiscono clamorosamente a far perdere fascino ad una saga che già dal capitolo precedente iniziava un po' a soffrire dell'effetto "spremuta". A volergli trovare una nota positiva a questo film c'è da dire che risulta essere particolarmente interessante la parte costituita dai flashback in cui viene spiegata la genesi del protagonista e il perchè abbia sviluppato il suo distorto senso di giustizia che lo porta a pensare che la vita non vada mai sprecata. Una parte che funziona nei limiti di un film che però, intorno ad essa, ci mette praticamente tutti i suoi difetti in bella mostra.

Voto: 5

Commenti

  1. Mi ricordo la trovata dell’autopsia per continuare il gioco, ma dici bene i continui flashback e la seconda linea temporale non funzionano proprio benissimo, ti ringrazio per questo post perché leggendoti mi sono riaffiorate alla mente scene del film che avevo quasi completamente dimenticato, ecco, da qui in poi i capitoli iniziano a confondersi e a sembrarmi tutti uguali ;-) Cheers

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