La cura dal benessere di Gore Verbinski (2016)

USA, Germania 2016
Titolo Originale: A Cure for Wellness
Regia: Gore Verbinski
Sceneggiatura: Justin Haythe
Cast: Dane DeHaan, Jason Isaacs, Mia Goth, Celia Imrie, Ashok Mandanna, Adrian Schiller, Harry Groener, Tomas Norström, Carl Lumbly, Ivo Nandi, David Bishins
Durata: 146 minuti
Genere: Thriller, Horror


Qualche mese fa, quando il film di cui vi parlerò oggi è uscito nelle sale, mi sono perso la visione di questa nuova pellicola di Gore Verbinski, il regista de "La maledizione della prima Luna" e del remake di "The Ring" - sicuramente tra i suoi film più riusciti - forse intimidito dall'eccessiva durata di quasi due ore e mezza o forse semplicemente perchè non era il momento per godersi un film del genere. Deciso dunque a recuperarlo comunque prima della fine dell'anno, mi sono fatto convincere da una video recensione su Youtube che ne consigliava caldamente la visione e ho finalmente dato un'opportunità a questo thriller/horror con protagonisti Dane DeHaan e Jason Isaacs.
"La cura dal benessere" è un thriller che parte dal più semplice dei presupposti, tentando un po' di infilarsi in quel filone di film che narrano una storia fino ad un certo punto lineare per poi piazzare il colpo di scena alla fine e farti pensare di aver ben speso le due ore e mezza della sua durata. Lockhart è un giovane broker di Wall Street che si deve recare in Svizzera per far firmare all'amministratore delegato della sua azienda Rolan Pembroke le liberatorie per la fusione con un'altra azienda. Giunto in un centro benessere sulle Alpi Svizzere a seguito di un incidente scoprirà che al suo interno gli ospiti vengono sottoposti ad una miracolosa cura studiata dal dottor Heinreich Volmer che fa sentire tutti gli ospiti presto in salute. Ci troviamo dunque davanti ad un film che, pur basandosi sull'idea di spiazzare lo spettatore, parte già da un presupposto per il quale lo spettatore, bene o male, un colpo di scena alla fine se lo aspetta, o quanto meno sospetta qualcosa riguardo al centro benessere in cui si trovano i protagonisti.
Pur non ottenendo recensioni particolarmente entusiaste, la pellicola in questione è riuscita a dividere pubblico e critica tra chi lo ritiene un film mediocre con evidenti pregi a livello registico - d'altronde Gore Verbinski pur non avendo mai diretto film particolarmente impegnativi da quel punto di vista sa il fatto suo - e nella costruzione dell'atmosfera e chi invece lo ha ritenuto un buon film con altrettanto evidenti difetti nello sviluppo della trama. Così come molti sono stati quelli che non hanno apprezzato il finale di questa pellicola, mentre ad esempio a me, non ha fatto nè caldo nè freddo. Non ho amato particolarmente questo film, per lo meno non come mi sarei aspettato, con il problema che lo stesso non mi abbia lasciato nulla di particolare. Per quanto dunque lo spunto di partenza sia affascinante poi, alla fin fine, non mi è sembrato che il film potesse essere in grado di attecchire su di me. Essendo poi questo un tipo di film a cui difficilmente do una seconda opportunità temo che alla fine questo finir presto nel dimenticatoio senza lasciare particolarmente il segno nella mia mentalità cinefila.

Voto: 5,5

Commenti

  1. Ha il difetto di sembrare un paio di film diversi messi insieme, il cambio in corsa da un genere all’altro dovrebbe avvenire senza che lo spettatore se ne accorga, a Verbinski la mossa non è riuscita bene, peccato perché le due parti prese singolarmente secondo me funzionano e non sono mai stato un fan del vecchio Gore, anzi ;-) Cheers

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  2. Alla sufficienza io arriverei, però devo dire che non ha colpito particolarmente nemmeno me, né in positivo né in negativo. Possiede un certo fascino, ma si perde un po' per strada...

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  3. Non mi ricordo quanto gli diedi io, ma, a distanza di tempo dalla visione, anche io gli darei la sufficienza. Ha una fotografia davvero buona e la regia con momenti davvero interessanti, solo che si perde spesso e volentieri, sia in regia che proprio nella storia.

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