La babysitter di McG (2017)

USA 2017
Titolo Originale: The Babysitter
Regia: McG
Sceneggiatura: Brian Duffield
Cast: Judah Lewis, Samara Weaving, Bella Thorne, Robbie Amell, Hana Mae Lee, Emily Alyn Lind, Leslie Bibb, Ken Marino, Andrew Bachelor
Durata: 85 minuti
Genere: Horror


Faccio sempre abbastanza fatica a fidarmi quando Netflix propone un nuovo film originale e questo film appartiene al genere slasher. In realtà negli ultimi anni non è tanto Netflix il problema in questo senso, quanto più che altro il genere slasher in generale, che pare da tempo non avere molto più da dire, finendo per diventare ogni volta una ripetizione di cose già viste e riviste, con il sangue che difficilmente prende il sopravvento come invece in teoria dovrebbe fare. Ecco che però in tal senso poco tempo fa mi è venuto in soccorso "Auguri per la tua morte", un "Ricomincio da capo" in salsa slasher che è riuscito nell'intento di divertirmi e, pur senza particolare originalità e mescolando il genere cinematografico "ricomincio da capo" - sì perchè ormai, continuo ad affermarlo, è un genere cinematografico - con il thriler e anche con la commedia, di risultare effettivamente un film fresco e assolutamente godibile. Netflix più o meno nello stesso periodo ci propone "La babysitter", diretto da McG, che manco a dirlo è il film di cui vi dovrei parlare oggi.
Cole, interpretato da Judah Lewis, è un ragazzino di dodici anni, particolarmente introverso e con una sola amica della sua età, Melanie interpretata da Emily Alin Lynd, che stranamente ha ancora bisogno di una babysitter. A dodici anni però i ragazzini cominciano a pensare che quella cosa in mezzo alle gambe serva effettivamente a qualcosa e il buon Cole dimostra di avere una cotta pazzesca per la sua babysitter, di nome Bee e interpretata da Samara Weaving. Ora, il film sarebbe stato infinitamente più originale se il ragazzino NON fosse stato innamorato della sua babysitter, dato che è impossibile non avere una cotta per Samara Weaving, ma il regista ha deciso di marciare su questa cosa e, alla fin fine, non è che abbia proprio sbagliato. Con i genitori di Cole fuori casa Bee viene chiamata per badare al ragazzino, che presto scopre, durante la notte, che la ragazza ha organizzato un rito satanico con tanto di sacrificio di sangue in casa sua assieme a dei suoi amici.
Ripetendo brevemente il concetto, "La babysitter" non ha nulla di originale, nemmeno il pretesto da cui prende spunto. Ma alla fine non è nemmeno detto che un film originale sia bello per forza, si sono viste tante idee originalissime che poi si sono trasformate in film di merda, così come altre volte, la ripetizione di un canovaccio sicuro, porta a risultati magari non eccelsi ma, per l'appunto, rassicuranti per lo spettatore. C'è da dire poi che il film riesce, oltre ad essere rassicurante nella sua poca originalità, a lasciarsi guardare senza particolari problemi, mettendo lo spettatore davanti ad una specie di commedia horror in cui gli omicidi non sono poi così tanto cruenti, quanto più che altro stupiscono per l'assurdità con i quali sono portati in scena. Tutte le morti che si vedono in questo film sono volutamente poco plausibili, ma riescono nell'intento di strappare un sorriso, soprattutto se si cerca di guardare il film senza troppi pensieri per la testa e senza avere particolari pretese sul risultato finale.

Voto: 6

Commenti

  1. A me è piaciuto ma spesso è andato ben sopra le righe, con una comicità che non sempre apprezzo. Però... visione piacevole^^

    Moz-

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  2. Dici bene, non ha nulla di originale, nemmeno la protagonista che sembra la versione meno costosa di Margot Robbie, però proprio come la sua protagonista, che qui è davvero perfetta, il film funziona e si lascia guardare, a tratti persino “MancaCoGnome” sembra quasi un regista vero ;-) Cheers

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  3. Inoffensivo, ma molto carino.
    Ben vengano horror così.

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  4. Io mi ci sono divertita parecchio, ben vengano le robe innocue come queste se poi, ovviamente, arrivano in sala o su Netflix anche horror più seri :)

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